L'obiettivo della mia tesi è questo: capire in che modo lo specchio è stato utilizzato nella storia da artisti, scrittori, registi e pubblicitari. In particolare analizzo il ruolo che questo oggetto magico riveste all'interno del processo comunicativo, ossia come viene usato per comunicare. Mi concentro sul ruolo dello specchio nell'arte, partendo dall'analisi della figura femminile nella storia dell'arte, continuando con il rapporto tra arte e natura e tra modello e copia, nella fattispecie nel mito di Narciso, e infine aggiungo alcune considerazioni sul potere dell'arte di comunicare e sull'influenza che essa ha sulla cultura. Affronto il tema del doppio in letteratura, inteso come colui che si riflette e ciò che viene riflesso, l'eterno conflitto tra bene e male, tra cuore e mente, tra istinto e ragione. In primis cito due commedie di Plauto, ossia l'Anfitrione e i Menecmi, descrivendo il concetto di sosia e la commedia degli equivoci. Poi è la volta del tema dello sdoppiamento della personalità e la scissione tra bene e male in "The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde" di Robert Louis Stevenson. Vado avanti analizzando il ritratto, un po' inquietante a dire la verità, protagonista de "The picture of Dorian Gray" di Oscar Wilde, che indaga sul lato oscuro dell'animo umano e poi mi sposto sulla letteratura nordica, con "Lady Macbeth" di William Shakespeare e "Frankenstein" di Mary Shelley. Infine la mia analisi si indirizza sulle maschere pirandelliane de "Il fu Mattia Pascal", "Uno, nessuno e centomila" e "I vecchi e i giovani", in cui nulla è come sembra, e si conclude con "Narciso e Boccadoro" di Herman Hesse dove affronto il tema di due distinte entità allo specchio, sottolineando anche il paragone con il mito di Narciso e dell'amore per se stesso. Torno a occuparmi di doppio nel cinema, prima con una carrellata di film, poi con riferimento particolare alla figura della diva cinematografica. Di questo porto un approfondimento sul film "Eva contro Eva", come esempio di spettacolarizzazione della vita e al tempo stesso riflesso della vita. Il doppio viene ancora enfatizzato dalla descrizione di un altro film, "Il cigno nero", dove la protagonista è in lotta tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. Infine faccio un riferimento ai gemelli, agli specchi rivelatori e ai falsi specchi, con significativi esempi. A conclusione del mio lavoro, affronto il mondo della pubblicità e della comunicazione pubblicitaria, che fa largamente uso degli specchi per creare quella forma di rispecchiamento, di imitazione e di empatia tanto cara ai pubblicitari. Prima di tutto tratto della comunicazione pubblicitaria in generale, poi della struttura della pubblicità, ne faccio una classificazione, alla quale segue la storia e infine cerco di mostrare come debba essere rappresentata per risultare efficace. Concludo con una carrellata di spot televisivi e campagne pubblicitarie che utilizzano lo specchio con lo scopo di persuadere il target (destinatario) ad acquistare il loro prodotto. E porto un caso di un'azienda che si è rispecchiata, e continua tuttora a farlo, nella società e nei suoi mutamenti, per realizzare i suoi spot: la Barilla.

Mille e una vita. Il processo comunicativo del riflettersi e rispecchiarsi nell'altro.

SALAMONE, PATRIZIA
2010/2011

Abstract

L'obiettivo della mia tesi è questo: capire in che modo lo specchio è stato utilizzato nella storia da artisti, scrittori, registi e pubblicitari. In particolare analizzo il ruolo che questo oggetto magico riveste all'interno del processo comunicativo, ossia come viene usato per comunicare. Mi concentro sul ruolo dello specchio nell'arte, partendo dall'analisi della figura femminile nella storia dell'arte, continuando con il rapporto tra arte e natura e tra modello e copia, nella fattispecie nel mito di Narciso, e infine aggiungo alcune considerazioni sul potere dell'arte di comunicare e sull'influenza che essa ha sulla cultura. Affronto il tema del doppio in letteratura, inteso come colui che si riflette e ciò che viene riflesso, l'eterno conflitto tra bene e male, tra cuore e mente, tra istinto e ragione. In primis cito due commedie di Plauto, ossia l'Anfitrione e i Menecmi, descrivendo il concetto di sosia e la commedia degli equivoci. Poi è la volta del tema dello sdoppiamento della personalità e la scissione tra bene e male in "The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde" di Robert Louis Stevenson. Vado avanti analizzando il ritratto, un po' inquietante a dire la verità, protagonista de "The picture of Dorian Gray" di Oscar Wilde, che indaga sul lato oscuro dell'animo umano e poi mi sposto sulla letteratura nordica, con "Lady Macbeth" di William Shakespeare e "Frankenstein" di Mary Shelley. Infine la mia analisi si indirizza sulle maschere pirandelliane de "Il fu Mattia Pascal", "Uno, nessuno e centomila" e "I vecchi e i giovani", in cui nulla è come sembra, e si conclude con "Narciso e Boccadoro" di Herman Hesse dove affronto il tema di due distinte entità allo specchio, sottolineando anche il paragone con il mito di Narciso e dell'amore per se stesso. Torno a occuparmi di doppio nel cinema, prima con una carrellata di film, poi con riferimento particolare alla figura della diva cinematografica. Di questo porto un approfondimento sul film "Eva contro Eva", come esempio di spettacolarizzazione della vita e al tempo stesso riflesso della vita. Il doppio viene ancora enfatizzato dalla descrizione di un altro film, "Il cigno nero", dove la protagonista è in lotta tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. Infine faccio un riferimento ai gemelli, agli specchi rivelatori e ai falsi specchi, con significativi esempi. A conclusione del mio lavoro, affronto il mondo della pubblicità e della comunicazione pubblicitaria, che fa largamente uso degli specchi per creare quella forma di rispecchiamento, di imitazione e di empatia tanto cara ai pubblicitari. Prima di tutto tratto della comunicazione pubblicitaria in generale, poi della struttura della pubblicità, ne faccio una classificazione, alla quale segue la storia e infine cerco di mostrare come debba essere rappresentata per risultare efficace. Concludo con una carrellata di spot televisivi e campagne pubblicitarie che utilizzano lo specchio con lo scopo di persuadere il target (destinatario) ad acquistare il loro prodotto. E porto un caso di un'azienda che si è rispecchiata, e continua tuttora a farlo, nella società e nei suoi mutamenti, per realizzare i suoi spot: la Barilla.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/114037