Assuming that for effective and efficient management of human resources we can not fail to take into consideration the issue of educational training, which is a set of actions, able to give form to being suited to different adult roles in life. In an era, such as the one we live in, characterized by a continuous change and complexity it has a significant impact on the private workers as well as on self-employed ones. The main purpose of the present work is to unveil the different facets of training through the testimonial narration of some workers, who wanted to express some aspects of their identities and tell their stories. The experimental part of this study is aimed at investigating the role and the value placed on education in the lives of these adults. It is based on how this educational training is conceived and designed for them in their work place, as temporary employees unsure about their projects, here considered regardless of gender, age or nationality, but as people united in their condition of adulthood, holders of an identity, of their needs, and especially emotional nature. There is still much to be done to promote the culture of development and training considered as of strategic importance for personal and organisational development. The researcher is a real reflective practitioner thanks to the ability and possibilty to listen and ask questions to the narrators.
Partendo dal presupposto che per una efficace ed una efficiente gestione delle risorse umane non si possa prescindere dal prendere in considerazione il tema della formazione quale insieme di azioni in grado di donare una forma alle possibili adultità, in un epoca come quella attuale caratterizzata dalla complessità e dal cambiamento, a incidere in maniera sempre più significativa sui sé privati e sui sé lavoratori, l'obiettivo del presente lavoro è quello di svelare i volti della formazione, grazie alle narrazioni di alcuni lavoratori che hanno voluto esprimere parti delle loro identità e concedere le loro storie. La parte sperimentale di questo studio è volto ad indagare il ruolo e il valore attribuito alla formazione nelle vite di questi adulti, sulla base di come questa formazione venga per loro pensata e progettata, nelle aziende in cui sono inseriti, in qualità di lavoratori in regime di somministrazione, dipendenti di un'agenzia per il lavoro, incerti circa la loro progettualità, qui considerati indipendentemente dal sesso, dall'età o dalla nazionalità ma in quanto persone unite nella loro condizione di adultità, detentori di un'identità, di propri bisogni, soprattutto di natura emozionale. Ancora tanto deve essere fatto per promuovere una cultura della formazione in quanto valore strategico, non solo a livello di sviluppo personale ma anche organizzativo. In mezzo a tutte queste narrazioni, grazie alla possibilità di ascolto e di interrogazione, il ricercatore è il più grande professionista riflessivo.
Adultità in forma...azione: storie di lavoratori
SULCIS, DEBORA
2014/2015
Abstract
Partendo dal presupposto che per una efficace ed una efficiente gestione delle risorse umane non si possa prescindere dal prendere in considerazione il tema della formazione quale insieme di azioni in grado di donare una forma alle possibili adultità, in un epoca come quella attuale caratterizzata dalla complessità e dal cambiamento, a incidere in maniera sempre più significativa sui sé privati e sui sé lavoratori, l'obiettivo del presente lavoro è quello di svelare i volti della formazione, grazie alle narrazioni di alcuni lavoratori che hanno voluto esprimere parti delle loro identità e concedere le loro storie. La parte sperimentale di questo studio è volto ad indagare il ruolo e il valore attribuito alla formazione nelle vite di questi adulti, sulla base di come questa formazione venga per loro pensata e progettata, nelle aziende in cui sono inseriti, in qualità di lavoratori in regime di somministrazione, dipendenti di un'agenzia per il lavoro, incerti circa la loro progettualità, qui considerati indipendentemente dal sesso, dall'età o dalla nazionalità ma in quanto persone unite nella loro condizione di adultità, detentori di un'identità, di propri bisogni, soprattutto di natura emozionale. Ancora tanto deve essere fatto per promuovere una cultura della formazione in quanto valore strategico, non solo a livello di sviluppo personale ma anche organizzativo. In mezzo a tutte queste narrazioni, grazie alla possibilità di ascolto e di interrogazione, il ricercatore è il più grande professionista riflessivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/11414