lE ORAZIONI DI SANTA CATERINA DA SIENA: SCRITTURA ED ENUNCIAZIONE MISTICA

Argomento di questa tesi è la scrittura di Santa Caterina da Siena e il retroterra esperienziale dal quale essa sgorga, il linguaggio in cui si esprime, il modus dicendi in cui viene enunciata la sua contemplazione mistica per tentare di cercare quell'elemento realmente nuovo operante in lei, quello stile inteso, è naturale, non come pura e semplice collocazione esteriore di parole ma come contenuto-forma, come espressione di interiorità. Le Orazioni, altrimenti dette Elevazioni a Dio sono ventisei esemplari di preghiera affiorata spontaneamente alle labbra della santa e costituiscono un unicum assoluto della capacità di modulazione espressiva che può sorgere da una ¿voce orante¿, forte soltanto del proprio sentire mistico e, inoltre, totalmente priva di cognizioni di retorica sacra. Il titolo della nostra trattazione indica due direzioni convergenti da seguire per compierne un'analisi efficace: la via della scrittura, cioè quella che riguarda il discorso teologico, imprescindibile per enucleare le verità spirituali che sottendono alla figura di Caterina come santa ¿femme savante¿ e Dottore della Chiesa; e la via dell'enunciazione mistica, cioè quella che ci conduce alla ¿calda, impetuosa eloquenza¿ che attribuisce allo stile di Caterina non il fascino rasseneratore della poesia ma il tono della predica; via utile a notare come quelle verità si manifestino al mondo e, come, con imperiosa autorità, lascino un segno profondo nella storia umana. La trattazione presente si suddividerà, quindi, in capitoli intitolati ai maggiori temi desunti dalla lettura delle Orazioni cateriniane: il corpo, il fuoco che alimenta e che consuma, l'albero e il frutto, la fame e la sete, il cibo e la bevanda (che tratterà nell'ordine: il Pane, il Latte e il Sangue come cibi-simbolo). Infine un capitolo dedicato a: il nascere e il morire, una vera Legenda Maior.