La presente tesi, divisa in tre parti, è un lavoro di confronto tra la filosofia di Ernst Cassirer e Susanne K. Langer, in particolare tra le rispettive concezioni di estetica. Nel primo capitolo si ricostruisce l'estetica di Cassirer attraverso Sostanza e Funzione, Libertà e Forma e Vita e Dottrina di Kant. Poi, analizzando l'arte come forma simbolica, si affronta il problema della gerarchizzazione delle funzioni espressive all'interno del sistema delle forme simboliche di Cassirer. Infine, utilizzando le opere del soggiorno statunitense di Cassirer, viene affrontato il problema estetico attraverso il concetto di "forma formans". Nel secondo capitolo vengono ricostruite le radici del pensiero di Langer seguendo un percorso che dai suoi primi scritti, The practice of philosohpy (1930) e An introduction to symbolic logic (1937), arriva fino al celebre Philosophy in a new key (1942). In essi ella si riferisce numerose volte ai lavori di Cassirer; tuttavia ciò non è sufficiente a definire Langer come una pensatrice strettamente cassireriana. La sua posizione, infatti, risente ancora di una forte influenza del positivismo logico, soprattutto nel concepire una netta distinzione tra simbolismo discorsivo e presentativo. Il terzo e ultimo capitolo è focalizzato sull'analisi langeriana delle forme artistiche e sul ruolo che essa assume nello sviluppo della sua filosofia. Tale analisi, che in Cassirer è appena accennata, diviene fondamentale non tanto da un punto di vista strettamente estetico, ma nell'ottica di un'estensione del concetto di attività mentale. L'arte diviene non una modalità di liberazione dello spirito come in Cassirer, ma un'attività fondamentale di soggettivazione risultante dall'interazione dell'organismo umano con l'ambiente: l'opera artistica è un particolare simbolo del sentimento (feeling), termine da intendere come una modalità di reazione dell'organismo agli stimoli dell'ambiente. La filosofia langeriana viene infine definita come una forma di naturalismo non riduttivo, che si differenzia e percorre vie autonome dall'idealismo trascendentale di Cassirer, rimanendo piuttosto sulla scia del pragmatismo e della filosofia di Whitehead.

Affinità e divergenze tra Ernst Cassirer e Susanne Langer.

STOCCHI, GABRIELE
2015/2016

Abstract

La presente tesi, divisa in tre parti, è un lavoro di confronto tra la filosofia di Ernst Cassirer e Susanne K. Langer, in particolare tra le rispettive concezioni di estetica. Nel primo capitolo si ricostruisce l'estetica di Cassirer attraverso Sostanza e Funzione, Libertà e Forma e Vita e Dottrina di Kant. Poi, analizzando l'arte come forma simbolica, si affronta il problema della gerarchizzazione delle funzioni espressive all'interno del sistema delle forme simboliche di Cassirer. Infine, utilizzando le opere del soggiorno statunitense di Cassirer, viene affrontato il problema estetico attraverso il concetto di "forma formans". Nel secondo capitolo vengono ricostruite le radici del pensiero di Langer seguendo un percorso che dai suoi primi scritti, The practice of philosohpy (1930) e An introduction to symbolic logic (1937), arriva fino al celebre Philosophy in a new key (1942). In essi ella si riferisce numerose volte ai lavori di Cassirer; tuttavia ciò non è sufficiente a definire Langer come una pensatrice strettamente cassireriana. La sua posizione, infatti, risente ancora di una forte influenza del positivismo logico, soprattutto nel concepire una netta distinzione tra simbolismo discorsivo e presentativo. Il terzo e ultimo capitolo è focalizzato sull'analisi langeriana delle forme artistiche e sul ruolo che essa assume nello sviluppo della sua filosofia. Tale analisi, che in Cassirer è appena accennata, diviene fondamentale non tanto da un punto di vista strettamente estetico, ma nell'ottica di un'estensione del concetto di attività mentale. L'arte diviene non una modalità di liberazione dello spirito come in Cassirer, ma un'attività fondamentale di soggettivazione risultante dall'interazione dell'organismo umano con l'ambiente: l'opera artistica è un particolare simbolo del sentimento (feeling), termine da intendere come una modalità di reazione dell'organismo agli stimoli dell'ambiente. La filosofia langeriana viene infine definita come una forma di naturalismo non riduttivo, che si differenzia e percorre vie autonome dall'idealismo trascendentale di Cassirer, rimanendo piuttosto sulla scia del pragmatismo e della filosofia di Whitehead.
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