La creazione di fondi di investimento da parte degli Stati costituisce uno strumento per mezzo del quale gli stessi diventano soggetti di diritto internazionale, protagonisti sul piano economico. La disponibilità di liquidità in eccesso, proveniente in maggior misura dall'aumento esponenziale dei prezzi delle risorse energetiche, in concomitanza all'evoluzione dei mercati finanziari internazionali, ha creato l'opportunità di introdurre questa nuova forma di agire degli Stati nella finanza internazionale. L'analisi della fattispecie qui introdotta sarà condotta, nel corso della presente trattazione, dapprima seguendo un intento tipizzante. Nel primo capitolo, a tal proposito, verranno fornite una definizione del fenomeno, seppur corredata da criticità dovute alla mancata condivisione universale della stessa, ed una classificazione delle tipologie di tali fondi, ad opera del Fondo Monetario Internazionale. Si provvederà, inoltre, ad un inquadramento geografico della fattispecie e ad un esame dei principali fondi sovrani, concludendo con un breve quadro storico. Nel corso del secondo capitolo il nostro approfondimento si concentrerà sui pareri contrastanti connessi a questo fenomeno, evidenziandone criticità ed eventuali rischi di interventi protezionistici, i quali andrebbero tuttavia stemperati alla luce delle evidenze empiriche. Nel quadro così delineato, assumeranno particolare rilievo gli strumenti di diritto operanti ed i principi fondanti dell'ordinamento dell'Unione Europea. Nel terzo capitolo si esamineranno quindi le risposte dei Governi centrali al fenomeno in termini di provvedimenti legislativi e di iniziative regolamentari, già adottate o auspicate, destinate ad assicurare una migliore interazione tra Paesi investitori e Paesi riceventi. Procedendo dalle peculiarità dell'approccio statunitense, l'analisi verterà poi sulle previsioni degli ordinamenti europei, focalizzandosi particolarmente sul sistema normativo italiano. Nel medesimo capitolo, saranno inoltre illustrati gli interventi del Fondo Monetario Internazionale e dell'OCSE, anch'essi rivolti ad una liberalizzazione del fenomeno, ancorata e subordinata all'accrescimento dei requisiti di trasparenza ed affidabilità dei fondi sovrani.
i fondi sovrani
BOTTASSO, SONIA
2009/2010
Abstract
La creazione di fondi di investimento da parte degli Stati costituisce uno strumento per mezzo del quale gli stessi diventano soggetti di diritto internazionale, protagonisti sul piano economico. La disponibilità di liquidità in eccesso, proveniente in maggior misura dall'aumento esponenziale dei prezzi delle risorse energetiche, in concomitanza all'evoluzione dei mercati finanziari internazionali, ha creato l'opportunità di introdurre questa nuova forma di agire degli Stati nella finanza internazionale. L'analisi della fattispecie qui introdotta sarà condotta, nel corso della presente trattazione, dapprima seguendo un intento tipizzante. Nel primo capitolo, a tal proposito, verranno fornite una definizione del fenomeno, seppur corredata da criticità dovute alla mancata condivisione universale della stessa, ed una classificazione delle tipologie di tali fondi, ad opera del Fondo Monetario Internazionale. Si provvederà, inoltre, ad un inquadramento geografico della fattispecie e ad un esame dei principali fondi sovrani, concludendo con un breve quadro storico. Nel corso del secondo capitolo il nostro approfondimento si concentrerà sui pareri contrastanti connessi a questo fenomeno, evidenziandone criticità ed eventuali rischi di interventi protezionistici, i quali andrebbero tuttavia stemperati alla luce delle evidenze empiriche. Nel quadro così delineato, assumeranno particolare rilievo gli strumenti di diritto operanti ed i principi fondanti dell'ordinamento dell'Unione Europea. Nel terzo capitolo si esamineranno quindi le risposte dei Governi centrali al fenomeno in termini di provvedimenti legislativi e di iniziative regolamentari, già adottate o auspicate, destinate ad assicurare una migliore interazione tra Paesi investitori e Paesi riceventi. Procedendo dalle peculiarità dell'approccio statunitense, l'analisi verterà poi sulle previsioni degli ordinamenti europei, focalizzandosi particolarmente sul sistema normativo italiano. Nel medesimo capitolo, saranno inoltre illustrati gli interventi del Fondo Monetario Internazionale e dell'OCSE, anch'essi rivolti ad una liberalizzazione del fenomeno, ancorata e subordinata all'accrescimento dei requisiti di trasparenza ed affidabilità dei fondi sovrani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114939