Background: Following the announcement of the development of anti-SARS-CoV-2 vaccines, fear and insecurity about the safety of vaccinations and their side effects have spread, despite the drug surveillance protocols necessary for being approved by EMA. At the same time, concern about other drugs seems to be unchanged. It has been supposed that the fear of side effects may have led patients to fill out the anamnestic questionnaire with greater attention than the same module concerning more common vaccinations, such as the anti-influenza one. The study aimed to investigate this discrepancy within a category of workers with a healthcare field professional formation, like healthcare workers (HCWs). Methods: A retrospective cohort study was conducted among 218 HCWs employed in the orthopedic-traumatological hospital unit of a Piedmontese University Hospital. The tendency to over-report some categories of information was investigated by comparing the anamnestic data provided by the HCWs at the time of administration of the 2020/21 influenza vaccine and the first dose of anti-SARS-CoV-2 vaccine. After that, the prevalence of HCWs reporting 4 parameters was calculated. These parameters were: allergies to drugs, allergies to substances other than drugs, continuous pharmacological treatments and chronic disease. The data were collected, encoded and implemented into an Excel database starting from the anamnestic modules. The analysis was performed using the STATA® software on the distributions of the four outcomes among the study population, comparing the prevalence of outcomes between the two questionnaires. The concordance correlation coefficient was used to assess the concordance between the two modules. Finally, the distributions were characterized according to sex, age and job title. The categories related to over-reporting were identified through a multivariate logistic regression. Results: The comparison between the two modules showed an increase in the anti-SARS-CoV-2 vaccine anamnesis of the frequency of reported allergies to substances other than drugs (+5.5%; p=0.07) and chronic drug intake (+8.2% p=0.03). In addition, there is a trend of over-reporting concerning the other parameters, also found in the number of events reported. Through the multivariate analysis, a greater frequency of drug allergies in technical staff than in physician (OR 19.6; 95% CI=1.45-265.5) emerged in the anti-SARS-CoV-2 vaccine questionnaire compared to the anti-influenza one. Use of drugs is reported more frequently in the 58-66 age group (OR 10.0; 95% CI=1.04-96.4) and by nurses (OR 7.31; 95% CI=1.41-37.9), according to the references, in the anti-influenza vaccine questionnaire than in the anti-SARS-CoV-2 one. The analysis of the latter showed a tendency in reporting anamnestic information by other HCWs compared to medical doctors: allergies to drugs by health technicians (OR 7.89; 95% CI=1.11-56.33), allergies to substances other than drugs by nurses (OR 3.03; 95% CI=1.15-7.94) and chronic diseases by social and healthcare assistants (OR 4.03; 95% CI=1.26-12.93). Conclusions: There is a tendency in all HCWs to over-report conditions considered associated with possible side effects of new vaccines. Therefore, the development of campaigns aimed to inform the most hesitant groups of HCWs is needed. Given the discrepancy between the two administered questionnaires, it is proposed to standardize them and carry out further investigations to optimally evaluate the over-reporting phenomenon.
Introduzione: A seguito dell’annuncio dello sviluppo dei vaccini anti-SARS-CoV-2 si è diffuso il timore circa l’affidabilità delle vaccinazioni e i loro effetti collaterali, nonostante i protocolli di farmaco-sorveglianza necessari all’approvazione da parte di EMA. Al contempo la preoccupazione per gli altri medicinali sembra essere invariata. Si è ipotizzato che questo timore possa aver spinto i vaccinandi a compilare il questionario anamnestico di vaccinazione con maggior scrupolo rispetto all’analogo documento inerente la più nota vaccinazione anti-influenzale. Questo studio si è posto l’obiettivo di ricercare tale differenza tra lavoratori che hanno ricevuto una formazione professionale in ambito medico, come gli operatori sanitari (OS). Materiali e metodi: È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 218 OS impiegati nel presidio specialistico ortopedico-traumatologico di una Azienda Ospedaliera Universitaria piemontese. Si sono confrontati i dati anamnestici forniti dagli OS al momento della vaccinazione anti-influenzale 2020/21 e della somministrazione della prima dose di vaccino anti-SARS-CoV-2. Al fine di valutare l’over-reporting è stata calcolata la prevalenza di OS riportanti in ciascun questionario 4 parametri: allergie ai farmaci, allergie a sostanze diverse dai farmaci, trattamenti farmacologici continuativi e patologie croniche. I dati sono stati raccolti, codificati e inseriti su un database Excel a partire dalle schede anamnestiche. L’analisi è stata eseguita con STATA®, valutando la distribuzione dei quattro outcomes tra la popolazione dello studio e comparandone la prevalenza tra i due questionari. Si è calcolato il concordance correlation coefficient per definire la concordanza tra le informazioni fornite nei due questionari. Infine, le distribuzioni sono state stratificate in base al sesso, all’età e alla mansione lavorativa. Tramite una regressione logistica multivariata si sono individuate le categorie correlanti con l’over-reporting. Risultati: Dal confronto tra i due moduli è emerso nell’anamnesi del vaccino anti-SARS-CoV-2 un aumento nella frequenza di allergie a sostanze diverse dai farmaci dichiarate del 5.5% (p=0.07) e dell’assunzione di farmaci in cronico dichiarata dell’8.2% (p=0.03). Si evidenzia inoltre una tendenza di over-reporting degli altri parametri, riscontrata anche nel numero di eventi riferiti. L’analisi multivariata ha evidenziato nell’anamnesi del vaccino anti-SARS-CoV-2 rispetto a quello anti-influenzale una maggior frequenza di allergie a farmaci nel personale tecnico rispetto ai medici (OR 19.6 95%IC=1.45-265.5). L’utilizzo di farmaci è riportato, nell’anamnesi anti-influenzale rispetto a quella anti-SARS-CoV-2, con maggior frequenza dalla fascia di età 58-66 (OR 10.0 95%IC=1.04-96.4) e dagli infermieri (OR 7.31 95%IC=1.41-37.9) rispetto ai riferimenti. L’analisi del modulo del vaccino anti-SARS-CoV-2 ha evidenziato una maggior tendenza a riportare le informazioni da parte degli altri OS rispetto ai medici: allergie ai farmaci da parte del personale tecnico sanitario (OR 7.89 95%IC=1.11-56.33), allergie a sostanze diverse da farmaci da parte degli infermieri (OR 3.03 95%IC=1.15-7.94) e patologie croniche da parte degli operatori socio-sanitari (OR 4.03 95%IC=1.26-12.93). Conclusioni: Emerge una maggior tendenza in tutti gli OS a riferire condizioni considerate associabili ai possibili effetti collaterali dei nuovi vaccini. Si rende necessario sviluppare campagne informative mirate agli OS maggiormente esitanti. Data la difformità tra i questionari si propone un approfondimento volto a uniformarli in modo da poter valutare in modo ottimale il fenomeno di over-reporting.
