Nella presente Tesi è stato effettuato uno studio geologico-strutturale di un'area di circa 35 km2, localizzata sul versante sinistro della media Val Varaita (Alpi Occidentali),in corrispondenza della zona di giustapposizione tettonica dell'Unità ofiolitica del Monviso (a ovest) sul settore meridionale del massiccio Dora Maira Auct. (a est). Scopo della presente Tesi è stato la ricostruzione dell'assetto geologico-strutturale dell'area, ponendo particolare attenzione all'organizzazione interna delle due unità a contatto. Si è cercato inoltre di capire se vi fossero relazioni tra il contesto geologico - strutturale definito e la presenza di importanti fenomeni gravitativi ancora attivi. Per le finalità della Tesi, è stato quindi eseguito un rilevamento geologico¿strutturale di terreno a scala 1:10.000; questo è stato integrato da un rilevamento tramite fotointerpretazione, effettuato presso ARPA Piemonte, e da alcune campagne di rilievi GPS e misurazione di basi distanziometriche sul sito della frana di Grange Orgiera, sempre in collaborazione con ARPA Piemonte. In dettaglio, il rilevamento di terreno ha consentito in primo luogo di distinguere e caratterizzare all'interno dell'Unità Dora Maira e dell'Unità del Monviso i litotipi affioranti, definendone i loro reciproci rapporti geometrici e la loro organizzazione. Dalle osservazioni di terreno e dall'elaborazione dei dati è stato possibile inoltre identificare 4 fasi deformative nell'Unità Dora Maira e 2 nell'Unità del Monviso.In entrambe le unità la foliazione composita pervasiva a scala regionale è considerata sviluppata in condizioni metamorfiche scisti verdi. In corrispondenza del loro contatto, si osserva una laminazione delle unità; in particolare, nella porzione superiore dell'Unità Dora Maira i termini di basamento pre-Triassico ed i termini delle coperture mesozoiche formano scaglie allungate grossomodo N-S. L'origine e le caratteristiche dell'attuale contatto esposto in media Val Varaita sarebbero dovute all'esumazione dell'Unità Dora Maira, al di sotto dell'Unità del Monviso, che avrebbe determinato diffusa estensione e tilting regionale verso ovest in tale settore di Alpi occidentali. Estensione e tilting sarebbero stati accompagnati ed accomodati progressivamente dallo sviluppo di fabrics compositi fragili-duttili e, in seguito, di un complesso network di discontinuità fragili (faglie e fratture)da cui sembrano dipendere sia le principali morfostrutture individuate dalla fotointerpretazione, sia i lineamenti che delimitano i fenomeni gravitativi presenti nell'area. Questi fenomeni gravitativi sembrano infatti essere controllati sia a scala locale che a scala del versante dall'interferenza geometrica tra i diversi sistemi di discontinuità fragili rilevati e le caratteristiche morfologiche del versante; tali sistemi costituirebbero quindi parte degli elementi predisponenti all'attivazione del fenomeno franoso del Pui, con particolare riferimento alla monitorata frana di Grange Orgiera. Una delle problematiche affrontate è stata l'interpretazione di strutture duttili-fragili tipo SC e ECC, sviluppatesi nelle fasi tardive della deformazione duttile: tali strutture indicano infatti movimenti a vergenza opposta, e in particolare top to W nel Dora Maira, top to E nel Monviso. Le strutture ovest-vergenti sono attribte in letteratura all'esumazione del massiccio Dora Maira Auct.;per le strutture est-vergenti si ipotizza come causa l'eterogeneità dei litotipi coinvolti.
CARATTERI GEOLOGICO¿STRUTTURALI DELLA ZONA DI CONTATTO TRA L'UNITÀ DORA MAIRA E LE UNITÀ OCEANICHE LIGURO-PIEMONTESI, ED INQUADRAMENTO MORFO-STRUTTURALE DEL FENOMENO GRAVITATIVO DEL PUI NELLA MEDIA VAL VARAITA (ALPI OCCIDENTALI)
CROSETTO, SILVIA
2010/2011
Abstract
Nella presente Tesi è stato effettuato uno studio geologico-strutturale di un'area di circa 35 km2, localizzata sul versante sinistro della media Val Varaita (Alpi Occidentali),in corrispondenza della zona di giustapposizione tettonica dell'Unità ofiolitica del Monviso (a ovest) sul settore meridionale del massiccio Dora Maira Auct. (a est). Scopo della presente Tesi è stato la ricostruzione dell'assetto geologico-strutturale dell'area, ponendo particolare attenzione all'organizzazione interna delle due unità a contatto. Si è cercato inoltre di capire se vi fossero relazioni tra il contesto geologico - strutturale definito e la presenza di importanti fenomeni gravitativi ancora attivi. Per le finalità della Tesi, è stato quindi eseguito un rilevamento geologico¿strutturale di terreno a scala 1:10.000; questo è stato integrato da un rilevamento tramite fotointerpretazione, effettuato presso ARPA Piemonte, e da alcune campagne di rilievi GPS e misurazione di basi distanziometriche sul sito della frana di Grange Orgiera, sempre in collaborazione con ARPA Piemonte. In dettaglio, il rilevamento di terreno ha consentito in primo luogo di distinguere e caratterizzare all'interno dell'Unità Dora Maira e dell'Unità del Monviso i litotipi affioranti, definendone i loro reciproci rapporti geometrici e la loro organizzazione. Dalle osservazioni di terreno e dall'elaborazione dei dati è stato possibile inoltre identificare 4 fasi deformative nell'Unità Dora Maira e 2 nell'Unità del Monviso.In entrambe le unità la foliazione composita pervasiva a scala regionale è considerata sviluppata in condizioni metamorfiche scisti verdi. In corrispondenza del loro contatto, si osserva una laminazione delle unità; in particolare, nella porzione superiore dell'Unità Dora Maira i termini di basamento pre-Triassico ed i termini delle coperture mesozoiche formano scaglie allungate grossomodo N-S. L'origine e le caratteristiche dell'attuale contatto esposto in media Val Varaita sarebbero dovute all'esumazione dell'Unità Dora Maira, al di sotto dell'Unità del Monviso, che avrebbe determinato diffusa estensione e tilting regionale verso ovest in tale settore di Alpi occidentali. Estensione e tilting sarebbero stati accompagnati ed accomodati progressivamente dallo sviluppo di fabrics compositi fragili-duttili e, in seguito, di un complesso network di discontinuità fragili (faglie e fratture)da cui sembrano dipendere sia le principali morfostrutture individuate dalla fotointerpretazione, sia i lineamenti che delimitano i fenomeni gravitativi presenti nell'area. Questi fenomeni gravitativi sembrano infatti essere controllati sia a scala locale che a scala del versante dall'interferenza geometrica tra i diversi sistemi di discontinuità fragili rilevati e le caratteristiche morfologiche del versante; tali sistemi costituirebbero quindi parte degli elementi predisponenti all'attivazione del fenomeno franoso del Pui, con particolare riferimento alla monitorata frana di Grange Orgiera. Una delle problematiche affrontate è stata l'interpretazione di strutture duttili-fragili tipo SC e ECC, sviluppatesi nelle fasi tardive della deformazione duttile: tali strutture indicano infatti movimenti a vergenza opposta, e in particolare top to W nel Dora Maira, top to E nel Monviso. Le strutture ovest-vergenti sono attribte in letteratura all'esumazione del massiccio Dora Maira Auct.;per le strutture est-vergenti si ipotizza come causa l'eterogeneità dei litotipi coinvolti.File | Dimensione | Formato | |
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