When I had to decided the argument of my final dissertation, I have decided to analyze the economic relationship between China and Africa. China has develop in a very unique way and his model is not all replicable, but the Special Economic Zones (SEZ) may give a chance of development in the African continent. The first chapter is about the history of the relation between China and Africa. Even if we can go deeper in the centuries, I have decided to start with the most recent relations, starting from Mao era until today. From his birth in 1949 the People's Republic of China (PRC) has bonds with the Soviet Union, the ideal communist partner. From 1956 to 1960 the relationship with the Soviet Union collapsed. China, free from the soviet influence, during the Cold War, decided to became the leader of the Third World. In the 1980 the bond with African countries is not anymore ideological but with more economic interest. Today the bilateral trade between China and Africa is grown and the trend is going to continue. At institutional level the relations are became more deepen from the birth in 2000 of the Forum On China Africa Cooperation (FOCAC). The second chapter will focus on the Special Economic Zones. The creation of the SEZ in Africa is part of the Chinese strategy of the mutual benefit: after the Beijing summit of FOCAC in 2006. In Nord Africa we can find two SEZ: one in Algeria and the other one in Egypt. Then we have one SEZ in Ethiopia (Oriental) and Jinfei in Mauritius. In Zambia we find Chambishi SEZ and the subzone of Lusaka, at the end in Nigeria we have Lekki and Ogun. African SEZs have different problems. One big problem is the lack of infrastructure. It is also fundamental the dialogue with the local population that sometimes loses their land for the construction of the SEZ. We will compare two SEZ: the one in Zambia and the other in Nigeria. This two country are very different as concerned the political situation, but the SEZ here have been developed in the same period. Then we will value if the political instability can influence the performance of the SEZ. One of the fundamental critics made to the Chinese company in Africa is to take advantage of the African incentives with the USA and European Union, and in doing so to avoid the commercial barriers against China. My conclusions are that SEZ in Africa are positive for the develop of the continent, but there must be a surveillance over the Chinese companies, so that they will not exploit the territory without given some know-how and spillover.

Quando si è trattato di decidere l'argomento della tesi di laurea specialistica, ho deciso di occuparmi delle relazioni economiche fra Cina e Africa. La Cina si è sviluppata in modo unico e il suo modello non è certamente esportabile in toto, ma le Zone Economiche Speciali (ZES) potrebbero fornire una possibilità di sviluppo in più al continente africano. Il primo capitolo si occuperà della storia delle relazioni tra Cina e Africa. Sebbene si possa scavare nei secoli, ho deciso di concentrarmi sulle relazioni più recenti, dal periodo maoista ad oggi. Dalla sua nascita nel 1949, la Repubblica Popolare Cinese ha stretto rapporti con l'Unione Sovietica, il partner ideale vista la condivisione dell'ideologia comunista. Nel periodo dal '56 al '60 si opera però una rottura definitiva tra Cina e URSS. La Cina si libera dall'influenza sovietica, e in piena Guerra Fredda, con il mondo contrapposto in due blocchi, decide di cercare alleati nel Terzo Mondo. Negli anni Ottanta la solidarietà ai paesi africani permeata di ideologia socialista viene rimpiazzata da un interesse più di tipo economico. Ad oggi il commercio bilaterale tra Cina e Africa è cresciuto e il trend non sembra diminuire. A livello istituzionale i rapporti sono cementificati dalla creazione nel 2000 del FOCAC, il Forum per la Cooperazione Cina Africa. Dopo una prima panoramica sui rapporti sino-africani, il secondo capitolo si concentrerà sulle Zone Economiche Speciali. La creazione delle ZES in Africa è parte integrante della strategia cinese del ¿mutual benefit¿: a seguito del summit del FOCAC svoltosi a Pechino nel 2006. Nella zona dell'Africa Sahariana troviamo due ZES: una in Algeria e la ZES di Suez in Egitto. Nell'Africa Sub-Sahariana si trova la ZES Oriental in Etiopia e la zona di Jinfei nel' Isola di Mauritius. In Zambia troviamo la ZES di Chambishi e la sottozona di Lusaka, infine in Nigeria la ZES di Lekki e Ogun. Le ZES in Africa pongono diverse problematiche. Una delle difficoltà principali registrata dagli investitori è la mancanza di infrastrutture adeguate a servire le ZES. Inoltre, è fondamentale il dialogo con le popolazioni locali, che vengono spesso private di parte del loro territorio. Metteremo in particolare a confronto due paesi ospitanti le ZES: lo Zambia e la Nigeria. Sono due paesi molto diversi per quanto riguarda la situazione politica, anche se in entrambi i paesi le ZES sono nate e si sono sviluppate all'incirca nello stesso periodo. Valuteremo quindi se le condizioni politiche e sociali del paese ospitante possano influire sulla performance delle ZES. Una delle critiche fondamentali che viene fatta alle imprese cinesi in Africa è quella di sfruttare gli incentivi di cui gode l'Africa nei confronti dell'Unione Europea e dell'America del Nord e raggirare le barriere commerciali imposte da questi ultimi nei confronti della Cina. La mia tesi finale è che le ZES in Africa siano comunque positive per lo sviluppo del continente, ma che debbano esserci organi che supervisionino l'operato delle imprese all'interno delle ZES, affinché queste non sfruttino il territorio per un semplice arricchimento personale, senza lasciare al paese ospitante alcun know-how o effetti di spillover che porterebbero benefici all'intera economia, così come successe in Cina all'epoca di Deng Xiaoping.

