In a context of climate change, a good management of the agricultural system is really important to stop damaging effects on the plantation's quality and performance. The aim of this study was to evaluate the effect of the different row orientations in the physiology, performance and quality of the grapes. The study has been done on a Malbec vineyard planted in 2011 at the INTA center (Instituto Nacional de Tecnologìa Agropecuaria) in Mendoza (Argentina), with four different row orientations: North-South (NS); East-West (EO); NorthWest-SouthEast (NOSE); NorthEast-SouthWest (NESO). The grapes from the different sun expositions have been analyzed, in order to supervise the polyphenolic content. This project has allowed us to evaluate if the row orientation could lessen (even partly) probable temperature increasing and create a viticulture more respectful for the produced grape. The results have showed the best orientation system related to the product's final quality and its effects on the most essentials berry characters, as the polyphenolic content and the oenological potentiality of the grape finally made. The berry South exposition has shown the best anthocyanin synthesis and the highest skin color intensity, in comparison with the South-East and South-West expositions, possibly because of the minor insolation of South exposed clusters in the Austral hemisphere.

In un contesto di cambiamento climatico, una corretta gestione dei sistemi agricoli è fondamentale per attenuare possibili effetti dannosi sul rendimento e qualità delle coltivazioni. L'obbiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'effetto delle distinte orientazioni dei filari sulla fisiologia, rendimento e qualità dell'uva prodotta, in relazione a due distinte vendemmie: una tradizionale e la seconda ritardata di una mese. Lo studio è stato svolto su di un vigneto di Malbec impiantato nel 2011 presso l'INTA (InstitutoNacional de TecnologìaAgropecuaria) di Mendoza (Argentina), con quattro diverse orientazioni dei filari: Nord-Sud (NS), Est-Ovest (EO), NordOvest-SudEst (NOSE) e NordEst-SudOvest (NESO). Le uve ottenute dalle diverse orientazioni ed esposizioni sono state analizzate per monitorarne il contenuto polifenolico. Questa tesi ha permesso di valutare come la modificazione dell'orientazione di impianto del vigneto possa mitigare (seppur in parte) possibili aumenti di temperatura e generare una viticoltura più volta alla salvaguardia del prodotto uva. L'esposizione Sud si è differenziata in maniera significativa prima di tutto per un livello di acidità totale maggiore e pH più bassi: va comunque considerato che l'area viticola in considerazione si trova nell'emisfero Sud, e quindi l'esposizione Sud risulta quella meno irradiata. La maggiore concentrazione in solidi solubili totali è stata rinvenuta nelle esposizioni NordEst, mentre SudOvest e Ovest, toccate dal Sole nella seconda parte della giornata, hanno evidenziato livelli significativamente inferiori. Le uve esposte a Sud hanno mostrato una maggior sintesi di antociani totali e una maggiore Intensità del colore, contrariamente a quelle esposte a SudEst e SudOvest, risultate nettamente distinte, con sintesi antocianiche inferiori, in relazione probabilmente alla minore insolazione complessiva di queste esposizioni nell'emisfero Australe. I contenuti in tannini non sono risultati influenzati dalle esposizioni. L'esposizione Sud inoltre si contraddistingue anche per una maggior sintesi di pigmenti SPP (pigmenti a basso peso molecolare, small polymericpigments), mentre i monomeri MP (monomericpigments) e quelli di dimensioni maggiori LPP (pigmenti ad alto peso molecolare, large polymericpigments), non hanno evidenziato alcuna variazione. Lo studio del rapporto LPP/SPP ha permesso di individuare una generale maggior produzione dei primi nei lati N, O, SE. Analizzando invece la vendemmia tardiva, si è voluto indagare se vi fosse un'ulteriore interazione da parte di una prolungata esposizione delle bacche alla radiazione. A distanza di più di un mese dalla prima vendemmia, la surmaturazione delle uve non ha fatto rilevare differenze significativetra le diverse orientazioni, ad eccezione della maggior sintesi di pigmenti ad alto peso molecolare (LPP) in tutte quattro le orientazioni rispetto alla vendemmia tradizionale. Per ciò che concerne le differenti esposizioni a cui è sottoposta l'uva, si evidenzia una costante maggiore sintesi di antociani ed una elevata intensità del colore delle bucce nel lato esposto a Sud, in contrapposizione ai lati Nord e Nord-Ovest, in relazione al migliore microclima a cui i grappoli sono esposti in questa esposizione nell'emisfero Australe: questo risultato rappresenta un elemento di continuità tra la vendemmia tradizionale e quella tardiva nelle medesime esposizioni.

