Candidata: Sara Gondolo, 818712 Relatore: Prof.Luca Marozio Fetal and neonatal growth in newborns of mothers with connective diseases BACKGROUNG Autoimmune diseases of the connective tissue are complex pathologies with a poorly understood aetiology and pathogenetic mechanisms. Most of these pathologies occur in women and they can start during the fertile period leading to adverse effects on reproductive capacity and the course of pregnancy. The main diseases include systemic lupus erythematosus, antiphospholipid syndrome, rheumatoid arthritis, Sjögren's syndrome, systemic sclerosis and vasculitis. TARGETS The aim of this study is to detect possible abnormalities in fetal and neonatal growth in newborns of patients with autoimmune connective diseases compared to healthy patients. Particular attention was given to anthropometric measurements taken at four points: third trimester of pregnancy, birth, six months and one year after pregnancy. SUBJECTS AND METHODS The case study consists of a group of 73 women (Cases) affected by connective tissue diseases and a group of 99 healthy patients (Controls). In order to analyse fetal growth ultrasound has been taken between the 25th and 36th weeks of gestation; the measurements taken into account are: biparietal diameter (BPD), head circumference (HC), abdominal circumference (AC) and femur length (FL). Anthropometric measurements collected at birth, at 6 and 12 months are weight, length and head circumference. The case study was described on the basis of the biographical and clinical data using classic descriptive statistics indicators. Quantitative measures were presented in terms of mean, standard deviation (SD) and percentiles while qualitative and categorical variables were presented in terms of percentages. In order to provide a more complete description of the cases study, the main indicators are presented with their 95% confidence intervals (IC95%). In order to highlight any differences over time between 'Cases' and 'Controls' in anthropometric parameters during the observation period, appropriate Analysis of Variance models for Repeated Measures were estimated. RESULTS In women with autoimmune connective tissue diseases, it has been found that fetal biometries acquired in the third trimester of pregnancy as well as anthropometric measurements at birth, at 6 months and at one year, did not reveal statistically significant differences for any of the parameters considered. Moreover, it was found that patients with these disorders had a higher incidence of nulliparity at the time of inclusion in the study, compared to healthy patients. CONCLUSIONS The results obtained could be attributed to a better knowledge of these diseases and the multidisciplinary management of these patients, minimising maternal and feto-neonatal complications during pregnancy and postpartum. Preconception counselling and assessment of disease stability during the months preceding pregnancy seems to be essential. The observations collected in this study may be of further help to clinicians in monitoring and treating pregnant patients with these illnesses. Further prospective controlled studies are needed to increase the sample size and assess maternal, fetal and pediatric outcomes.
Candidata: Sara Gondolo, 818712 Relatore: Prof. Luca Marozio Crescita fetale e neonatale in nati da madri con malattie del connettivo INTRODUZIONE Le malattie autoimmuni del tessuto connettivo si presentano tipicamente nel sesso femminile e, qualora dovessero insorgere nel periodo di fertilità, potrebbero portare ad effetti avversi sulla capacità riproduttiva e sul decorso della gravidanza. Tra le principali patologie analizzate vi sono Lupus eritematoso sistemico, Sindrome da anticorpi antifosfolipidi, Artrite Reumatoide, Sindrome di Sjögren, Sclerosi sistemica e vasculiti. OBIETTIVI Uno dei punti su cui spesso i dati presenti in Letteratura riportano pochi risultati, sono gli outcomes fetali e neonatali. Il principale obiettivo del presente studio è valutare eventuali anomalie nella crescita del feto e del neonato nelle pazienti con diagnosi di malattie reumatiche autoimmuni rispetto a pazienti sane, con particolare attenzione alle misure antropometriche rilevate in quattro momenti: terzo trimestre di gravidanza, nascita, sei mesi, un anno. SOGGETTI E METODI La casistica in studio è composta da un gruppo di 73 donne affette da malattie del connettivo (‘Casi’) e un gruppo ‘Controlli‘ composto da 99 pazienti sane. Per analizzare la crescita fetale, sono stati presi in considerazione i controlli ecografici eseguiti nel III trimestre di gravidanza, misurando il diametro biparietale (BPD), la circonferenza cranica (CC), la circonferenza addominale (CA) e la lunghezza del femore (LF). Si sono poi raccolte le misure antropometriche neonatali alla nascita, a 6 e a 12 mesi prendendo in considerazione lunghezza, peso e CC. La casistica è stata descritta sulla base dei dati anagrafici e clinici con i classici indicatori di statistica descrittiva. Le misure quantitative sono state presentate in termini di media, deviazione standard (DS) e percentili mentre le variabili qualitative e categoriche in termini di percentuale. Per una descrizione più completa dei casi studiati, i principali indicatori sono presentati con il relativo intervallo di confidenza al 95% (IC95%). Al fine di valutare eventuali differenti variazioni nel tempo tra ‘Casi’ e ‘Controlli’ nelle misure antropometriche durante il periodo di osservazione, sono stati stimati opportuni modelli di Analisi della Varianza per Misure Ripetute. RISULTATI Nelle donne affette da malattie autoimmuni del tessuto connettivo è stata osservato che le biometrie fetali acquisite nel III trimestre di gravidanza così come le misure antropometriche alla nascita, a 6 mesi e a un anno, non hanno rilevato differenze statisticamente significative per nessun parametro considerato. Inoltre è emerso che le pazienti affetti da tali patologie presentano, al momento dell’inclusione nello studio, un’incidenza di nulliparità maggiore rispetto a pazienti sane. CONCLUSIONE I risultati ottenuti potrebbero essere attribuiti ad una conoscenza più approfondita di queste malattie e alla gestione multidisciplinare di queste pazienti, in grado di ridurre al minimo le complicanze materne e feto-neonatali in corso di gravidanza e nel post-partum. Fondamentale risulta il counselling preconcezionale e la valutazione di stabilità della malattia nei mesi precedenti alla gravidanza. Le osservazioni raccolte in questo studio possono essere di ulteriore aiuto ai clinici nel monitoraggio e nel trattamento terapeutico delle pazienti gravide affette da tali malattie. Ulteriori studi prospettici e controllati risultano essere necessari per aumentare il campione e valutare gli esiti materni, fetali e pediatrici.
