In the era of new technologies our relationship with the embodiment has changed profoundly. The electronic-digital industrial revolution confronts us with artificial entities created and animated by us, with the hybridization between the organic and the "non-organic", the "dissemination" of the body in the network. Technological development quite radically redefines the approach to the body, which can be changed in ways unimaginable until recently. In particular, the ratio of fusion of the human body with the technology creates the figure of the cyborg, hybrid "monster" of body and machine, perhaps in the future the social actor par excellence, especially for now the symbol of new relationships. This paper discusses some questions raised by the encounter between the human body and new technologies within a complex and articulate contest that motivates the need for a rethinking of corporeality: the lie of the border between natural and artificial in the process of invasion / fusion of the human body with technology, the change in the social body in terms of ideal / perfect / regulatory vs. monstrous / abject / deviant, and the reconceptualization of gender categories in the reality of new technologies. What emerges is a body that reflects the contradictions and the structure of the society that owns, but has an individual identity by providing tools that make it a powerful communicative subject. No longer a text which is written a social order, rules of conduct, customs and costumes, but an interface that communicates and interacts with other bodies, with technological equipment, institutions and virtual spaces.
Nell'era delle nuove tecnologie il nostro rapporto con la corporeità è cambiato profondamente. La rivoluzione industriale elettronico-digitale ci mette a confronto con entità artificiali create e animate da noi, con l'ibridazione tra l'organico e il ¿non-organico¿, con la ¿disseminazione¿ del corpo nella rete. Lo sviluppo tecnologico ridefinisce abbastanza radicalmente l'approccio nei confronti del corpo, che può essere modificato in modi impensabili fino al recente passato. In particolare, è dal rapporto di fusione del corpo umano con la tecnologia che nasce la figura del cyborg, ibrido ¿mostruoso¿ di corpo e macchina, in futuro forse l'attore sociale per eccellenza, per ora soprattutto il simbolo di nuove relazioni. Nel presente lavoro sono discussi alcuni interrogativi posti dall'incontro tra corpo umano e nuove tecnologie, all'interno di un quadro complesso ed articolato che motiva la necessità di un ripensamento della corporeità: il situarsi del confine tra naturale ed artificiale nel processo di invasione/fusione del corpo umano con la tecnologia, il cambiamento del corpo nell'immaginario sociale in termini di ideale/perfetto/normativo vs. mostruoso/abietto/deviante, e la riconcettualizzazione delle categorie di genere nella realtà delle nuove tecnologie. Quello che emerge è un corpo che riflette le contraddizioni e la struttura della società a cui appartiene, ma esprime un'identità individuale grazie a strumenti che lo rendono un potentissimo soggetto comunicativo. Non più un testo sul quale sta scritto un ordine sociale, regole di comportamento, usanze e costumi, ma un'interfaccia che comunica e interagisce con altri corpi, con apparati tecnologici, istituzioni e spazi virtuali.
Organismi cibernetici e mostri: ripensare la corporeità nell'era cibernetica
VIANA, ELISABETTA
2010/2011
Abstract
Nell'era delle nuove tecnologie il nostro rapporto con la corporeità è cambiato profondamente. La rivoluzione industriale elettronico-digitale ci mette a confronto con entità artificiali create e animate da noi, con l'ibridazione tra l'organico e il ¿non-organico¿, con la ¿disseminazione¿ del corpo nella rete. Lo sviluppo tecnologico ridefinisce abbastanza radicalmente l'approccio nei confronti del corpo, che può essere modificato in modi impensabili fino al recente passato. In particolare, è dal rapporto di fusione del corpo umano con la tecnologia che nasce la figura del cyborg, ibrido ¿mostruoso¿ di corpo e macchina, in futuro forse l'attore sociale per eccellenza, per ora soprattutto il simbolo di nuove relazioni. Nel presente lavoro sono discussi alcuni interrogativi posti dall'incontro tra corpo umano e nuove tecnologie, all'interno di un quadro complesso ed articolato che motiva la necessità di un ripensamento della corporeità: il situarsi del confine tra naturale ed artificiale nel processo di invasione/fusione del corpo umano con la tecnologia, il cambiamento del corpo nell'immaginario sociale in termini di ideale/perfetto/normativo vs. mostruoso/abietto/deviante, e la riconcettualizzazione delle categorie di genere nella realtà delle nuove tecnologie. Quello che emerge è un corpo che riflette le contraddizioni e la struttura della società a cui appartiene, ma esprime un'identità individuale grazie a strumenti che lo rendono un potentissimo soggetto comunicativo. Non più un testo sul quale sta scritto un ordine sociale, regole di comportamento, usanze e costumi, ma un'interfaccia che comunica e interagisce con altri corpi, con apparati tecnologici, istituzioni e spazi virtuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/115001