Il presente lavoro tratta il tema della valutazione delle capacità genitoriali, una complessa attività di diagnosi che lo psicologo clinico è chiamato a svolgere in casi di rischio psico-evolutivo, di pregiudizio e abbandono di minore, e in casi di separazione e divorzio dei genitori. In particolare, il primo capitolo tratta il tema della genitorialità, e come esso si qualifichi come un vero e proprio processo trasformativo che comporta l'assunzione di funzioni psicologiche particolari e compiti specifici verso i figli. Il secondo capitolo prende in esame alcuni dei comportamenti più disfunzionali che nuclei familiari problematici possono mettere in atto nei confronti dei minori (maltrattamento fisico, maltrattamento psicologico, trascuratezza, abuso sessuale intrafamiliare e violenza assistita intrafamiliare), mettendo a rischio il loro benessere psico-fisico e causando un danno significativo. Il terzo capitolo è dedicato ai criteri di valutazione, rilevati dalla letteratura sull'argomento, ai quali far riferimento quando viene richiesta una valutazione diagnostica e prognostica della relazione bambino-genitori per indagare in che modo il tipo di personalità di questi ultimi, le caratteristiche della loro relazione e le condizioni di vita hanno influito e potranno influire sullo sviluppo del bambino. Infine, nell'ultimo capitolo viene presentato il Lausanne Trilogue Play clinico, uno strumento diagnostico della relazione genitori-figli che ha trovato ultimamente diversi ambiti di applicazione, tra cui quello dei contesti psico-giudiziari rispetto la valutazione delle competenze genitoriali e della famiglia.

La valutazione delle capacità genitoriali. Criteri e diagnosi psicologica

LIGORIO, GAIA
2010/2011

Abstract

Il presente lavoro tratta il tema della valutazione delle capacità genitoriali, una complessa attività di diagnosi che lo psicologo clinico è chiamato a svolgere in casi di rischio psico-evolutivo, di pregiudizio e abbandono di minore, e in casi di separazione e divorzio dei genitori. In particolare, il primo capitolo tratta il tema della genitorialità, e come esso si qualifichi come un vero e proprio processo trasformativo che comporta l'assunzione di funzioni psicologiche particolari e compiti specifici verso i figli. Il secondo capitolo prende in esame alcuni dei comportamenti più disfunzionali che nuclei familiari problematici possono mettere in atto nei confronti dei minori (maltrattamento fisico, maltrattamento psicologico, trascuratezza, abuso sessuale intrafamiliare e violenza assistita intrafamiliare), mettendo a rischio il loro benessere psico-fisico e causando un danno significativo. Il terzo capitolo è dedicato ai criteri di valutazione, rilevati dalla letteratura sull'argomento, ai quali far riferimento quando viene richiesta una valutazione diagnostica e prognostica della relazione bambino-genitori per indagare in che modo il tipo di personalità di questi ultimi, le caratteristiche della loro relazione e le condizioni di vita hanno influito e potranno influire sullo sviluppo del bambino. Infine, nell'ultimo capitolo viene presentato il Lausanne Trilogue Play clinico, uno strumento diagnostico della relazione genitori-figli che ha trovato ultimamente diversi ambiti di applicazione, tra cui quello dei contesti psico-giudiziari rispetto la valutazione delle competenze genitoriali e della famiglia.
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