Crescita fetale e neonatale in nati da madri con malattie del connettivo
GONDOLO, SARA
2020/2021
Abstract
Candidata: Sara Gondolo, 818712 Relatore: Prof. Luca Marozio Crescita fetale e neonatale in nati da madri con malattie del connettivo INTRODUZIONE Le malattie autoimmuni del tessuto connettivo si presentano tipicamente nel sesso femminile e, qualora dovessero insorgere nel periodo di fertilità, potrebbero portare ad effetti avversi sulla capacità riproduttiva e sul decorso della gravidanza. Tra le principali patologie analizzate vi sono Lupus eritematoso sistemico, Sindrome da anticorpi antifosfolipidi, Artrite Reumatoide, Sindrome di Sjögren, Sclerosi sistemica e vasculiti. OBIETTIVI Uno dei punti su cui spesso i dati presenti in Letteratura riportano pochi risultati, sono gli outcomes fetali e neonatali. Il principale obiettivo del presente studio è valutare eventuali anomalie nella crescita del feto e del neonato nelle pazienti con diagnosi di malattie reumatiche autoimmuni rispetto a pazienti sane, con particolare attenzione alle misure antropometriche rilevate in quattro momenti: terzo trimestre di gravidanza, nascita, sei mesi, un anno. SOGGETTI E METODI La casistica in studio è composta da un gruppo di 73 donne affette da malattie del connettivo (‘Casi’) e un gruppo ‘Controlli‘ composto da 99 pazienti sane. Per analizzare la crescita fetale, sono stati presi in considerazione i controlli ecografici eseguiti nel III trimestre di gravidanza, misurando il diametro biparietale (BPD), la circonferenza cranica (CC), la circonferenza addominale (CA) e la lunghezza del femore (LF). Si sono poi raccolte le misure antropometriche neonatali alla nascita, a 6 e a 12 mesi prendendo in considerazione lunghezza, peso e CC. La casistica è stata descritta sulla base dei dati anagrafici e clinici con i classici indicatori di statistica descrittiva. Le misure quantitative sono state presentate in termini di media, deviazione standard (DS) e percentili mentre le variabili qualitative e categoriche in termini di percentuale. Per una descrizione più completa dei casi studiati, i principali indicatori sono presentati con il relativo intervallo di confidenza al 95% (IC95%). Al fine di valutare eventuali differenti variazioni nel tempo tra ‘Casi’ e ‘Controlli’ nelle misure antropometriche durante il periodo di osservazione, sono stati stimati opportuni modelli di Analisi della Varianza per Misure Ripetute. RISULTATI Nelle donne affette da malattie autoimmuni del tessuto connettivo è stata osservato che le biometrie fetali acquisite nel III trimestre di gravidanza così come le misure antropometriche alla nascita, a 6 mesi e a un anno, non hanno rilevato differenze statisticamente significative per nessun parametro considerato. Inoltre è emerso che le pazienti affetti da tali patologie presentano, al momento dell’inclusione nello studio, un’incidenza di nulliparità maggiore rispetto a pazienti sane. CONCLUSIONE I risultati ottenuti potrebbero essere attribuiti ad una conoscenza più approfondita di queste malattie e alla gestione multidisciplinare di queste pazienti, in grado di ridurre al minimo le complicanze materne e feto-neonatali in corso di gravidanza e nel post-partum. Fondamentale risulta il counselling preconcezionale e la valutazione di stabilità della malattia nei mesi precedenti alla gravidanza. Le osservazioni raccolte in questo studio possono essere di ulteriore aiuto ai clinici nel monitoraggio e nel trattamento terapeutico delle pazienti gravide affette da tali malattie. Ulteriori studi prospettici e controllati risultano essere necessari per aumentare il campione e valutare gli esiti materni, fetali e pediatrici.File | Dimensione | Formato | |
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