La PA è la più grande impresa italiana, con oltre tre milioni di dipendenti ed un target di sessanta milioni di persone, la totalità degli abitanti del nostro Paese. Il progressivo avvicinamento alla cittadinanza attraverso la comunicazione pubblica viene sancito dalla Legge 150/2000: bidirezionalità, trasparenza e partecipazione diventano indispensabili per riposizionare l'immagine delle istituzioni. Nel perseguimento di quest'obiettivo si inseriscono tutte quelle azioni di promozione, a livello nazionale ed internazionale, volte a far conoscere le attività culturali, economiche, turistiche e i punti di forza dei vari enti. Convegni, fiere, meeting ma anche mega event come Olimpiadi ed Esposizioni Universali consentono di riposizionare l'host city su scala mondiale, celebrare un territorio o una nazione, mettere in relazione cose e persone, divulgare i successi. Il presente lavoro intende esaminare il ruolo dei grandi eventi quali strumenti per comunicare le pubbliche amministrazioni e rispondere alle loro esigenze di visibilità tramite un case study: Expo Milano 2015, appuntamento chiave per diffondere un'idea unitaria del Sistema Paese. Nella prima parte, dopo un inquadramento della materia, viene esaminato il rapporto tra la comunicazione pubblica e i mega eventi, con focus su Expo 2015: dalla vittoria del 2008 ai 22.2 milioni di visitatori, passando per il pessimismo generale che ha contraddistinto il percorso di avvicinamento al 1° maggio. In un contesto fatto di polemiche, scandali e cambi al vertice (da Prodi a Renzi, da Formigoni a Maroni, da Moratti a Pisapia, da Glisenti a Sala), la comunicazione e la gestione dei rapporti con i media si sono rivelati strategici nel mantenere vivo l'interesse della stampa e dell'opinione pubblica sui buoni risultati raggiunti, contrastare lo scetticismo generale, trasmettere concordanza di intenti fra le varie anime della kermesse. Vengono analizzati la composizione dell'organigramma comunicazione di Expo e gli strumenti utilizzati, con particolare attenzione ai social media e alla trasparenza (ExpoBarometro e Open Data Expo). La seconda parte è dedicata a Padiglione Italia, simbolo dell'intento dell'Esposizione di dare visibilità all'intero stato, sfruttando il cosiddetto effetto alone. Per la prima volta un intero viale, anziché un singolo edificio, è stato infatti riservato al Paese ospitante: la funzione comunicazione (ufficio stampa, ufficio comunicazione, media relations) persegue l'intento di valorizzare la Nazione e la Mostra delle Regioni ospitata a Palazzo Italia, ma anche le eccellenze rappresentate da aziende leader, associazioni, territori e regioni che sorgono lungo il Cardo. L'analisi si concentra sulla Regione Piemonte e sul suo progetto ¿Piemontexperience, il Piemonte come esperienza da vivere¿: la partecipazione è vista come un'occasione unica per comunicarsi sia come istituzione sia come innovatori del sistema locale, promuovendo le proprie specificità (dalla bellezza dei siti Patrimonio UNESCO alla cultura enogastronomica, dagli eventi culturali ai risultati della ricerca) dinanzi al mondo.
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA A EXPO MILANO 2015. IL CASO PADIGLIONE ITALIA
CAMPEOTTO, VALENTINA
2015/2016
Abstract
La PA è la più grande impresa italiana, con oltre tre milioni di dipendenti ed un target di sessanta milioni di persone, la totalità degli abitanti del nostro Paese. Il progressivo avvicinamento alla cittadinanza attraverso la comunicazione pubblica viene sancito dalla Legge 150/2000: bidirezionalità, trasparenza e partecipazione diventano indispensabili per riposizionare l'immagine delle istituzioni. Nel perseguimento di quest'obiettivo si inseriscono tutte quelle azioni di promozione, a livello nazionale ed internazionale, volte a far conoscere le attività culturali, economiche, turistiche e i punti di forza dei vari enti. Convegni, fiere, meeting ma anche mega event come Olimpiadi ed Esposizioni Universali consentono di riposizionare l'host city su scala mondiale, celebrare un territorio o una nazione, mettere in relazione cose e persone, divulgare i successi. Il presente lavoro intende esaminare il ruolo dei grandi eventi quali strumenti per comunicare le pubbliche amministrazioni e rispondere alle loro esigenze di visibilità tramite un case study: Expo Milano 2015, appuntamento chiave per diffondere un'idea unitaria del Sistema Paese. Nella prima parte, dopo un inquadramento della materia, viene esaminato il rapporto tra la comunicazione pubblica e i mega eventi, con focus su Expo 2015: dalla vittoria del 2008 ai 22.2 milioni di visitatori, passando per il pessimismo generale che ha contraddistinto il percorso di avvicinamento al 1° maggio. In un contesto fatto di polemiche, scandali e cambi al vertice (da Prodi a Renzi, da Formigoni a Maroni, da Moratti a Pisapia, da Glisenti a Sala), la comunicazione e la gestione dei rapporti con i media si sono rivelati strategici nel mantenere vivo l'interesse della stampa e dell'opinione pubblica sui buoni risultati raggiunti, contrastare lo scetticismo generale, trasmettere concordanza di intenti fra le varie anime della kermesse. Vengono analizzati la composizione dell'organigramma comunicazione di Expo e gli strumenti utilizzati, con particolare attenzione ai social media e alla trasparenza (ExpoBarometro e Open Data Expo). La seconda parte è dedicata a Padiglione Italia, simbolo dell'intento dell'Esposizione di dare visibilità all'intero stato, sfruttando il cosiddetto effetto alone. Per la prima volta un intero viale, anziché un singolo edificio, è stato infatti riservato al Paese ospitante: la funzione comunicazione (ufficio stampa, ufficio comunicazione, media relations) persegue l'intento di valorizzare la Nazione e la Mostra delle Regioni ospitata a Palazzo Italia, ma anche le eccellenze rappresentate da aziende leader, associazioni, territori e regioni che sorgono lungo il Cardo. L'analisi si concentra sulla Regione Piemonte e sul suo progetto ¿Piemontexperience, il Piemonte come esperienza da vivere¿: la partecipazione è vista come un'occasione unica per comunicarsi sia come istituzione sia come innovatori del sistema locale, promuovendo le proprie specificità (dalla bellezza dei siti Patrimonio UNESCO alla cultura enogastronomica, dagli eventi culturali ai risultati della ricerca) dinanzi al mondo.File | Dimensione | Formato | |
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