Analisi delle differenze nei dati anamnestici raccolti tra operatori sanitari in occasione della loro vaccinazione anti-influenzale e Sars-Cov-2.
RESANI, DANIELE
2020/2021
Abstract
Introduzione: A seguito dell’annuncio dello sviluppo dei vaccini anti-SARS-CoV-2 si è diffuso il timore circa l’affidabilità delle vaccinazioni e i loro effetti collaterali, nonostante i protocolli di farmaco-sorveglianza necessari all’approvazione da parte di EMA. Al contempo la preoccupazione per gli altri medicinali sembra essere invariata. Si è ipotizzato che questo timore possa aver spinto i vaccinandi a compilare il questionario anamnestico di vaccinazione con maggior scrupolo rispetto all’analogo documento inerente la più nota vaccinazione anti-influenzale. Questo studio si è posto l’obiettivo di ricercare tale differenza tra lavoratori che hanno ricevuto una formazione professionale in ambito medico, come gli operatori sanitari (OS). Materiali e metodi: È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 218 OS impiegati nel presidio specialistico ortopedico-traumatologico di una Azienda Ospedaliera Universitaria piemontese. Si sono confrontati i dati anamnestici forniti dagli OS al momento della vaccinazione anti-influenzale 2020/21 e della somministrazione della prima dose di vaccino anti-SARS-CoV-2. Al fine di valutare l’over-reporting è stata calcolata la prevalenza di OS riportanti in ciascun questionario 4 parametri: allergie ai farmaci, allergie a sostanze diverse dai farmaci, trattamenti farmacologici continuativi e patologie croniche. I dati sono stati raccolti, codificati e inseriti su un database Excel a partire dalle schede anamnestiche. L’analisi è stata eseguita con STATA®, valutando la distribuzione dei quattro outcomes tra la popolazione dello studio e comparandone la prevalenza tra i due questionari. Si è calcolato il concordance correlation coefficient per definire la concordanza tra le informazioni fornite nei due questionari. Infine, le distribuzioni sono state stratificate in base al sesso, all’età e alla mansione lavorativa. Tramite una regressione logistica multivariata si sono individuate le categorie correlanti con l’over-reporting. Risultati: Dal confronto tra i due moduli è emerso nell’anamnesi del vaccino anti-SARS-CoV-2 un aumento nella frequenza di allergie a sostanze diverse dai farmaci dichiarate del 5.5% (p=0.07) e dell’assunzione di farmaci in cronico dichiarata dell’8.2% (p=0.03). Si evidenzia inoltre una tendenza di over-reporting degli altri parametri, riscontrata anche nel numero di eventi riferiti. L’analisi multivariata ha evidenziato nell’anamnesi del vaccino anti-SARS-CoV-2 rispetto a quello anti-influenzale una maggior frequenza di allergie a farmaci nel personale tecnico rispetto ai medici (OR 19.6 95%IC=1.45-265.5). L’utilizzo di farmaci è riportato, nell’anamnesi anti-influenzale rispetto a quella anti-SARS-CoV-2, con maggior frequenza dalla fascia di età 58-66 (OR 10.0 95%IC=1.04-96.4) e dagli infermieri (OR 7.31 95%IC=1.41-37.9) rispetto ai riferimenti. L’analisi del modulo del vaccino anti-SARS-CoV-2 ha evidenziato una maggior tendenza a riportare le informazioni da parte degli altri OS rispetto ai medici: allergie ai farmaci da parte del personale tecnico sanitario (OR 7.89 95%IC=1.11-56.33), allergie a sostanze diverse da farmaci da parte degli infermieri (OR 3.03 95%IC=1.15-7.94) e patologie croniche da parte degli operatori socio-sanitari (OR 4.03 95%IC=1.26-12.93). Conclusioni: Emerge una maggior tendenza in tutti gli OS a riferire condizioni considerate associabili ai possibili effetti collaterali dei nuovi vaccini. Si rende necessario sviluppare campagne informative mirate agli OS maggiormente esitanti. Data la difformità tra i questionari si propone un approfondimento volto a uniformarli in modo da poter valutare in modo ottimale il fenomeno di over-reporting.File | Dimensione | Formato | |
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