Il presente lavoro di tesi ha avuto come scopo quello di affrontare il tema del gioco e della sua evoluzione nel corso dei secoli dall'Ottocento ai giorni attuali per verificare quanto sia cambiato nel tempo e se i metodi educativi di Frӧbel, Montessori, Goldschmied possano essere ancora attuali. La presente tesi, articolata in quattro capitoli, si propone di affrontare il tema del gioco infantile attraverso i secoli, in particolare XIX, XX, XXI. Sono stati considerati i tre metodi educativi dei pedagogisti Frӧbel, Montessori e Goldschmied dei rispettivi secoli e sono stati poi confrontati. Nei tre capitoli iniziali il primo paragrafo riguarda la vita di ogni autore per contestualizzare il periodo e per l'importanza rilevata nei loro successivi percorsi educativi. In ordine cronologico il primo capitolo vuole mettere in risalto l'Ottocento e le due infanzie presenti, della borghesia e dei ceti popolari e il ruolo che ha il gioco. In seguito viene introdotto il pensiero pedagogico di Friedrich Frӧbel e si considerano, in particolare, i Giardini d'infanzia, o Kindergarten, e l'importanza che il gioco ha per lo sviluppo del bambino, facendo riferimento anche ai "doni". Nell'ultimo paragrafo si considera il metodo educativo di Frӧbel nell'attualità, prendendo, soprattutto, in considerazione l'Istituto Frӧbel di Aversa (CE). Il secondo capitolo riguarda il Novecento connotato da una reale attenzione alla psicologia del fanciullo, all'educazione nuova e alla nascita dei primi asili nido. Maria Montessori parla di libertà, di scoperta e dei bisogni propri dei bambini. La sua vita la dedica ai più piccoli ed è per questo motivo che il paragrafo iniziale è intitolato "Una vita per i bambini". Nella sua pedagogia si considera per la prima volta in educazione la psiche infantile e il materiale didattico assume un ruolo centrale nella crescita del bambino. Anche in quest'ultimo paragrafo si dà spazio al metodo montessoriano diffuso e utilizzato oggi in varie parti del mondo oggi. Nel terzo capitolo viene affrontato il metodo educativo di Elinor Goldschmied e viene descritta la sua infanzia. Goldschmied presta particolare attenzione alle emozioni e alle relazioni interpersonali tra bambino e adulto, per mezzo delle quali si sviluppa la personalità in crescita. Due attività da sottolineare sono il Cestino dei Tesori e il Gioco Euristico, per la grande importanza che rivestono ancora oggi nell'educazione degli asili nido e delle scuole dell'infanzia. L'eventuale particolarità di questa trattazione sta nell'aver analizzato i metodi educativi e nell'averli confrontati e attualizzati al giorno d'oggi nel quarto e ultimo capitolo, nel quale vengono prese in considerazione due evoluzioni: il materiale didattico che gradualmente è sempre meno strutturato e il ruolo dell'educatore che passa in secondo piano rispetto al bambino.
CRESCERE NEI SECOLI ATTRAVERSO IL GIOCO: UN PERCORSO TRA FROBEL, MONTESSORI, GOLDSCHMIED
SARACCO, SIMONA
2010/2011
Abstract
Il presente lavoro di tesi ha avuto come scopo quello di affrontare il tema del gioco e della sua evoluzione nel corso dei secoli dall'Ottocento ai giorni attuali per verificare quanto sia cambiato nel tempo e se i metodi educativi di Frӧbel, Montessori, Goldschmied possano essere ancora attuali. La presente tesi, articolata in quattro capitoli, si propone di affrontare il tema del gioco infantile attraverso i secoli, in particolare XIX, XX, XXI. Sono stati considerati i tre metodi educativi dei pedagogisti Frӧbel, Montessori e Goldschmied dei rispettivi secoli e sono stati poi confrontati. Nei tre capitoli iniziali il primo paragrafo riguarda la vita di ogni autore per contestualizzare il periodo e per l'importanza rilevata nei loro successivi percorsi educativi. In ordine cronologico il primo capitolo vuole mettere in risalto l'Ottocento e le due infanzie presenti, della borghesia e dei ceti popolari e il ruolo che ha il gioco. In seguito viene introdotto il pensiero pedagogico di Friedrich Frӧbel e si considerano, in particolare, i Giardini d'infanzia, o Kindergarten, e l'importanza che il gioco ha per lo sviluppo del bambino, facendo riferimento anche ai "doni". Nell'ultimo paragrafo si considera il metodo educativo di Frӧbel nell'attualità, prendendo, soprattutto, in considerazione l'Istituto Frӧbel di Aversa (CE). Il secondo capitolo riguarda il Novecento connotato da una reale attenzione alla psicologia del fanciullo, all'educazione nuova e alla nascita dei primi asili nido. Maria Montessori parla di libertà, di scoperta e dei bisogni propri dei bambini. La sua vita la dedica ai più piccoli ed è per questo motivo che il paragrafo iniziale è intitolato "Una vita per i bambini". Nella sua pedagogia si considera per la prima volta in educazione la psiche infantile e il materiale didattico assume un ruolo centrale nella crescita del bambino. Anche in quest'ultimo paragrafo si dà spazio al metodo montessoriano diffuso e utilizzato oggi in varie parti del mondo oggi. Nel terzo capitolo viene affrontato il metodo educativo di Elinor Goldschmied e viene descritta la sua infanzia. Goldschmied presta particolare attenzione alle emozioni e alle relazioni interpersonali tra bambino e adulto, per mezzo delle quali si sviluppa la personalità in crescita. Due attività da sottolineare sono il Cestino dei Tesori e il Gioco Euristico, per la grande importanza che rivestono ancora oggi nell'educazione degli asili nido e delle scuole dell'infanzia. L'eventuale particolarità di questa trattazione sta nell'aver analizzato i metodi educativi e nell'averli confrontati e attualizzati al giorno d'oggi nel quarto e ultimo capitolo, nel quale vengono prese in considerazione due evoluzioni: il materiale didattico che gradualmente è sempre meno strutturato e il ruolo dell'educatore che passa in secondo piano rispetto al bambino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114893