Since the days of the ancient civilizations sheep and goats breeding has represented for man a source of livelihood and economic self-interest arising from products such as milk, meat and fibers. A peculiarity of this type of farming is the more or less marked rusticity of animals, less exigent by a nutritional point of view and particularly suitable for adaptation to natural resources as pasture. Thanks to their high mobility and ability to graze rather inaccessible areas, the use of small ruminants has always allowed the utilization of steep slopes and harsh environments otherwise inaccessible for the most modern farm machinery. This report presents a general overview of possible new rules of sheep and goats breeding and it has especially focused attention on how these domestic animals could represent a multifunctional opportunity. Examples of valorization and conservation of pastoral culture are represented by eco-museums, educational farms and practice of pastoral farming. Other experiences in these field are also described: from the use of the "flock of service" adopted in recent years in several places of Turin urban parks or in the grassland and wooded areas of the suburban area of Brescia, to the pasture-meadows of the Google headquarters area in Mountain View (California) and in the riparian areas of Radda in Chianti (SI). All these examples are particularly significant in relation to the maintenance of green areas, frequently degraded and at risk of loss of biodiversity.

Fin dai tempi delle più antiche civiltà l'allevamento ovi-caprino, quello delle cosiddette ¿specie minori¿, ha rappresentato per l'uomo fonte di sussistenza e tornaconto economico derivante da prodotti quali latte, carne e fibre. Prerogativa di questo tipo di allevamento è la più o meno marcata rusticità degli animali impiegati in allevamento, i quali risultano appunto meno esigenti, rispetto ai bovini, per quanto riguarda il consumo di foraggio, quindi impiegabili anche in situazioni di agricoltura piuttosto povere, ma soprattutto per quanto riguarda l'utilizzazione dei pascoli e delle aree adibite a pascolo. Proprio per la loro spiccata mobilità e attitudine a pascolare anche zone piuttosto impervie, l'utilizzo di queste greggi ha da sempre consentito l'utilizzazione di versanti scoscesi e zone ripide che risultavano altrimenti inaccessibili, anche per le più moderne macchine agricole, e quindi inutilizzabili. Nell'attuale contesto di mondo globalizzato in continua evoluzione tecnico-scientifica, in cui sono le grandi imprese a dominare, l'agricoltura ed in questo caso particolare l'allevamento, ha assunto un ruolo di secondaria importanza, percepita come una conoscenza relegata alle generazioni passate. In questa relazione viene proposta una panoramica generale sulle greggi ovi-caprine ed in particolar modo posta l'attenzione su come queste possano essere una possibile fonte di ricchezza socio-culturale attraverso esempi concreti di valorizzazione e conservazione della cultura pastorale quali ecomusei, fattorie didattiche e pratica del pascolo vagante. Vengono inoltre prese ad esempio alcune esperienze d'impiego del ¿gregge di servizio¿ svoltesi nel periodo 2007-2011 in diverse località: a Torino in parchi urbani, nell'area periurbana di Brescia in zone prative e boscate, in aree verdi facenti parte del comprensorio della sede centrale di Google a Mountain View (California) e in zone ripariali nel Comune di Radda in Chianti (SI), significative per quanto riguarda la manutenzione di aree verdi, degradate o a rischio di perdita di biodiversità.

Il "gregge di servizio" per la manutenzione del territorio: significato ed esperienze

LESSIO, ANDREA
2010/2011

Abstract

Fin dai tempi delle più antiche civiltà l'allevamento ovi-caprino, quello delle cosiddette ¿specie minori¿, ha rappresentato per l'uomo fonte di sussistenza e tornaconto economico derivante da prodotti quali latte, carne e fibre. Prerogativa di questo tipo di allevamento è la più o meno marcata rusticità degli animali impiegati in allevamento, i quali risultano appunto meno esigenti, rispetto ai bovini, per quanto riguarda il consumo di foraggio, quindi impiegabili anche in situazioni di agricoltura piuttosto povere, ma soprattutto per quanto riguarda l'utilizzazione dei pascoli e delle aree adibite a pascolo. Proprio per la loro spiccata mobilità e attitudine a pascolare anche zone piuttosto impervie, l'utilizzo di queste greggi ha da sempre consentito l'utilizzazione di versanti scoscesi e zone ripide che risultavano altrimenti inaccessibili, anche per le più moderne macchine agricole, e quindi inutilizzabili. Nell'attuale contesto di mondo globalizzato in continua evoluzione tecnico-scientifica, in cui sono le grandi imprese a dominare, l'agricoltura ed in questo caso particolare l'allevamento, ha assunto un ruolo di secondaria importanza, percepita come una conoscenza relegata alle generazioni passate. In questa relazione viene proposta una panoramica generale sulle greggi ovi-caprine ed in particolar modo posta l'attenzione su come queste possano essere una possibile fonte di ricchezza socio-culturale attraverso esempi concreti di valorizzazione e conservazione della cultura pastorale quali ecomusei, fattorie didattiche e pratica del pascolo vagante. Vengono inoltre prese ad esempio alcune esperienze d'impiego del ¿gregge di servizio¿ svoltesi nel periodo 2007-2011 in diverse località: a Torino in parchi urbani, nell'area periurbana di Brescia in zone prative e boscate, in aree verdi facenti parte del comprensorio della sede centrale di Google a Mountain View (California) e in zone ripariali nel Comune di Radda in Chianti (SI), significative per quanto riguarda la manutenzione di aree verdi, degradate o a rischio di perdita di biodiversità.
ITA
Since the days of the ancient civilizations sheep and goats breeding has represented for man a source of livelihood and economic self-interest arising from products such as milk, meat and fibers. A peculiarity of this type of farming is the more or less marked rusticity of animals, less exigent by a nutritional point of view and particularly suitable for adaptation to natural resources as pasture. Thanks to their high mobility and ability to graze rather inaccessible areas, the use of small ruminants has always allowed the utilization of steep slopes and harsh environments otherwise inaccessible for the most modern farm machinery. This report presents a general overview of possible new rules of sheep and goats breeding and it has especially focused attention on how these domestic animals could represent a multifunctional opportunity. Examples of valorization and conservation of pastoral culture are represented by eco-museums, educational farms and practice of pastoral farming. Other experiences in these field are also described: from the use of the "flock of service" adopted in recent years in several places of Turin urban parks or in the grassland and wooded areas of the suburban area of Brescia, to the pasture-meadows of the Google headquarters area in Mountain View (California) and in the riparian areas of Radda in Chianti (SI). All these examples are particularly significant in relation to the maintenance of green areas, frequently degraded and at risk of loss of biodiversity.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/114382