Le leggi sull'ereditarietà dei caratteri genetici sono utilizzate in Biologia, in Medicina e rappresentano un argomento di grande attualità e importanza. A partire dalle leggi dell'ereditarietà di Mendel si è sviluppato un percorso che ha delineato sempre più l'importanza della matematica nel mondo che ci circonda, nella natura e nelle scienze. Attraverso equazioni matematiche si può analizzare, ad esempio, come una popolazione di individui si riproduce nel tempo, sotto quali condizioni avviene tale meccanismo, oppure come può variare il numero di esemplari di una specie rispetto ad un'altra. Queste equazioni danno vita alla biomatematica, una particolare scienza delineatasi nel XX secolo e, tuttora, in piena fase di sviluppo. Questa tesi offre uno sguardo sul mondo della biologia matematica attraverso la descrizione dell'attività e degli scritti di Bruno de Finetti. Viene presentato il contesto storico in cui si sviluppa la biomatematica, ponendo l'accento sui personaggi che ne costruirono le basi, ad esempio A. Lotka, U. D'Ancona, R. N. Chapman, K. Pearson, e si evidenzia l'immenso lavoro compiuto, in questo campo, da V. Volterra, che viene considerato, a ragione, il padre di questo settore di studi. Si analizza l'aspetto critico dell'inserimento dei metodi matematici avanzati in un campo in cui si erano utilizzati solamente calcoli elementari fino alla fine dell'800, a differenza della Fisica in cui il formalismo matematico aveva già acquisito un ruolo fondamentale. Viene dato qualche cenno sulla teoria dell'ereditarietà e su quella cromosomica e si presentano quindi gli articoli che de Finetti dedica alla genetica mendeliana; successivamente si illustrano le ricerche di studiosi che riprendono e utilizzano le leggi trovate da de Finetti.
I contributi di Bruno de Finetti alla biologia matematica
ROSSA, SIMONA
2011/2012
Abstract
Le leggi sull'ereditarietà dei caratteri genetici sono utilizzate in Biologia, in Medicina e rappresentano un argomento di grande attualità e importanza. A partire dalle leggi dell'ereditarietà di Mendel si è sviluppato un percorso che ha delineato sempre più l'importanza della matematica nel mondo che ci circonda, nella natura e nelle scienze. Attraverso equazioni matematiche si può analizzare, ad esempio, come una popolazione di individui si riproduce nel tempo, sotto quali condizioni avviene tale meccanismo, oppure come può variare il numero di esemplari di una specie rispetto ad un'altra. Queste equazioni danno vita alla biomatematica, una particolare scienza delineatasi nel XX secolo e, tuttora, in piena fase di sviluppo. Questa tesi offre uno sguardo sul mondo della biologia matematica attraverso la descrizione dell'attività e degli scritti di Bruno de Finetti. Viene presentato il contesto storico in cui si sviluppa la biomatematica, ponendo l'accento sui personaggi che ne costruirono le basi, ad esempio A. Lotka, U. D'Ancona, R. N. Chapman, K. Pearson, e si evidenzia l'immenso lavoro compiuto, in questo campo, da V. Volterra, che viene considerato, a ragione, il padre di questo settore di studi. Si analizza l'aspetto critico dell'inserimento dei metodi matematici avanzati in un campo in cui si erano utilizzati solamente calcoli elementari fino alla fine dell'800, a differenza della Fisica in cui il formalismo matematico aveva già acquisito un ruolo fondamentale. Viene dato qualche cenno sulla teoria dell'ereditarietà e su quella cromosomica e si presentano quindi gli articoli che de Finetti dedica alla genetica mendeliana; successivamente si illustrano le ricerche di studiosi che riprendono e utilizzano le leggi trovate da de Finetti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114055