L'interazione dei nostri sensi ci apre un mondo dinnanzi alla percezione. La capacità e la possibilità di dare un significato a ciò che viene recepito. L'orecchio è l'unico mezzo del nostro corpo capace di far penetrare i messaggi radiofonici. Le parole, dette e pronunciate, sono le uniche responsabili della buona riuscita di una campagna pubblicitaria. La radio dietro alla sua semplicità nasconde un mondo decisamente più complesso di quanto ce lo immaginiamo. Effettuando una ricerca più approfondita è possibile aprire un mondo ignoto, costituito da tattiche e strategie. Quali obiettivi, quali strategie conviene valutare e non sottovalutare l'importanza dei risultati non raggiunti; questi ultimi possono apportare tutt'altro che benefici per la radio stessa e per l'azienda promotrice. Molte sono le persone che viaggiano in automobile per spostarsi. Nella tratta casa-lavoro e lavoro-casa si sceglie una determinata emittente radio per la varietà di musica o per la simpatia dello speaker; inoltre, imbattersi in diversi spot pubblicitari non è cosa difficile. Rubano 30'' della nostra attenzione uditiva e tanti di questi sono in grado di colpire per la loro creatività. Il lavoro del copywriter è il risultato di una trattativa. Vengono utilizzate parole, suoni e canzoni che ci danno la possibilità di immaginare perfettamente la scena che si sta ascoltando. Un meccanismo a dir poco fantastico. Ognuno immagina diversamente le scene e le condisce a proprio piacere. L'importanza della musica: sentirla o farla trasforma la struttura del cervello e coinvolge circa 6-7 miliardi di neuroni sparsi in tutto il cervello. La capacità di valutare se un tipo di musica piace o no, nasce in parte dalla serotonina, sostanza dell'euforia prodotta dal nostro corpo. La radio ha un grande retroscena, non fermiamoci alla sua ribalta!
La voce senza volto. L'arte della persuasione radiofonica.
DE VITO, DANIELA
2010/2011
Abstract
L'interazione dei nostri sensi ci apre un mondo dinnanzi alla percezione. La capacità e la possibilità di dare un significato a ciò che viene recepito. L'orecchio è l'unico mezzo del nostro corpo capace di far penetrare i messaggi radiofonici. Le parole, dette e pronunciate, sono le uniche responsabili della buona riuscita di una campagna pubblicitaria. La radio dietro alla sua semplicità nasconde un mondo decisamente più complesso di quanto ce lo immaginiamo. Effettuando una ricerca più approfondita è possibile aprire un mondo ignoto, costituito da tattiche e strategie. Quali obiettivi, quali strategie conviene valutare e non sottovalutare l'importanza dei risultati non raggiunti; questi ultimi possono apportare tutt'altro che benefici per la radio stessa e per l'azienda promotrice. Molte sono le persone che viaggiano in automobile per spostarsi. Nella tratta casa-lavoro e lavoro-casa si sceglie una determinata emittente radio per la varietà di musica o per la simpatia dello speaker; inoltre, imbattersi in diversi spot pubblicitari non è cosa difficile. Rubano 30'' della nostra attenzione uditiva e tanti di questi sono in grado di colpire per la loro creatività. Il lavoro del copywriter è il risultato di una trattativa. Vengono utilizzate parole, suoni e canzoni che ci danno la possibilità di immaginare perfettamente la scena che si sta ascoltando. Un meccanismo a dir poco fantastico. Ognuno immagina diversamente le scene e le condisce a proprio piacere. L'importanza della musica: sentirla o farla trasforma la struttura del cervello e coinvolge circa 6-7 miliardi di neuroni sparsi in tutto il cervello. La capacità di valutare se un tipo di musica piace o no, nasce in parte dalla serotonina, sostanza dell'euforia prodotta dal nostro corpo. La radio ha un grande retroscena, non fermiamoci alla sua ribalta!File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/114019