Il presente lavoro ha come oggetto l'analisi della relazione italo-araba con riferimento specifico agli investimenti (appunto arabi) nel mercato immobiliare italiano e presuppone lo studio del settore del real estate in Italia dopo la fase della crisi finanziaria ed economica che ha colpito negli ultimi anni non solo la penisola ma l'intero mondo. Tale fenomeno, ovviamente, ha influenzato e determinerà i tratti della storia economica dei prossimi anni. Alle fine del 2006 è scoppiata la crisi finanziaria dei mutui subprime negli Stati Uniti. I suoi effetti si sono poi estesi nel 2008 a tutto il mondo, in particolar modo nei paesi Europei lasciando gravi conseguenze alla loro economia real. È evidente che la crisi finanziaria ha scatenato forti conseguenze sul mercato globale ed in particolare sul settore immobiliare italiano, bloccando il credito da parte delle banche ai cittadini e alle imprese: senza la liquidità assicurata dalle banche, gli acquisti e gli investimenti si sono ridotti enormemente fermando di fatto la crescita del settore. Inoltre, i valori degli immobili italiani sono sensibilmente diminuiti, con riduzione dei prezzi fino alla ragione del 30% rispetto alla quotazione immobiliare del periodo precedente la crisi economica del settore. Gli effetti -a cascata- sono stati devastanti e sono estesi a tutto l'indotto e ai settori collegati in qualche modo. Infatti, è facilmente percepibile il danno grave alla ricchezza delle famiglie italiane. Premettendosi che quasi l'80% delle famiglie italiane possiede una casa di proprietà (poiché gli italiani per tradizione e storia hanno una spiccata propensione all'acquisto della casa di abitazione per senso di sicurezza e per vocazione economica), secondo alcune indagini statistiche il 62,2% della ricchezza delle famiglie italiane è rappresentata da attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e le abitazioni rappresentano quasi l'84 per cento del totale delle attività reali . All'introduzione della nuova tassa sugli immobili (IMU) dettata dalla necessità di risolvere il problema dell'incremento smisurato del debito pubblico, tanti immobili sono diventati un costo per le famiglie piuttosto che un investimento sicuro e, addirittura, per le imprese hanno costituito una causa di pesante indebitamento piuttosto che un ricavo: in queste condizioni fiscali i proprietari immobiliari sono stati costretti a ad alienare -o addirittura a cercare di svendere- gli immobili svalutati per riuscire a pagare le tasse. Nel quadro economico e fiscale sopra delineato occorre ancora evidenziare che la tassazione immobiliare (IMU) è errata nel suo presupposto poiché colpisce i soggetti d'imposta (contribuenti proprietari immobiliari) a prescindere dalla loro capacità contributiva e a prescindere dalla suscettibilità degli immobili tassati di produrre redditi (con cui pagare le tasse!). I primi investimenti stranieri (di qualche significato) nel mercato immobiliare italiano si sono registrati dopo la crisi mondiale del 2008. A partire dal 2014 è, per il mercato immobiliare, incominciato un periodo economico nuovo e fondamentalmente contraddistinto da una presenza araba che non ha precedenti recenti. Gli investitori arabi hanno il potere d'acquisto molto alto e la loro ricchezza non è danneggiata da fattori (anti)economici e fiscali che invece hanno lacerato la capacità economica degli investitori e delle famiglie degli italiani.Da tempo gli arabi investivano a Londra e a Parigi...e successivame
L'immbobiliare italiano visto dai paesi arabi
KAMAL, MOHAMAD
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro ha come oggetto l'analisi della relazione italo-araba con riferimento specifico agli investimenti (appunto arabi) nel mercato immobiliare italiano e presuppone lo studio del settore del real estate in Italia dopo la fase della crisi finanziaria ed economica che ha colpito negli ultimi anni non solo la penisola ma l'intero mondo. Tale fenomeno, ovviamente, ha influenzato e determinerà i tratti della storia economica dei prossimi anni. Alle fine del 2006 è scoppiata la crisi finanziaria dei mutui subprime negli Stati Uniti. I suoi effetti si sono poi estesi nel 2008 a tutto il mondo, in particolar modo nei paesi Europei lasciando gravi conseguenze alla loro economia real. È evidente che la crisi finanziaria ha scatenato forti conseguenze sul mercato globale ed in particolare sul settore immobiliare italiano, bloccando il credito da parte delle banche ai cittadini e alle imprese: senza la liquidità assicurata dalle banche, gli acquisti e gli investimenti si sono ridotti enormemente fermando di fatto la crescita del settore. Inoltre, i valori degli immobili italiani sono sensibilmente diminuiti, con riduzione dei prezzi fino alla ragione del 30% rispetto alla quotazione immobiliare del periodo precedente la crisi economica del settore. Gli effetti -a cascata- sono stati devastanti e sono estesi a tutto l'indotto e ai settori collegati in qualche modo. Infatti, è facilmente percepibile il danno grave alla ricchezza delle famiglie italiane. Premettendosi che quasi l'80% delle famiglie italiane possiede una casa di proprietà (poiché gli italiani per tradizione e storia hanno una spiccata propensione all'acquisto della casa di abitazione per senso di sicurezza e per vocazione economica), secondo alcune indagini statistiche il 62,2% della ricchezza delle famiglie italiane è rappresentata da attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e le abitazioni rappresentano quasi l'84 per cento del totale delle attività reali . All'introduzione della nuova tassa sugli immobili (IMU) dettata dalla necessità di risolvere il problema dell'incremento smisurato del debito pubblico, tanti immobili sono diventati un costo per le famiglie piuttosto che un investimento sicuro e, addirittura, per le imprese hanno costituito una causa di pesante indebitamento piuttosto che un ricavo: in queste condizioni fiscali i proprietari immobiliari sono stati costretti a ad alienare -o addirittura a cercare di svendere- gli immobili svalutati per riuscire a pagare le tasse. Nel quadro economico e fiscale sopra delineato occorre ancora evidenziare che la tassazione immobiliare (IMU) è errata nel suo presupposto poiché colpisce i soggetti d'imposta (contribuenti proprietari immobiliari) a prescindere dalla loro capacità contributiva e a prescindere dalla suscettibilità degli immobili tassati di produrre redditi (con cui pagare le tasse!). I primi investimenti stranieri (di qualche significato) nel mercato immobiliare italiano si sono registrati dopo la crisi mondiale del 2008. A partire dal 2014 è, per il mercato immobiliare, incominciato un periodo economico nuovo e fondamentalmente contraddistinto da una presenza araba che non ha precedenti recenti. Gli investitori arabi hanno il potere d'acquisto molto alto e la loro ricchezza non è danneggiata da fattori (anti)economici e fiscali che invece hanno lacerato la capacità economica degli investitori e delle famiglie degli italiani.Da tempo gli arabi investivano a Londra e a Parigi...e successivameFile | Dimensione | Formato | |
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