Una tela con ritratto dal Museo di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Inquadramento stilistico e cronologico; valutazione e individuazione delle cause del degrado presente sulla sua superficie, ed elaborazione di un progetto di intervento. Abstract La presente tesi di laurea triennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali ha per oggetto un ritratto a olio su tela proveniente dai depositi del Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Il dipinto raffigura un gentiluomo stante in armatura dalla foggia seicentesca, accompagnato da un'iscrizione che contiene il suo nome, Felix Bouton Du Fai, e una breve biografia. L'opera, accompagnata da una documentazione assai scarna, sia per quanto riguarda la provenienza, che la storia conservativa, era inizialmente attribuita ad un autore sconosciuto della prima metà del XVII secolo . La scelta di questo dipinto, nella rosa di opera rese disponibili da Palazzo Madama, è stata orientata da una serie di motivazioni: dalla volontà di gettare maggiore luce sul personaggio rappresentato, dal punto di vista storico, alla possibilità di studiare le origini del particolare degrado a carico del film pittorico. Questo contributo si è proposto, pertanto, di illustrare l'opera presa in esame dal punto di vista storico-artistico, tentando altresì di ricostruire le modalità di acquisizione del dipinto da parte del Museo, nonché di definirne il complesso stato conservativo e di indagare sull'origine dell'alterazione del film pittorico, anche con l'ausilio di analisi multispettrali e scientifiche svolte nei laboratori del Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale. Da un punto di vista storico-artistico l'opera si è dimostrata di qualità piuttosto modesta, se confrontata con opere dello stesso genere, prodotte in ambito sabaudo nel XVII secolo, ambito dal quale si ipotizzava la provenienza nella scheda del Museo. Le analisi radiografiche hanno confermato la presenza di un dipinto, di mediocri qualità artistiche, ascrivibile al XVIII secolo e conservato nella sua integrità sotto al ritratto attualmente visibile. Tale scoperta ha relegato l'opera in esame nell'ambito dei falsi storici, ispirati alla ritrattistica tra XVI e XVII secolo. Da un punto di vista conservativo, la presenza di dipinto integro sotto il ritratto attualmente visibile, ha avuto un ruolo anche nella genesi dei fenomeni di degrado a carico della pellicola pittorica e del film protettivo, che si ipotizza siano stati gravemente compromessi da un intervento di restauro di rigenerazione della vernice, non giunto a buon fine. Alla luce di questi risultati è stato formulato un intervento di restauro di messa in sicurezza dell'opera, il cui scopo è unicamente quello di conferire la perduta stabilità strutturale del sistema contenitivo, del supporto, e della pellicola pittorica. L'operazione è stata progettata in relazione alla complessa successione stratigrafica del dipinto, scegliendo di preservare il ritratto attualmente visibile in virtù della sua appartenenza ad una collezione completa e coerente, e delle modeste qualità artistiche dell'opera soggiacente. L'intervento progettato non ha voluto tuttavia precludere eventuali scelte future, che comprendano anche la completa rimozione del film pittorico attualmente visibile, pur essendo questa un'ipotesi assai remota, perché inconciliabile con il valore storico dell'opera a noi pervenuta.
Una tela con ritratto dal Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Inquadramento stilistico e cronologico; valutazione e individuazione delle cause del degrado presente sulla sua superficie, ed elaborazione di un progetto di intervento.
NEGRI, ILARIA
2010/2011
Abstract
Una tela con ritratto dal Museo di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Inquadramento stilistico e cronologico; valutazione e individuazione delle cause del degrado presente sulla sua superficie, ed elaborazione di un progetto di intervento. Abstract La presente tesi di laurea triennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali ha per oggetto un ritratto a olio su tela proveniente dai depositi del Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Il dipinto raffigura un gentiluomo stante in armatura dalla foggia seicentesca, accompagnato da un'iscrizione che contiene il suo nome, Felix Bouton Du Fai, e una breve biografia. L'opera, accompagnata da una documentazione assai scarna, sia per quanto riguarda la provenienza, che la storia conservativa, era inizialmente attribuita ad un autore sconosciuto della prima metà del XVII secolo . La scelta di questo dipinto, nella rosa di opera rese disponibili da Palazzo Madama, è stata orientata da una serie di motivazioni: dalla volontà di gettare maggiore luce sul personaggio rappresentato, dal punto di vista storico, alla possibilità di studiare le origini del particolare degrado a carico del film pittorico. Questo contributo si è proposto, pertanto, di illustrare l'opera presa in esame dal punto di vista storico-artistico, tentando altresì di ricostruire le modalità di acquisizione del dipinto da parte del Museo, nonché di definirne il complesso stato conservativo e di indagare sull'origine dell'alterazione del film pittorico, anche con l'ausilio di analisi multispettrali e scientifiche svolte nei laboratori del Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale. Da un punto di vista storico-artistico l'opera si è dimostrata di qualità piuttosto modesta, se confrontata con opere dello stesso genere, prodotte in ambito sabaudo nel XVII secolo, ambito dal quale si ipotizzava la provenienza nella scheda del Museo. Le analisi radiografiche hanno confermato la presenza di un dipinto, di mediocri qualità artistiche, ascrivibile al XVIII secolo e conservato nella sua integrità sotto al ritratto attualmente visibile. Tale scoperta ha relegato l'opera in esame nell'ambito dei falsi storici, ispirati alla ritrattistica tra XVI e XVII secolo. Da un punto di vista conservativo, la presenza di dipinto integro sotto il ritratto attualmente visibile, ha avuto un ruolo anche nella genesi dei fenomeni di degrado a carico della pellicola pittorica e del film protettivo, che si ipotizza siano stati gravemente compromessi da un intervento di restauro di rigenerazione della vernice, non giunto a buon fine. Alla luce di questi risultati è stato formulato un intervento di restauro di messa in sicurezza dell'opera, il cui scopo è unicamente quello di conferire la perduta stabilità strutturale del sistema contenitivo, del supporto, e della pellicola pittorica. L'operazione è stata progettata in relazione alla complessa successione stratigrafica del dipinto, scegliendo di preservare il ritratto attualmente visibile in virtù della sua appartenenza ad una collezione completa e coerente, e delle modeste qualità artistiche dell'opera soggiacente. L'intervento progettato non ha voluto tuttavia precludere eventuali scelte future, che comprendano anche la completa rimozione del film pittorico attualmente visibile, pur essendo questa un'ipotesi assai remota, perché inconciliabile con il valore storico dell'opera a noi pervenuta.File | Dimensione | Formato | |
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