Questa tesi vuole descrivere le tappe principali che hanno permesso lo sviluppo della tecnica del Teatro dell'Oppresso (TdO) per poi indagare la sua presenza in Italia e infine restituire una panoramica degli studi compiuti sull'argomento e dei gruppi teatrali che lo utilizzano come mezzo privilegiato d'intervento nel nostro Paese. Il punto di vista teorico si avvale della conoscenza diretta dei testi di Augusto Boal, il fondatore del metodo, di studiosi specializzati in Teatro Educativo e Sociale e di operatori che lavorano quotidianamente con il Teatro dell'Oppresso. La tesi propone di fare luce su un tipo di teatro noto in Italia, ma poco praticato, nonostante le visite da parte del suo ideatore, Augusto Boal, abbiano dato il via a corsi di formazione da cui sono usciti conduttori che hanno fondato dei propri gruppi ispirati alle sue teorie. Non sono molti i nuclei specializzati in TdO, mentre sono numerosi gli operatori che essendo venuti a contatto con più tecniche spendibili nel campo del Sociale, tra cui questa, le utilizzano in maniera ibrida. Questo lavoro vuole offrire una panoramica di una realtà ancora frammentaria, ma che cerca di consolidarsi ed ottenere dei riconoscimenti, anche a livello istituzionale. Inoltre, la recente morte di Boal, lascia sicuramente delle difficoltà a livello di mantenimento della qualità di applicazione oltre che un vuoto nei colleghi che hanno condiviso dei percorsi con lui. Proprio da loro possiamo augurarci che avvenga un monitoraggio della trasmissione del suo pensiero e un'assistenza per gli operatori di tutta Italia che intendono lavorare con il TdO.
Il Teatro dell'Oppresso in Italia
CAVAGLIA', CHIARA
2010/2011
Abstract
Questa tesi vuole descrivere le tappe principali che hanno permesso lo sviluppo della tecnica del Teatro dell'Oppresso (TdO) per poi indagare la sua presenza in Italia e infine restituire una panoramica degli studi compiuti sull'argomento e dei gruppi teatrali che lo utilizzano come mezzo privilegiato d'intervento nel nostro Paese. Il punto di vista teorico si avvale della conoscenza diretta dei testi di Augusto Boal, il fondatore del metodo, di studiosi specializzati in Teatro Educativo e Sociale e di operatori che lavorano quotidianamente con il Teatro dell'Oppresso. La tesi propone di fare luce su un tipo di teatro noto in Italia, ma poco praticato, nonostante le visite da parte del suo ideatore, Augusto Boal, abbiano dato il via a corsi di formazione da cui sono usciti conduttori che hanno fondato dei propri gruppi ispirati alle sue teorie. Non sono molti i nuclei specializzati in TdO, mentre sono numerosi gli operatori che essendo venuti a contatto con più tecniche spendibili nel campo del Sociale, tra cui questa, le utilizzano in maniera ibrida. Questo lavoro vuole offrire una panoramica di una realtà ancora frammentaria, ma che cerca di consolidarsi ed ottenere dei riconoscimenti, anche a livello istituzionale. Inoltre, la recente morte di Boal, lascia sicuramente delle difficoltà a livello di mantenimento della qualità di applicazione oltre che un vuoto nei colleghi che hanno condiviso dei percorsi con lui. Proprio da loro possiamo augurarci che avvenga un monitoraggio della trasmissione del suo pensiero e un'assistenza per gli operatori di tutta Italia che intendono lavorare con il TdO.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114657