This work is aimed at deepening gender stereotypes and the hostile and benevolent sexism against women. In the first chapter defines the concepts of stereotyping and prejudice, investigate the processes that produce them and retain their key characteristics and the most important theories that explain stereotypes and prejudices. In the second chapter examines gender stereotyping and the distinction between sex and gender. Then sexism is introduced. This term refers to the set of attitudes and behaviors related to gender (Hyers, 2007). We expose the main features of sexism, the stairs are used to detect and possible influences of age and education on its accreditation. In particular, it explores the theme of benevolent sexism, defined as the seemingly good behavior against women but in a way that depict stereotypical and limiting roles (Glick & Fiske, 1996). Then highlight the major negative implications for both society and individual resulting from the hostile and benevolent beliefs directed at women. Bearing in mind what has emerged from the literature reviewed in the third chapter shows that the work that develops from the replication of the study by Barreto and Ellemers (2005). This is a survey of 299 adults, aged between 24 and 65. Subjects are asked to self complete a questionnaire. The objectives are: to understand more benevolent sexism, and if it is not recognized as a form of prejudice because of his seemingly positive tone, if there is a difference between men and women to identify stereotypes and sexism, if age and education for respondents determine influences on the identification of sexism. It also explores the emotional reactions that benevolent sexism arouses among the participants: anger, irritation, disappointment, frustration and indignation. The data obtained are processed through the SPSS software. Finally, the results are analyzed in this paper, we discuss and argue in the light of the literature and explored the data emerging from the previous study by Barreto and Ellemers (2005
Questo lavoro è volto ad approfondire gli stereotipi di genere e il sessismo ostile e benevolente nei confronti delle donne. Nel primo capitolo si definiscono i concetti di stereotipo e pregiudizio, s'indagano i processi che li producono e mantengono, le loro principali caratteristiche e le teorie più importanti che spiegano stereotipi e pregiudizi. Nel secondo capitolo si esamina lo stereotipo di genere e la distinzione tra sesso e genere. Poi s'introduce il sessismo. Con questo termine si fa riferimento all'insieme di atteggiamenti e comportamenti legati al genere (Hyers, 2007). Si espongono le principali caratteristiche del sessismo, le scale che si utilizzano per rilevarlo e le possibili influenze dell'età e dell'istruzione sul suo riconoscimento. In particolare si approfondisce il tema del sessismo benevolente, inteso come i comportamenti apparentemente positivi nei riguardi delle donne ma che le ritraggono in modo stereotipato e in ruoli limitati (Glick & Fiske, 1996). Poi si sottolineano le principali implicazioni negative sia a livello sociale sia individuale che derivano dalle credenze ostili e benevolenti rivolte al sesso femminile. Tenendo presente ciò che è emerso dalla letteratura esaminata, nel terzo capitolo si presenta il suddetto lavoro che si sviluppa a partire dalla replicazione dello studio di Barreto e Ellemers (2005). Si tratta di una ricerca condotta su 299 adulti, di età compresa tra i 24 e i 65 anni. Si chiede ai soggetti di auto compilare un questionario. Gli obiettivi sono: comprendere maggiormente il sessismo benevolente e se esso non sia riconosciuto come forma di pregiudizio a causa del suo tono apparentemente positivo, se esista una differenza tra uomini e donne nell'identificare stereotipi e sessismo, se l'età e l'istruzione dei rispondenti determinino influenze sull'individuazione del sessismo. Inoltre si esplorano le reazioni emotive che il sessismo benevolente suscita tra i partecipanti: rabbia, irritazione, delusione, frustrazione e indignazione. I dati ricavati vengono trattati attraverso il software SPSS. Infine, i risultati ottenuti nel presente lavoro si analizzano, si discutono e si confrontano alla luce della letteratura esplorata e dei dati emersi dal precedente studio di Barreto e Ellemers (2005).
Il sessismo ostile e benevolente. Una replicazione dello studio di Barreto e Ellemers (2005).
MOLINARO, MORENA
2009/2010
Abstract
Questo lavoro è volto ad approfondire gli stereotipi di genere e il sessismo ostile e benevolente nei confronti delle donne. Nel primo capitolo si definiscono i concetti di stereotipo e pregiudizio, s'indagano i processi che li producono e mantengono, le loro principali caratteristiche e le teorie più importanti che spiegano stereotipi e pregiudizi. Nel secondo capitolo si esamina lo stereotipo di genere e la distinzione tra sesso e genere. Poi s'introduce il sessismo. Con questo termine si fa riferimento all'insieme di atteggiamenti e comportamenti legati al genere (Hyers, 2007). Si espongono le principali caratteristiche del sessismo, le scale che si utilizzano per rilevarlo e le possibili influenze dell'età e dell'istruzione sul suo riconoscimento. In particolare si approfondisce il tema del sessismo benevolente, inteso come i comportamenti apparentemente positivi nei riguardi delle donne ma che le ritraggono in modo stereotipato e in ruoli limitati (Glick & Fiske, 1996). Poi si sottolineano le principali implicazioni negative sia a livello sociale sia individuale che derivano dalle credenze ostili e benevolenti rivolte al sesso femminile. Tenendo presente ciò che è emerso dalla letteratura esaminata, nel terzo capitolo si presenta il suddetto lavoro che si sviluppa a partire dalla replicazione dello studio di Barreto e Ellemers (2005). Si tratta di una ricerca condotta su 299 adulti, di età compresa tra i 24 e i 65 anni. Si chiede ai soggetti di auto compilare un questionario. Gli obiettivi sono: comprendere maggiormente il sessismo benevolente e se esso non sia riconosciuto come forma di pregiudizio a causa del suo tono apparentemente positivo, se esista una differenza tra uomini e donne nell'identificare stereotipi e sessismo, se l'età e l'istruzione dei rispondenti determinino influenze sull'individuazione del sessismo. Inoltre si esplorano le reazioni emotive che il sessismo benevolente suscita tra i partecipanti: rabbia, irritazione, delusione, frustrazione e indignazione. I dati ricavati vengono trattati attraverso il software SPSS. Infine, i risultati ottenuti nel presente lavoro si analizzano, si discutono e si confrontano alla luce della letteratura esplorata e dei dati emersi dal precedente studio di Barreto e Ellemers (2005).File | Dimensione | Formato | |
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