Sepsis, severe sepsis and septic shock are among the most common conditions handled in the emergency department (ED), their early diagnosis is one of the keys to improve survival. In recent years procalcitonin (PCT) have been used as a biomarker in septic patients, and although it closely correlates with infections, it has limited specificity. CD14 is a glycoprotein expressed on monocytes/macrophages and serves as a receptor for LPS binding protein (LPB), activating inflammatory cascade during infections. Simultaneously, plasma proteases generate soluble CD14 or Presepsin. Preliminary reports suggest that levels of presepsin are significantly higher in septic patients than in healthy individuals. In this study we investigated diagnostic and prognostic role of presepsin compared with the PCT in people presenting at our ED with SIRS (Systemic Inflammatory reaction Syndrome), suspected sepsis or septic shock. One hundred and six patients presenting at our ED with suspected sepsis or septic shock were included; 52 more patients who on arrival fulfilled at least two of the diagnostic criteria for SIRS were recruited as controls. Blood samples were collected at first medical evaluation and for some patients after 24 and 72 hours; the samples were analyzed using the Pathfast® Presepsin assay for sCD14 and the analyzer Cobas e602® for Procalcitonin. Definitive diagnosis and survival were afterwards obtained by analysis of digital medical records. Analysis of the obtained results showed that Presepsin demonstrates a potential role in the diagnosis of septic disease already at the time of the first visit to the emergency room (T0), being significantly higher in populations of patients with sepsis and severe sepsis/septic shock as compared with controls. Diagnostic accuracy of Presepsin was less than that already known of the PCT, but the combination of these two biomarkers could increase the diagnostic potential in septic disease. Of relevant significance are the results of the study concerning the prognostic role of Presepsin. The Presepsin has demonstrated prognostic ability in differentiating between patients with sepsis, severe sepsis and septic shock, those at high risk for poor prognosis and intra-hospital short-term mortality.

La sepsi, la sepsi grave e lo shock settico sono tra le patologie più comunemente trattate nei dipartimenti d'emergenza e nelle terapie intensive, e la diagnosi precoce è uno degli obiettivi da perseguire per migliorarne la sopravvivenza. Negli ultimi anni la Procalcitonina (PCT) è stata utilizzata come biomarcatore nei pazienti settici, ma, benchè correli molto strettamente con la presenza di infezioni, la sua specificità è limitata. Il CD14 è una glicoproteina espressa sulla superficie di membrana dei monociti e macrofagi con ruolo di recettore per i complessi di lipopolisaccaridi (LPS) e per le proteine di legame per LPS (LPB). Tale molecola attiverebbe la cascata proinfiammatoria in seguito a contatto con agenti infettivi. Simultaneamente, durante i processi infettivi, per mezzo delle proteasi plasmatiche origina la frazione solubile di CD14 (sCD14) e un suo sottotipo: il sCD14 (sCD14-ST) o Presepsina. Secondo alcuni studi preliminari, i livelli di Presepsina sarebbero significativamente maggiori in pazienti settici piuttosto che in pazienti con SIRS (Reazione Infiammatoria Sistemica) o nella popolazione sana. In questo studio sono state valutate l'efficacia diagnostica e il ruolo prognostico della Presepsina confrontata con la Procalcitonina in una popolazione afferente presso il Dipartimento di emergenza, con quadro clinico suggestivo di SIRS, associato o meno a un sospetto di sepsi, sepsi grave o shock settico. Sono stati inclusi nello studio 106 pazienti con sospetta sepsi, sepsi grave o shock settico; altri 51 pazienti che all'arrivo in pronto soccorso soddisfacevano almeno due dei criteri diagnostici per SIRS sono stati reclutati come controlli. Al momento della prima valutazione medica in pronto soccorso sono stati raccolti i campioni ematici (per alcuni pazienti è stato eseguito un successivo campionamento dopo 24 e 72 ore per monitorare l'andamento nel tempo); i campioni sono stati successivamente analizzati presso il Laboratorio Analisi, tramite l'utilizzo dello strumento PathFast® per Presepsina sCD14-ST e dell'analizzatore Cobas e602® per la Procalcitonia. La diagnosi definitiva e la sopravvivenza (ottenute dall'analisi della cartella clinica informatizzata) sono quindi state messe in correlazione con i risultati di laboratorio. Dall'analisi dei risultati ottenuti si evince come la Presepsina dimostri un potenziale ruolo nel diagnosticare la patologia settica già al momento della prima visita in Pronto Soccorso (T0), essendo risultata significativamente più elevata nelle popolazioni di pazienti affetti da sepsi e sepsi grave/shock settico rispetto ai controlli. L'accuratezza diagnostica della Presepsina è risultata inferiore a quella già nota della PCT, ma l'associazione di questi due biomarcatori potrebbe incrementare le potenzialità diagnostiche nei confronti della patologia settica . Di rilevante significato appaiono i risultati dello studio inerenti il ruolo prognostico della Presepsina. La Presepsina ha dato prova di un'abilità prognostica nel differenziare tra i pazienti affetti da sepsi, sepsi grave e shock settico, quelli ad alto rischio per prognosi infausta e morte intra-ospedaliera a breve termine.

