La Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole italiane e valorizza l'agricoltura come risorsa economica, umana, ambientale. La Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti fu fondata il 30 ottobre 1944 dal democristiano Paolo Bonomi; da sindacato dei coltivatori si è trasformata negli anni nella più grande Organizzazione italiana di rappresentanza delle aziende agricole, che figura tra gli associati oltre 568 mila imprese agricole, il 52% di quelle iscritte alle Camere di Commercio. Coldiretti, in passato profondamente legata a Democrazia Cristiana, è dal 1993 un'organizzazione apartitica. È una forza sociale autonoma che concerta con le forze politiche senza i vincoli determinati dall'appartenenza al partito. L'obiettivo di Coldiretti è dunque garantire alle imprese opportunità di sviluppo in un quadro di piena integrazione dell'agricoltura con gli interessi economici e sociali del Paese. Per adempiere le sue funzioni l'Organizzazione opera attraverso il sistema della concertazione in tutte le sedi di confronto politico, con le istituzioni comunitarie, con il Governo, con gli enti locali. Ma Coldiretti è impegnata anche nel dialogo con il cittadino, proponendo una campagna di tutela del settore agroalimentare italiano che influisce, quindi, sia sulle imprese sia sui consumatori. In particolare l'Organizzazione sostiene la qualità e la competitività dei territori e del made in Italy, promuovendo un modello economico di in cui la comunicazione educhi il cittadino al consumo di prodotti italiani e sia il comportamento del cittadino stesso ad influire sulla crescita della domanda del made in Italy e, quindi, sulla legislazione del settore. Il caso Coldiretti costituisce per l'Autore un interessante opportunità di analisi di un'organizzazione che si è trasformata nel tempo, che agisce nella tutela dei propri associati attraverso la concertazione con le forze politiche e il dialogo con i cittadini consumatori, in un sistema in cui questi tre attori si influenzano reciprocamente.

tra comunicazione pubblica e comunicazione politica. il caso coldiretti

TESTORE, ARIANNA
2011/2012

Abstract

La Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole italiane e valorizza l'agricoltura come risorsa economica, umana, ambientale. La Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti fu fondata il 30 ottobre 1944 dal democristiano Paolo Bonomi; da sindacato dei coltivatori si è trasformata negli anni nella più grande Organizzazione italiana di rappresentanza delle aziende agricole, che figura tra gli associati oltre 568 mila imprese agricole, il 52% di quelle iscritte alle Camere di Commercio. Coldiretti, in passato profondamente legata a Democrazia Cristiana, è dal 1993 un'organizzazione apartitica. È una forza sociale autonoma che concerta con le forze politiche senza i vincoli determinati dall'appartenenza al partito. L'obiettivo di Coldiretti è dunque garantire alle imprese opportunità di sviluppo in un quadro di piena integrazione dell'agricoltura con gli interessi economici e sociali del Paese. Per adempiere le sue funzioni l'Organizzazione opera attraverso il sistema della concertazione in tutte le sedi di confronto politico, con le istituzioni comunitarie, con il Governo, con gli enti locali. Ma Coldiretti è impegnata anche nel dialogo con il cittadino, proponendo una campagna di tutela del settore agroalimentare italiano che influisce, quindi, sia sulle imprese sia sui consumatori. In particolare l'Organizzazione sostiene la qualità e la competitività dei territori e del made in Italy, promuovendo un modello economico di in cui la comunicazione educhi il cittadino al consumo di prodotti italiani e sia il comportamento del cittadino stesso ad influire sulla crescita della domanda del made in Italy e, quindi, sulla legislazione del settore. Il caso Coldiretti costituisce per l'Autore un interessante opportunità di analisi di un'organizzazione che si è trasformata nel tempo, che agisce nella tutela dei propri associati attraverso la concertazione con le forze politiche e il dialogo con i cittadini consumatori, in un sistema in cui questi tre attori si influenzano reciprocamente.
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