La presenza di barriere all'entrata può dare vita a strutture di mercato monopolistiche od oligopolistiche. All'interno di questi mercati, ed in particolar modo in quello oligopolistico, due o più imprese possono decidere di colludere dando origine ad un cartello. La disciplina antitrust, che nacque sostanzialmente negli U.S.A. con l'emanazione dello Sherman Act, ha il compito di prevenire la nascita di mercati monopolistici, in quanto sfavoriscono la concorrenza ed i consumatori, e di punire eventuali comportamenti lesivi della concorrenza. Le fattispecie di reati principali sono costituite dalle intese restrittive (accordi collusivi), dall'abuso di posizione dominante e dalle concentrazioni. In Italia vi è un organo apposito che si occupa del diritto concorrenziale, come diritto da tutelare, e si tratta dell'AGCM (Autorità della concorrenza e del mercato). Nel settore petrolifero, un settore storicamente oligopolistico, ove vi operano poche imprese, l'Antitrust nazionale si è sempre occupato del controllo dell'operato delle compagnie petrolifere. A tal proposito vi sono tre delibere importanti in merito. La prima riguarda l'intesa collusiva che hanno creato le compagnie petrolifere nel settore dei rifornimenti per aerei, che si è conclusa con una sanzione amministrativa a carico delle compagnie. La seconda, in merito al prezzo dei carburanti distribuiti in rete stradale e autostradale, si è conclusa con l'accettazione degli impegni che si sono preposti le compagnie. La terza, riguardante gli aumenti dei prezzi del bitume, si è conclusa con l'assoluzione delle compagnie petrolifere per non aver dato vita a nessuna intesa collusiva. Negli ultimi anni, in coincidenza con la crisi economica, più associazioni dei consumatori hanno richiesto un nuovo intervento dell'Antitrust nazionale per un sospetto cartello dei prezzi. Tuttavia non si segnalano ancora interventi dell'Antitrust.

La disciplina Antitrust: un'applicazione al settore petrolifero

MOLINO, MARCO
2010/2011

Abstract

La presenza di barriere all'entrata può dare vita a strutture di mercato monopolistiche od oligopolistiche. All'interno di questi mercati, ed in particolar modo in quello oligopolistico, due o più imprese possono decidere di colludere dando origine ad un cartello. La disciplina antitrust, che nacque sostanzialmente negli U.S.A. con l'emanazione dello Sherman Act, ha il compito di prevenire la nascita di mercati monopolistici, in quanto sfavoriscono la concorrenza ed i consumatori, e di punire eventuali comportamenti lesivi della concorrenza. Le fattispecie di reati principali sono costituite dalle intese restrittive (accordi collusivi), dall'abuso di posizione dominante e dalle concentrazioni. In Italia vi è un organo apposito che si occupa del diritto concorrenziale, come diritto da tutelare, e si tratta dell'AGCM (Autorità della concorrenza e del mercato). Nel settore petrolifero, un settore storicamente oligopolistico, ove vi operano poche imprese, l'Antitrust nazionale si è sempre occupato del controllo dell'operato delle compagnie petrolifere. A tal proposito vi sono tre delibere importanti in merito. La prima riguarda l'intesa collusiva che hanno creato le compagnie petrolifere nel settore dei rifornimenti per aerei, che si è conclusa con una sanzione amministrativa a carico delle compagnie. La seconda, in merito al prezzo dei carburanti distribuiti in rete stradale e autostradale, si è conclusa con l'accettazione degli impegni che si sono preposti le compagnie. La terza, riguardante gli aumenti dei prezzi del bitume, si è conclusa con l'assoluzione delle compagnie petrolifere per non aver dato vita a nessuna intesa collusiva. Negli ultimi anni, in coincidenza con la crisi economica, più associazioni dei consumatori hanno richiesto un nuovo intervento dell'Antitrust nazionale per un sospetto cartello dei prezzi. Tuttavia non si segnalano ancora interventi dell'Antitrust.
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