The growing attention of the welfare policies on the health condition in childhood, as well as to the chronic-degenerative conditions, underlined the role of health care and the necessity to integrate health and social care to use the available resources efficiently. Epidemiological changes and the progressive incidence of chronic diseases in the pediatric field are causing an explosion of social and health needs; contextually, on one hand there are profound transformations of family structures that can influence their ability to perform the function of taking care of the child, on the other hand a critical factor of the National Health System concerns the expenditure containment especially in hospitals management. In order to optimize the period of hospitalization and to guarantee, if necessary, the continuity of care and rehabilitation interventions, today it is increasingly necessary: - prepare promptly the discharge patient; - activate integrated clinical-care pathways that continue even after discharge; - valorise the role of the family and informal resources as a partner of the care team. The aim is to reduce re-hospitalization or avoidable readmissions and to guarantee personalized care through a unified response. The paper consists of two parts: the first is dedicated to the institutional, organizational/managerial and professional context of the hospital and territorial care to child with complex social and health needs, through an analytical and critical lens; the second introduces the results of exploratory research. The research, carried out with qualitative techniques, has been set in four Italian regions: Torino, Genova, Trieste and Firenze. In particular, the sample consists by four of the main pediatric hospitals in Italy and by the paediatricians of the territories to which the individual hospital realities belong. The general aim pursued concerns the social and health analysis of the pathways of the post-hospital continuity of care in the pediatric field, with a focus on hospital-territory integration starting from the discharge planning until his return to the home or in a residential or semi-residential structure.
La crescente attenzione delle politiche di welfare alle condizioni di salute in età evolutiva, nonché alle condizioni cronico-degenerative, ha posto in rilievo il ruolo dell'assistenza sanitaria e la necessità di integrare assistenza sanitaria e sociale per utilizzare efficientemente le risorse disponibili. I cambiamenti epidemiologici e la progressiva incidenza delle malattie croniche nell'ambito pediatrico stanno provocando l'esplosione di bisogni di natura socio-sanitaria; contestualmente, da un lato si osservano profonde trasformazioni delle strutture familiari che possono influenzare la loro capacità di assolvere alla funzione di presa in carico del minore non autosufficiente, dall'altro, invece, un fattore critico del Sistema Sanitario Nazionale concerne il contenimento della spesa legato soprattutto alla gestione degli ospedali. Al fine di ottimizzare il periodo di degenza in ospedale e di garantire, qualora necessario, la continuità degli interventi di cura e riabilitazione, oggi si rende sempre più necessario: - preparare tempestivamente il paziente alla dimissione (protetta); - attivare percorsi clinico-assistenziali integrati che proseguono anche dopo la dimissione; - valorizzare il ruolo della famiglia e delle risorse informali come partner del team assistenziale. La finalità è di ridurre la ri-ospedalizzazione o le riammissioni evitabili e di garantire un'assistenza personalizzata attraverso una risposta unitaria. L'elaborato si compone di due parti: la prima è dedicata al contesto istituzionale, organizzativo/gestionale e professionale dell'assistenza ospedaliera e territoriale al minore con bisogni socio-sanitari complessi, attraverso una lente analitica e critica; la seconda introduce la presentazione dei risultati della ricerca di tipo esplorativo condotta. La ricerca, effettuata con tecniche qualitative, è stata svolta in quattro Regioni italiane: Torino, Genova, Trieste e Firenze. In particolare, il campione è costituito da quattro dei principali ospedali pediatrici presenti in Italia e dai pediatri di libera scelta dei territori a cui afferiscono le singole realtà ospedaliere. L'obiettivo generale perseguito concerne l'analisi socio-sanitaria dei percorsi e degli snodi di continuità assistenziale post-ospedaliera in ambito pediatrico, con un focus sull'integrazione ospedale-territorio a partire dalla pianificazione delle dimissione protetta del minore sino al suo rientro presso il domicilio o in una struttura residenziale o semiresidenziale.
Percorsi di continuità assistenziale post-ospedaliera in pediatria. Analisi sociosanitaria delle principali realtà pediatriche italiane: Torino, Genova, Trieste, Firenze
VERGINE, CLARISSA
2019/2020
Abstract
La crescente attenzione delle politiche di welfare alle condizioni di salute in età evolutiva, nonché alle condizioni cronico-degenerative, ha posto in rilievo il ruolo dell'assistenza sanitaria e la necessità di integrare assistenza sanitaria e sociale per utilizzare efficientemente le risorse disponibili. I cambiamenti epidemiologici e la progressiva incidenza delle malattie croniche nell'ambito pediatrico stanno provocando l'esplosione di bisogni di natura socio-sanitaria; contestualmente, da un lato si osservano profonde trasformazioni delle strutture familiari che possono influenzare la loro capacità di assolvere alla funzione di presa in carico del minore non autosufficiente, dall'altro, invece, un fattore critico del Sistema Sanitario Nazionale concerne il contenimento della spesa legato soprattutto alla gestione degli ospedali. Al fine di ottimizzare il periodo di degenza in ospedale e di garantire, qualora necessario, la continuità degli interventi di cura e riabilitazione, oggi si rende sempre più necessario: - preparare tempestivamente il paziente alla dimissione (protetta); - attivare percorsi clinico-assistenziali integrati che proseguono anche dopo la dimissione; - valorizzare il ruolo della famiglia e delle risorse informali come partner del team assistenziale. La finalità è di ridurre la ri-ospedalizzazione o le riammissioni evitabili e di garantire un'assistenza personalizzata attraverso una risposta unitaria. L'elaborato si compone di due parti: la prima è dedicata al contesto istituzionale, organizzativo/gestionale e professionale dell'assistenza ospedaliera e territoriale al minore con bisogni socio-sanitari complessi, attraverso una lente analitica e critica; la seconda introduce la presentazione dei risultati della ricerca di tipo esplorativo condotta. La ricerca, effettuata con tecniche qualitative, è stata svolta in quattro Regioni italiane: Torino, Genova, Trieste e Firenze. In particolare, il campione è costituito da quattro dei principali ospedali pediatrici presenti in Italia e dai pediatri di libera scelta dei territori a cui afferiscono le singole realtà ospedaliere. L'obiettivo generale perseguito concerne l'analisi socio-sanitaria dei percorsi e degli snodi di continuità assistenziale post-ospedaliera in ambito pediatrico, con un focus sull'integrazione ospedale-territorio a partire dalla pianificazione delle dimissione protetta del minore sino al suo rientro presso il domicilio o in una struttura residenziale o semiresidenziale.File | Dimensione | Formato | |
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