EFFETTO DELL'ORIENTAMENTO DEI FILARI SULLA FISIOLOGIA, QUANTITA' E QUALITA' DELLA PRODUZIONE DI UVA MALBEC NELL'AREALE DI MENDOZA, ARGENTINA

CORDERO, SERENA
2015/2016

Abstract

In un contesto di cambiamento climatico, una corretta gestione dei sistemi agricoli è fondamentale per attenuare possibili effetti dannosi sul rendimento e qualità delle coltivazioni. L'obbiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'effetto delle distinte orientazioni dei filari sulla fisiologia, rendimento e qualità dell'uva prodotta, in relazione a due distinte vendemmie: una tradizionale e la seconda ritardata di una mese. Lo studio è stato svolto su di un vigneto di Malbec impiantato nel 2011 presso l'INTA (InstitutoNacional de TecnologìaAgropecuaria) di Mendoza (Argentina), con quattro diverse orientazioni dei filari: Nord-Sud (NS), Est-Ovest (EO), NordOvest-SudEst (NOSE) e NordEst-SudOvest (NESO). Le uve ottenute dalle diverse orientazioni ed esposizioni sono state analizzate per monitorarne il contenuto polifenolico. Questa tesi ha permesso di valutare come la modificazione dell'orientazione di impianto del vigneto possa mitigare (seppur in parte) possibili aumenti di temperatura e generare una viticoltura più volta alla salvaguardia del prodotto uva. L'esposizione Sud si è differenziata in maniera significativa prima di tutto per un livello di acidità totale maggiore e pH più bassi: va comunque considerato che l'area viticola in considerazione si trova nell'emisfero Sud, e quindi l'esposizione Sud risulta quella meno irradiata. La maggiore concentrazione in solidi solubili totali è stata rinvenuta nelle esposizioni NordEst, mentre SudOvest e Ovest, toccate dal Sole nella seconda parte della giornata, hanno evidenziato livelli significativamente inferiori. Le uve esposte a Sud hanno mostrato una maggior sintesi di antociani totali e una maggiore Intensità del colore, contrariamente a quelle esposte a SudEst e SudOvest, risultate nettamente distinte, con sintesi antocianiche inferiori, in relazione probabilmente alla minore insolazione complessiva di queste esposizioni nell'emisfero Australe. I contenuti in tannini non sono risultati influenzati dalle esposizioni. L'esposizione Sud inoltre si contraddistingue anche per una maggior sintesi di pigmenti SPP (pigmenti a basso peso molecolare, small polymericpigments), mentre i monomeri MP (monomericpigments) e quelli di dimensioni maggiori LPP (pigmenti ad alto peso molecolare, large polymericpigments), non hanno evidenziato alcuna variazione. Lo studio del rapporto LPP/SPP ha permesso di individuare una generale maggior produzione dei primi nei lati N, O, SE. Analizzando invece la vendemmia tardiva, si è voluto indagare se vi fosse un'ulteriore interazione da parte di una prolungata esposizione delle bacche alla radiazione. A distanza di più di un mese dalla prima vendemmia, la surmaturazione delle uve non ha fatto rilevare differenze significativetra le diverse orientazioni, ad eccezione della maggior sintesi di pigmenti ad alto peso molecolare (LPP) in tutte quattro le orientazioni rispetto alla vendemmia tradizionale. Per ciò che concerne le differenti esposizioni a cui è sottoposta l'uva, si evidenzia una costante maggiore sintesi di antociani ed una elevata intensità del colore delle bucce nel lato esposto a Sud, in contrapposizione ai lati Nord e Nord-Ovest, in relazione al migliore microclima a cui i grappoli sono esposti in questa esposizione nell'emisfero Australe: questo risultato rappresenta un elemento di continuità tra la vendemmia tradizionale e quella tardiva nelle medesime esposizioni.
ITA
In a context of climate change, a good management of the agricultural system is really important to stop damaging effects on the plantation's quality and performance. The aim of this study was to evaluate the effect of the different row orientations in the physiology, performance and quality of the grapes. The study has been done on a Malbec vineyard planted in 2011 at the INTA center (Instituto Nacional de Tecnologìa Agropecuaria) in Mendoza (Argentina), with four different row orientations: North-South (NS); East-West (EO); NorthWest-SouthEast (NOSE); NorthEast-SouthWest (NESO). The grapes from the different sun expositions have been analyzed, in order to supervise the polyphenolic content. This project has allowed us to evaluate if the row orientation could lessen (even partly) probable temperature increasing and create a viticulture more respectful for the produced grape. The results have showed the best orientation system related to the product's final quality and its effects on the most essentials berry characters, as the polyphenolic content and the oenological potentiality of the grape finally made. The berry South exposition has shown the best anthocyanin synthesis and the highest skin color intensity, in comparison with the South-East and South-West expositions, possibly because of the minor insolation of South exposed clusters in the Austral hemisphere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/115833