Nella tesi viene esaminato approfonditamente il metabolismo del glucosio in relazione alla sua indispensabile funzione per l'attività dell'organismo sottolineando come, in caso di disfunzioni, si possa arrivare allo sviluppo del diabete. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia causata da una ridotta secrezione di insulina o dalla combinazione di ridotta secrezione e resistenza periferica all'azione di questo ormone. Esso si manifesta con poliuria (abbondante produzione di urina) e polidipsia (abbondante ingestione di acqua). Uno dei segni clinici caratteristici di tale patologia è la presenza di zucchero nelle urine, a questa situazione pertanto è stato associato l'aggettivo ¿mellito¿ in quanto le urine sono dolci e, anticamente, l'assaggio costituiva l'unico modo per diagnosticare la malattia. Si possono distinguere diversi tipi di diabete (tipo I, tipo II, gestazionale e mody) che a seconda della situazione clinica del singolo paziente possono essere trattati con la sola dieta e l'attività fisica oppure, se ciò non basta, con l'associazione di farmaci ipoglicemizzanti orali e/o insulina. Segue poi un'attenta valutazione dei parametri ematici ed urinari utilizzati per la diagnosi ed il controllo della patologia diabetica e la descrizione dei metodi di autoanalisi utilizzati per il loro monitoraggio sia a livello domiciliare che in farmacia. Lo scopo della trattazione è principalmente quello di presentare i principali e più innovativi strumenti di auto-misurazione, dai glucometri tradizionali alle tecniche non invasive (che non richiedono il prelievo di sangue) agli apparecchi per l'autoanalisi in farmacia. Se usati correttamente, questi dispositivi, riducono e/o rallentano drasticamente l'insorgenza delle complicanze tipiche del diabete. Nonostante la validità della pratica del self-testing è necessario, però, tenere presente che esso non deve mai essere sostituito alle tradizionali analisi di laboratorio. I diabetologi ritengono quindi che, oltre all'assunzione dei farmaci, l'autocontrollo glicemico e di altri parametri ematici e urinari debba essere considerato un vero e proprio strumento terapeutico da prescrivere secondo precise indicazioni e modalità, con la scelta delle apparecchiature ritenute più idonee. Tale prescrizione deve in ogni caso essere preceduta da un addestramento pratico del paziente, da parte del personale sanitario curante, ed accompagnata da un sistema di distribuzione capillare assimilabile, per efficienza, a quello dei farmaci. In questo contesto il ruolo del farmacista è essenziale nel guidare i pazienti attraverso la grande varietà di informazioni oggi disponibili. L'opportunità di associare un valido consiglio professionale all'attività di PST si traduce in suggerimenti sui test da utilizzare e nell'invio dei pazienti a ulteriori indagini nel caso di risultati alterati delle analisi.

Glucosio e Patologia diabetica: l'importanza dell'autommonitoraggio

BARONE, SILVIA
2014/2015

Abstract

Nella tesi viene esaminato approfonditamente il metabolismo del glucosio in relazione alla sua indispensabile funzione per l'attività dell'organismo sottolineando come, in caso di disfunzioni, si possa arrivare allo sviluppo del diabete. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia causata da una ridotta secrezione di insulina o dalla combinazione di ridotta secrezione e resistenza periferica all'azione di questo ormone. Esso si manifesta con poliuria (abbondante produzione di urina) e polidipsia (abbondante ingestione di acqua). Uno dei segni clinici caratteristici di tale patologia è la presenza di zucchero nelle urine, a questa situazione pertanto è stato associato l'aggettivo ¿mellito¿ in quanto le urine sono dolci e, anticamente, l'assaggio costituiva l'unico modo per diagnosticare la malattia. Si possono distinguere diversi tipi di diabete (tipo I, tipo II, gestazionale e mody) che a seconda della situazione clinica del singolo paziente possono essere trattati con la sola dieta e l'attività fisica oppure, se ciò non basta, con l'associazione di farmaci ipoglicemizzanti orali e/o insulina. Segue poi un'attenta valutazione dei parametri ematici ed urinari utilizzati per la diagnosi ed il controllo della patologia diabetica e la descrizione dei metodi di autoanalisi utilizzati per il loro monitoraggio sia a livello domiciliare che in farmacia. Lo scopo della trattazione è principalmente quello di presentare i principali e più innovativi strumenti di auto-misurazione, dai glucometri tradizionali alle tecniche non invasive (che non richiedono il prelievo di sangue) agli apparecchi per l'autoanalisi in farmacia. Se usati correttamente, questi dispositivi, riducono e/o rallentano drasticamente l'insorgenza delle complicanze tipiche del diabete. Nonostante la validità della pratica del self-testing è necessario, però, tenere presente che esso non deve mai essere sostituito alle tradizionali analisi di laboratorio. I diabetologi ritengono quindi che, oltre all'assunzione dei farmaci, l'autocontrollo glicemico e di altri parametri ematici e urinari debba essere considerato un vero e proprio strumento terapeutico da prescrivere secondo precise indicazioni e modalità, con la scelta delle apparecchiature ritenute più idonee. Tale prescrizione deve in ogni caso essere preceduta da un addestramento pratico del paziente, da parte del personale sanitario curante, ed accompagnata da un sistema di distribuzione capillare assimilabile, per efficienza, a quello dei farmaci. In questo contesto il ruolo del farmacista è essenziale nel guidare i pazienti attraverso la grande varietà di informazioni oggi disponibili. L'opportunità di associare un valido consiglio professionale all'attività di PST si traduce in suggerimenti sui test da utilizzare e nell'invio dei pazienti a ulteriori indagini nel caso di risultati alterati delle analisi.
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