La Sfida di Pechino in Africa: la ZES

SPARACINO, FRANCESCA
2011/2012

Abstract

Quando si è trattato di decidere l'argomento della tesi di laurea specialistica, ho deciso di occuparmi delle relazioni economiche fra Cina e Africa. La Cina si è sviluppata in modo unico e il suo modello non è certamente esportabile in toto, ma le Zone Economiche Speciali (ZES) potrebbero fornire una possibilità di sviluppo in più al continente africano. Il primo capitolo si occuperà della storia delle relazioni tra Cina e Africa. Sebbene si possa scavare nei secoli, ho deciso di concentrarmi sulle relazioni più recenti, dal periodo maoista ad oggi. Dalla sua nascita nel 1949, la Repubblica Popolare Cinese ha stretto rapporti con l'Unione Sovietica, il partner ideale vista la condivisione dell'ideologia comunista. Nel periodo dal '56 al '60 si opera però una rottura definitiva tra Cina e URSS. La Cina si libera dall'influenza sovietica, e in piena Guerra Fredda, con il mondo contrapposto in due blocchi, decide di cercare alleati nel Terzo Mondo. Negli anni Ottanta la solidarietà ai paesi africani permeata di ideologia socialista viene rimpiazzata da un interesse più di tipo economico. Ad oggi il commercio bilaterale tra Cina e Africa è cresciuto e il trend non sembra diminuire. A livello istituzionale i rapporti sono cementificati dalla creazione nel 2000 del FOCAC, il Forum per la Cooperazione Cina Africa. Dopo una prima panoramica sui rapporti sino-africani, il secondo capitolo si concentrerà sulle Zone Economiche Speciali. La creazione delle ZES in Africa è parte integrante della strategia cinese del ¿mutual benefit¿: a seguito del summit del FOCAC svoltosi a Pechino nel 2006. Nella zona dell'Africa Sahariana troviamo due ZES: una in Algeria e la ZES di Suez in Egitto. Nell'Africa Sub-Sahariana si trova la ZES Oriental in Etiopia e la zona di Jinfei nel' Isola di Mauritius. In Zambia troviamo la ZES di Chambishi e la sottozona di Lusaka, infine in Nigeria la ZES di Lekki e Ogun. Le ZES in Africa pongono diverse problematiche. Una delle difficoltà principali registrata dagli investitori è la mancanza di infrastrutture adeguate a servire le ZES. Inoltre, è fondamentale il dialogo con le popolazioni locali, che vengono spesso private di parte del loro territorio. Metteremo in particolare a confronto due paesi ospitanti le ZES: lo Zambia e la Nigeria. Sono due paesi molto diversi per quanto riguarda la situazione politica, anche se in entrambi i paesi le ZES sono nate e si sono sviluppate all'incirca nello stesso periodo. Valuteremo quindi se le condizioni politiche e sociali del paese ospitante possano influire sulla performance delle ZES. Una delle critiche fondamentali che viene fatta alle imprese cinesi in Africa è quella di sfruttare gli incentivi di cui gode l'Africa nei confronti dell'Unione Europea e dell'America del Nord e raggirare le barriere commerciali imposte da questi ultimi nei confronti della Cina. La mia tesi finale è che le ZES in Africa siano comunque positive per lo sviluppo del continente, ma che debbano esserci organi che supervisionino l'operato delle imprese all'interno delle ZES, affinché queste non sfruttino il territorio per un semplice arricchimento personale, senza lasciare al paese ospitante alcun know-how o effetti di spillover che porterebbero benefici all'intera economia, così come successe in Cina all'epoca di Deng Xiaoping.
ITA
When I had to decided the argument of my final dissertation, I have decided to analyze the economic relationship between China and Africa. China has develop in a very unique way and his model is not all replicable, but the Special Economic Zones (SEZ) may give a chance of development in the African continent. The first chapter is about the history of the relation between China and Africa. Even if we can go deeper in the centuries, I have decided to start with the most recent relations, starting from Mao era until today. From his birth in 1949 the People's Republic of China (PRC) has bonds with the Soviet Union, the ideal communist partner. From 1956 to 1960 the relationship with the Soviet Union collapsed. China, free from the soviet influence, during the Cold War, decided to became the leader of the Third World. In the 1980 the bond with African countries is not anymore ideological but with more economic interest. Today the bilateral trade between China and Africa is grown and the trend is going to continue. At institutional level the relations are became more deepen from the birth in 2000 of the Forum On China Africa Cooperation (FOCAC). The second chapter will focus on the Special Economic Zones. The creation of the SEZ in Africa is part of the Chinese strategy of the mutual benefit: after the Beijing summit of FOCAC in 2006. In Nord Africa we can find two SEZ: one in Algeria and the other one in Egypt. Then we have one SEZ in Ethiopia (Oriental) and Jinfei in Mauritius. In Zambia we find Chambishi SEZ and the subzone of Lusaka, at the end in Nigeria we have Lekki and Ogun. African SEZs have different problems. One big problem is the lack of infrastructure. It is also fundamental the dialogue with the local population that sometimes loses their land for the construction of the SEZ. We will compare two SEZ: the one in Zambia and the other in Nigeria. This two country are very different as concerned the political situation, but the SEZ here have been developed in the same period. Then we will value if the political instability can influence the performance of the SEZ. One of the fundamental critics made to the Chinese company in Africa is to take advantage of the African incentives with the USA and European Union, and in doing so to avoid the commercial barriers against China. My conclusions are that SEZ in Africa are positive for the develop of the continent, but there must be a surveillance over the Chinese companies, so that they will not exploit the territory without given some know-how and spillover.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/114092