Il lavoro si suddivide in una parte teorica (primi tre capitoli) e in una sperimentale (ultimo capitolo). I capitoli uno e due, delineano la storia dell'istruzione scolastica in Italia, prima focalizzandosi su un piano storico-legislativo, per poi concentrarsi su un'ottica psico-pedagogica. Ciò è sembrato rilevante per comprendere a fondo quale sia stata la storia della nostra scuola, in che modo essa si sia modificata e si sia evoluta nel corso del tempo. Il terzo capitolo rappresenta un tuffo nel mondo della didattica delle scienze, descrivendone i principi, le caratteristiche e i cambiamenti nel corso del tempo. L'insegnamento di questa disciplina ha affrontato periodi bui, in cui è stata sottovalutata e sminuita, attualmente, grazie ad alcuni progetti nazionali ed internazionali e all'impegno di insegnanti determinati e volitivi, essa sta finalmente rinascendo. Il quarto capitolo presenta, passo dopo passo, le attività che ho svolto parallelamente in due classi sull'argomento "Il ciclo dell'acqua". Ho cercato di affrontare la tematica mettendo al primo posto i bisogni dei bambini, stimolando in loro il desiderio di capire il perché di certi processi, spronandoli in modo che costruissero da soli parte della conoscenza. Il metodo è un mezzo attraverso il quale si giunge al fine più importante, quello dell'apprendimento autentico dei ragazzi; anche se è solo un mezzo, reputo la sua valenza fondamentale e indispensabile, proprio per questo nel mio lavoro ho curato moltissimo tale aspetto. Di primo impatto, sembrerà strano e bizzarro il taglio favolistico che ho voluto dare all'argomento scientifico. Apparentemente i due mondi sembrano essere disgiunti. Io penso che non sia così. Soffermandosi meglio, si può comprendere che in realtà essi si intersecano ed è proprio in quel punto che ho provato ad inserirmi con il mio lavoro. Il fine della storia è stato semplicemente quello di compensare il metodo scientifico, rendendolo più accessibile agli occhi dei bambini, con la precisa intenzione di non minimizzare le attività, né tanto meno di banalizzarle.Credo molto nelle potenzialità delle scienze e non vorrei mai sminuirne la loro complessità ed il loro fascino. Mi auguro che questo principio sia chiaro a chiunque si appresti a leggere il mio lavoro, e spero anche rimanga bene in evidenza lo sviluppo costruttivo che la storia ha avuto per i bimbi ai quali è stata raccontata.
Aaa... cqua è la storia! La Didattica delle Scienze e la Metodologia della Narrazione
VERSACE, FRANCESCA
2010/2011
Abstract
Il lavoro si suddivide in una parte teorica (primi tre capitoli) e in una sperimentale (ultimo capitolo). I capitoli uno e due, delineano la storia dell'istruzione scolastica in Italia, prima focalizzandosi su un piano storico-legislativo, per poi concentrarsi su un'ottica psico-pedagogica. Ciò è sembrato rilevante per comprendere a fondo quale sia stata la storia della nostra scuola, in che modo essa si sia modificata e si sia evoluta nel corso del tempo. Il terzo capitolo rappresenta un tuffo nel mondo della didattica delle scienze, descrivendone i principi, le caratteristiche e i cambiamenti nel corso del tempo. L'insegnamento di questa disciplina ha affrontato periodi bui, in cui è stata sottovalutata e sminuita, attualmente, grazie ad alcuni progetti nazionali ed internazionali e all'impegno di insegnanti determinati e volitivi, essa sta finalmente rinascendo. Il quarto capitolo presenta, passo dopo passo, le attività che ho svolto parallelamente in due classi sull'argomento "Il ciclo dell'acqua". Ho cercato di affrontare la tematica mettendo al primo posto i bisogni dei bambini, stimolando in loro il desiderio di capire il perché di certi processi, spronandoli in modo che costruissero da soli parte della conoscenza. Il metodo è un mezzo attraverso il quale si giunge al fine più importante, quello dell'apprendimento autentico dei ragazzi; anche se è solo un mezzo, reputo la sua valenza fondamentale e indispensabile, proprio per questo nel mio lavoro ho curato moltissimo tale aspetto. Di primo impatto, sembrerà strano e bizzarro il taglio favolistico che ho voluto dare all'argomento scientifico. Apparentemente i due mondi sembrano essere disgiunti. Io penso che non sia così. Soffermandosi meglio, si può comprendere che in realtà essi si intersecano ed è proprio in quel punto che ho provato ad inserirmi con il mio lavoro. Il fine della storia è stato semplicemente quello di compensare il metodo scientifico, rendendolo più accessibile agli occhi dei bambini, con la precisa intenzione di non minimizzare le attività, né tanto meno di banalizzarle.Credo molto nelle potenzialità delle scienze e non vorrei mai sminuirne la loro complessità ed il loro fascino. Mi auguro che questo principio sia chiaro a chiunque si appresti a leggere il mio lavoro, e spero anche rimanga bene in evidenza lo sviluppo costruttivo che la storia ha avuto per i bimbi ai quali è stata raccontata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114864