Il problema dell'inquinamento delle acque sotterranee e superficiali a causa delle perdite di azoto da terreni coltivati è stato oggetto di numerosi interventi legislativi negli ultimi anni. L'UE ha espresso ripetutamente preoccupazione per il problema dei nitrati nelle acque e il suo intervento ha riguardato l'applicazione di numerose direttive, tra cui la direttiva Nitrati, che hanno l'obiettivo di proteggere la qualità delle acque in Europa e di favorire l'uso di corrette pratiche agricole. L'ottenimento nel 2102 della deroga alla direttiva Nitrati da parte delle regioni settentrionali italiane costituisce sicuramente un'opportunità per le aziende zootecniche che producono troppo azoto perché permette loro di apportare una maggiore quantità dell'elemento sui loro terreni in cambio del rispetto di corrette pratiche agricole. Questa tesi ha lo scopo di analizzare a livello economico i punti di forza e di criticità della nuova disposizione di legge cercando di capire per quale motivo sul territorio piemontese, alla soglia del quarto anno di vita della deroga, siano sempre meno le aziende che vi aderiscono. Sono state analizzate due aziende piemontesi che continuano a rinnovare l'adesione alla deroga e si è cercato di quantificarne i costi e i benefici derivanti dalla deroga per comprendere i vantaggi che effettivamente la norma derogante comporta. Oltre ai casi studio sono stati analizzati anche i dati relativi alla Comunicazione Nitrati delle aziende del territorio piemontese che viene richiesta dalla direttiva, con lo scopo di quantificare il numero di aziende che potrebbero aderire e trarne dei vantaggi ma che ancora non lo hanno fatto. I risultati mostrano che sono molte le aziende che potrebbero essere agevolate dall'adesione e che così facendo, incrementerebbero il numero di aziende che attualmente aderiscono che sono appena 24 su più di 4000. Verranno infine proposte le conclusioni e le considerazioni in merito alla convenienza della deroga.

problematiche economiche della gestione dei reflui zootecnici in Piemonte

CANDRILLI, GIAN LUCA
2014/2015

Abstract

Il problema dell'inquinamento delle acque sotterranee e superficiali a causa delle perdite di azoto da terreni coltivati è stato oggetto di numerosi interventi legislativi negli ultimi anni. L'UE ha espresso ripetutamente preoccupazione per il problema dei nitrati nelle acque e il suo intervento ha riguardato l'applicazione di numerose direttive, tra cui la direttiva Nitrati, che hanno l'obiettivo di proteggere la qualità delle acque in Europa e di favorire l'uso di corrette pratiche agricole. L'ottenimento nel 2102 della deroga alla direttiva Nitrati da parte delle regioni settentrionali italiane costituisce sicuramente un'opportunità per le aziende zootecniche che producono troppo azoto perché permette loro di apportare una maggiore quantità dell'elemento sui loro terreni in cambio del rispetto di corrette pratiche agricole. Questa tesi ha lo scopo di analizzare a livello economico i punti di forza e di criticità della nuova disposizione di legge cercando di capire per quale motivo sul territorio piemontese, alla soglia del quarto anno di vita della deroga, siano sempre meno le aziende che vi aderiscono. Sono state analizzate due aziende piemontesi che continuano a rinnovare l'adesione alla deroga e si è cercato di quantificarne i costi e i benefici derivanti dalla deroga per comprendere i vantaggi che effettivamente la norma derogante comporta. Oltre ai casi studio sono stati analizzati anche i dati relativi alla Comunicazione Nitrati delle aziende del territorio piemontese che viene richiesta dalla direttiva, con lo scopo di quantificare il numero di aziende che potrebbero aderire e trarne dei vantaggi ma che ancora non lo hanno fatto. I risultati mostrano che sono molte le aziende che potrebbero essere agevolate dall'adesione e che così facendo, incrementerebbero il numero di aziende che attualmente aderiscono che sono appena 24 su più di 4000. Verranno infine proposte le conclusioni e le considerazioni in merito alla convenienza della deroga.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/114206