Contemporaneous age is increasingly characterized by a strong crisis of values, social fragmentation, technologization (as replacement) of less and less authentic human relationship, collective malaise and a sense of alienation from an increasingly complex and chaotic reality. Western compulsive consumerism society is in the culmination of its expansion, and yet we always feel more alone and more and more dissatisfied. Dissatisfaction in its turn creates the need to find temporary gratification in food, drugs, compulsive sex, looking for a very special thrill, always looking for objects-fetishes, need to appear and to be always beautiful and trendy and so on. The people of so-called "healthy people", so the society as a whole, do not seem at all healthy. There is who charge the capitalism with post-modern humanity dissatisfaction, yet I believe that it is only the culmination of a certain form of culture developed from humanity by a few millennia. Going back to the origins of ancient Europe we can glimpse the existence of peaceful and egalitarian peoples who lived in close emotional and spiritual contact with nature. This is the the incredibly fascinating Goddess word, a mutual civilization studied by the famous archaeologist Marija Gimbutas. With the advent of Kurgan, warmongering shepherds, culture slowly changed leading to enormous transformations. Destructive ideology that brought humanity on self-destruction is called "dominionism" and indicates dominance and oppression man has historically begun to exert on the earth, on animals, on women, on the other peoples and inside the same social system. Arising above the nature has sanctioned the breakup of the original continuity covenant with all the living, and this has made possible all forms of oppression of other living beings, including animals. For this reason undermining the self-exploitation rights over other animals (such as food, clothing, animal, entertainment) appears today a top priority as the cornerstone of the ideology of dominance, an issue that can not be more postpone.
L' epoca odierna appare sempre più caratterizzata da una forte crisi dei valori, frammentazione sociale, tecnologizzazione (come sostituzione) di relazioni umane sempre meno autentiche, malessere collettivo e un senso di estraneamento da una realtà sempre più complessa e caotica. La società del consumismo compulsivo occidentale si trova all' apice della sua espansione, eppure ci sentiamo sempre più soli e sempre più insoddisfatti. L' insoddisfazione a sua volta genera il bisogno di trovare temporanei appagamenti in cibo, droghe, sesso compulsivo, ricerca di emozioni adrenaliniche, continua ricerca di oggetti-feticci, bisogno di apparire e di essere sempre belli e di tendenza ecc. Il popolo dei cosiddetti ¿sani¿, quindi la società nel suo complesso, pare non essere affatto sano. C' è chi addebita al capitalismo l' insoddisfazione dell' umanità post-moderna, eppure io ritengo che esso sia solamente l' apice di una determinata forma di cultura sviluppata dall' umanità da pochi millenni. Risalendo alle origini dell' Europa antica si può intravedere l' esistenza di popolazioni pacifiche ed egualitarie che vivano a stretto contatto emotivo e spirituale con la natura. Si tratta dell' incredibilmente affascinante ¿mondo della Dea¿, una civiltà mutuale studiata a fondo dalla celebre archeologa Marija Gimbutas. Con l' avvento dei Kurgan, pastori guerrafondai la cultura lentamente cambiò portando a enormi trasformazioni. L' ideologia distruttiva che ha portato l' essere umano sull' orlo dell' autodistruzione prende il nome di ¿ideologia del dominio¿ e indica il dominio e la sopraffazione che l' uomo ha storicamente iniziato ad esercitare sulla terra, sugli animali, sulle donne, sugli altri popoli e all' interno dello stesso ordinamento sociale. L' ergersi sopra la natura ha sancito la rottura del patto originario di continuità con tutto il vivente e ciò ha reso possibile tutte le forme di sopraffazione degli altri esseri viventi, animali inclusi. Per tale motivo scardinare il diritto autoreferenziale di sfruttamento sugli altri animali (come cibo, vestiario, sperimentazione animale, divertimento) appare oggi una priorità assoluta in quanto cardine dell' ideologia del dominio, una questione che non si può più rimandare.
MISOTERIA E SPECISMO NEL MONDO OCCIDENTALE: IL DISTACCO DALLA NATURA COME FONDAMENTO DELL' IDEOLOGIA DEL DOMINIO
RIZZUTI, ILARIA
2014/2015
Abstract
L' epoca odierna appare sempre più caratterizzata da una forte crisi dei valori, frammentazione sociale, tecnologizzazione (come sostituzione) di relazioni umane sempre meno autentiche, malessere collettivo e un senso di estraneamento da una realtà sempre più complessa e caotica. La società del consumismo compulsivo occidentale si trova all' apice della sua espansione, eppure ci sentiamo sempre più soli e sempre più insoddisfatti. L' insoddisfazione a sua volta genera il bisogno di trovare temporanei appagamenti in cibo, droghe, sesso compulsivo, ricerca di emozioni adrenaliniche, continua ricerca di oggetti-feticci, bisogno di apparire e di essere sempre belli e di tendenza ecc. Il popolo dei cosiddetti ¿sani¿, quindi la società nel suo complesso, pare non essere affatto sano. C' è chi addebita al capitalismo l' insoddisfazione dell' umanità post-moderna, eppure io ritengo che esso sia solamente l' apice di una determinata forma di cultura sviluppata dall' umanità da pochi millenni. Risalendo alle origini dell' Europa antica si può intravedere l' esistenza di popolazioni pacifiche ed egualitarie che vivano a stretto contatto emotivo e spirituale con la natura. Si tratta dell' incredibilmente affascinante ¿mondo della Dea¿, una civiltà mutuale studiata a fondo dalla celebre archeologa Marija Gimbutas. Con l' avvento dei Kurgan, pastori guerrafondai la cultura lentamente cambiò portando a enormi trasformazioni. L' ideologia distruttiva che ha portato l' essere umano sull' orlo dell' autodistruzione prende il nome di ¿ideologia del dominio¿ e indica il dominio e la sopraffazione che l' uomo ha storicamente iniziato ad esercitare sulla terra, sugli animali, sulle donne, sugli altri popoli e all' interno dello stesso ordinamento sociale. L' ergersi sopra la natura ha sancito la rottura del patto originario di continuità con tutto il vivente e ciò ha reso possibile tutte le forme di sopraffazione degli altri esseri viventi, animali inclusi. Per tale motivo scardinare il diritto autoreferenziale di sfruttamento sugli altri animali (come cibo, vestiario, sperimentazione animale, divertimento) appare oggi una priorità assoluta in quanto cardine dell' ideologia del dominio, una questione che non si può più rimandare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
330334_tesiversionedefinitivapdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
692.22 kB
Formato
Adobe PDF
|
692.22 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/114453