Valutazione di nuovi biomarcatori per la diagnosi e il monitoraggio della Sepsi e delle condizioni ad essa associate

RUVOLO, ELIO
2011/2012

Abstract

La sepsi, la sepsi grave e lo shock settico sono tra le patologie più comunemente trattate nei dipartimenti d'emergenza e nelle terapie intensive, e la diagnosi precoce è uno degli obiettivi da perseguire per migliorarne la sopravvivenza. Negli ultimi anni la Procalcitonina (PCT) è stata utilizzata come biomarcatore nei pazienti settici, ma, benchè correli molto strettamente con la presenza di infezioni, la sua specificità è limitata. Il CD14 è una glicoproteina espressa sulla superficie di membrana dei monociti e macrofagi con ruolo di recettore per i complessi di lipopolisaccaridi (LPS) e per le proteine di legame per LPS (LPB). Tale molecola attiverebbe la cascata proinfiammatoria in seguito a contatto con agenti infettivi. Simultaneamente, durante i processi infettivi, per mezzo delle proteasi plasmatiche origina la frazione solubile di CD14 (sCD14) e un suo sottotipo: il sCD14 (sCD14-ST) o Presepsina. Secondo alcuni studi preliminari, i livelli di Presepsina sarebbero significativamente maggiori in pazienti settici piuttosto che in pazienti con SIRS (Reazione Infiammatoria Sistemica) o nella popolazione sana. In questo studio sono state valutate l'efficacia diagnostica e il ruolo prognostico della Presepsina confrontata con la Procalcitonina in una popolazione afferente presso il Dipartimento di emergenza, con quadro clinico suggestivo di SIRS, associato o meno a un sospetto di sepsi, sepsi grave o shock settico. Sono stati inclusi nello studio 106 pazienti con sospetta sepsi, sepsi grave o shock settico; altri 51 pazienti che all'arrivo in pronto soccorso soddisfacevano almeno due dei criteri diagnostici per SIRS sono stati reclutati come controlli. Al momento della prima valutazione medica in pronto soccorso sono stati raccolti i campioni ematici (per alcuni pazienti è stato eseguito un successivo campionamento dopo 24 e 72 ore per monitorare l'andamento nel tempo); i campioni sono stati successivamente analizzati presso il Laboratorio Analisi, tramite l'utilizzo dello strumento PathFast® per Presepsina sCD14-ST e dell'analizzatore Cobas e602® per la Procalcitonia. La diagnosi definitiva e la sopravvivenza (ottenute dall'analisi della cartella clinica informatizzata) sono quindi state messe in correlazione con i risultati di laboratorio. Dall'analisi dei risultati ottenuti si evince come la Presepsina dimostri un potenziale ruolo nel diagnosticare la patologia settica già al momento della prima visita in Pronto Soccorso (T0), essendo risultata significativamente più elevata nelle popolazioni di pazienti affetti da sepsi e sepsi grave/shock settico rispetto ai controlli. L'accuratezza diagnostica della Presepsina è risultata inferiore a quella già nota della PCT, ma l'associazione di questi due biomarcatori potrebbe incrementare le potenzialità diagnostiche nei confronti della patologia settica . Di rilevante significato appaiono i risultati dello studio inerenti il ruolo prognostico della Presepsina. La Presepsina ha dato prova di un'abilità prognostica nel differenziare tra i pazienti affetti da sepsi, sepsi grave e shock settico, quelli ad alto rischio per prognosi infausta e morte intra-ospedaliera a breve termine.
ITA
Sepsis, severe sepsis and septic shock are among the most common conditions handled in the emergency department (ED), their early diagnosis is one of the keys to improve survival. In recent years procalcitonin (PCT) have been used as a biomarker in septic patients, and although it closely correlates with infections, it has limited specificity. CD14 is a glycoprotein expressed on monocytes/macrophages and serves as a receptor for LPS binding protein (LPB), activating inflammatory cascade during infections. Simultaneously, plasma proteases generate soluble CD14 or Presepsin. Preliminary reports suggest that levels of presepsin are significantly higher in septic patients than in healthy individuals. In this study we investigated diagnostic and prognostic role of presepsin compared with the PCT in people presenting at our ED with SIRS (Systemic Inflammatory reaction Syndrome), suspected sepsis or septic shock. One hundred and six patients presenting at our ED with suspected sepsis or septic shock were included; 52 more patients who on arrival fulfilled at least two of the diagnostic criteria for SIRS were recruited as controls. Blood samples were collected at first medical evaluation and for some patients after 24 and 72 hours; the samples were analyzed using the Pathfast® Presepsin assay for sCD14 and the analyzer Cobas e602® for Procalcitonin. Definitive diagnosis and survival were afterwards obtained by analysis of digital medical records. Analysis of the obtained results showed that Presepsin demonstrates a potential role in the diagnosis of septic disease already at the time of the first visit to the emergency room (T0), being significantly higher in populations of patients with sepsis and severe sepsis/septic shock as compared with controls. Diagnostic accuracy of Presepsin was less than that already known of the PCT, but the combination of these two biomarkers could increase the diagnostic potential in septic disease. Of relevant significance are the results of the study concerning the prognostic role of Presepsin. The Presepsin has demonstrated prognostic ability in differentiating between patients with sepsis, severe sepsis and septic shock, those at high risk for poor prognosis and intra-hospital short-term mortality.
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