A Lady with a Profession: The Governess Novel from the Brontës to Pamela L. Travers

Il presente elaborato ha come oggetto lo studio degli elementi caratterizzanti il genere letterario inglese della Governess Novel di stampo vittoriano e si avvale principalmente dell'esame di due romanzi significativi quali Jane Eyre e Agnes Grey. In particolare, l'analisi dei testi verte sull'istitutrice e ha come fine ultimo l'individuazione di legami tra questa figura e la sua evoluzione, la nanny, il cui corrispondente letterario di maggior rilievo è Mary Poppins, celebre personaggio di Pamela Lyndon Travers, risalente alla prima metà del Novecento. Al fine di fornire una contestualizzazione alla tematica da me presa in considerazione, ho scelto di descrivere inizialmente la condizione e l'educazione della donna nell'Ottocento inglese, per poi orientarmi sull'analisi della figura dell'istitutrice dal punto di vista storico, basandomi sull'ampia letteratura esistente in proposito. In quest'epoca, l'aumento delle istitutrici è dovuto essenzialmente a un'esigenza del borghese vittoriano: per affermare il proprio status, egli impedisce alle donne della famiglia di lavorare e assume un'insegnante privata di ceto medio per educare i propri figli. L'ordinamento sociale di allora prevedeva che le donne di tale posizione non esercitassero alcun tipo di professione; tuttavia, le educatrici rappresentavano un'eccezione a questa regola, in quanto erano donne costrette a guadagnarsi da vivere, in seguito ad improvvise difficoltà economiche. Secondo la visione borghese, la loro condizione di lavoratrici le accostava alla classe operaia e negava loro il rispetto normalmente dovuto a persone della stessa levatura sociale. Ho ritenuto necessario sottolineare come questa contraddizione generasse una figura liminare a livello sociale. Tale caratteristica è la motivazione per cui la difficile situazione dell'istitutrice ¿ all'interno e all'esterno del posto di lavoro ¿ diventò oggetto di dibattito. Pertanto, data l'acquisita popolarità della figura dell'istitutrice a livello di opinione pubblica, si verificò una proliferazione di romanzi che la vedevano protagonista. I testi presentano attributi simili, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista delle trame: per questo motivo si possono far rientrare tutti nel genere letterario della Governess Novel, del quale delineo i tratti salienti nel primo capitolo. Il secondo capitolo è invece dedicato all'analisi di due dei romanzi principali all'interno del genere, pubblicati entrambi nell'anno 1847, durante il periodo di maggior fertilità del genere stesso: si tratta di Jane Eyre di Charlotte Brontë e Agnes Grey di Anne Brontë. Entrambi i testi, seppur molto diversi tra loro, forniscono delle informazioni fondamentali per la comprensione del nuovo fenomeno sociale sorto in epoca vittoriana. La mia indagine si concentra principalmente sulle protagoniste eponime e sulle loro vicende, al fine di delineare le loro caratteristiche di istitutrici. Infine, nell'ultimo capitolo prendo in considerazione somiglianze e differenze tra l'educatrice vittoriana e la nanny di P. L. Travers, allo scopo di dimostrare che, con l'inizio del nuovo secolo, la funzione dell'istitutrice non si è esaurita completamente. La tata non si discosta dall'insegnante privata in maniera marcata, anzi ne rappresenta un'evoluzione. Anche dal punto di vista letterario, si possono evidenziare alcuni tratti comuni tra i due personaggi, nonostante le numerose diversità.

The main aim of this study is to identify the links between the Victorian governess and its successor, the nanny. To do so, I considered the characteristics of the Governess Novel, deriving them first and foremost from the examination of two bulwarks of this literary genre, Jane Eyre and Agnes Grey. This preliminary analysis made it possible to compare of the protagonists of these novels with Pamela Lyndon Travers' nanny, Mary Poppins. The first chapter investigates the Victorian ideal of womanhood and female education. This is followed by a description of the governess from an historical perspective, based on the ample literature on the topic. In broad terms, the rise in number of governesses in the Victorian age is connected with the custom of middle-class men to measure their status by the amount of their wives' leisure time. As the woman of this class was denied the possibility to work, the bourgeoisie started hiring governesses with the task of instructing their children. Besides, in order to enter the teaching profession, it was essential that the governess, as a substitute for her pupils' mother, should be a gentlewoman, even though her gentility theoretically forbade her from being employed. The private teacher was the exception to this rule. Indeed, if a woman found herself in financial distress she was justified in seeking this, the only employment that would not cause her to lose her status. Due to the contradiction intrinsic in the figure, her employers did not treat her as their equal, depriving her of the respect owed to a lady. It is essential to stress the governess ambiguous social status, for this component is what made her plight a common subject of public debate. As a consequence of the popularity of the governess, Victorian fiction witnessed a substantial rise in the number of novels featuring private teachers as protagonists. These novels share similar storylines, episodes, characterisations and purposes, to such an extent that they can be reunited in the specific category of the Governess Novel. The second chapter examines two of the most renowned Governess Novels, Charlotte Brontë's Jane Eyre and Anne Brontë's Agnes Grey, both published in a period when the genre reached its maturity and popularity. This section of the study focuses on the eponymous heroines of the novels, in order to gain knowledge of the governesses' features and of their role in society. Finally, the last chapter features similarities and differences between the Victorian governess and Mary Poppins, with the ultimate aim of proving that the social phenomenon of the governess did not extinguish itself completely with the beginning of the new century. Indeed, despite the numerous divergences existing between these two icons, it is possible to argue that the figure of the governess was replaced by the modern nanny, an evolution of the private teacher who also shares a few characteristics with the nursemaid.