This thesis aims to retrace the Italian events of the well-known documentary forgery entitled The Protocols of the Elders of Zion, from the first Italian translation of the text - which took place at the beginning of the 1920s - to the reprints of the 1970s. The document in question - an alleged transcription of meetings between “Jewish leaders" which would testify to the existence of a global Judeo-Masonic conspiracy - was produced between the end of the 19th and the beginning of the 20th century and in a few decades achieved international fame, providing support for the most brutal persecutions against the Jewish people, including the Nazi Holocaust. A preliminary introduction regarding the nature of the document, its manufacture, its first diffusion in Russia and - later - in the Western world, is followed by a reconstruction of the events of the text in Italy from 1921 to 1945. The persons responsible for the circulation of the text are investigated and their relationship with the fascist government. We consider whether, and if so in what way, this document contributed to the legitimation of the regime's anti-Semitic policy. Lastly, after an overview of the evolution of Italian anti-Semitism in the aftermath of the Second World War - in fact, the editorial history of the volume came to a halt for almost thirty years in Italy - we arrive at the new season of popularity that the Protocols saw in the early seventies. The analysis of the most exemplifying editions of the contemporary climate, of which the figures of the editors and curators are investigated, provides the opportunity to draw a picture of the main sources of Italian anti-Semitism between the 1960s and 1970s, in their different ideological nuances
Il presente elaborato si propone di ripercorrere le vicende italiane del noto falso documentale intitolato I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dalla prima traduzione italiana del testo - avvenuta all'inizio degli anni Venti - alle ristampe degli anni Settanta. Il documento in oggetto - presunta trascrizione di riunioni tra i "capi ebraici" che testimonierebbero l'esistenza di un complotto giudeo-massonico mondiale - venne prodotto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo ed in pochi decenni raggiunse fama internazionale, fornendo avallo alle più efferate persecuzioni ai danni del popolo ebraico, tra cui l'Olocausto nazista. Ad una preliminare introduzione a proposito della natura del documento, della sua fabbricazione, della prima diffusione in Russia e - più tardi - in Occidente, segue una ricostruzione delle vicende del testo in Italia dal 1921 al 1945. Si indagano le figure responsabili della circolazione del volume ed il loro rapporto con il governo fascista. Si valuta se, ed eventualmente in quale modo, tale documento contribuì alla legittimazione della politica antisemita del regime. Infine, dopo un prospetto sull’evoluzione dell’antisemitismo italiano all’indomani del secondo conflitto mondiale - di fatto, la storia editoriale del volume ha una battuta d’arresto per quasi un trentennio in Italia - si approda alla nuova stagione di popolarità che i Protocolli videro all’inizio degli anni Settanta. L’analisi delle edizioni più esemplificative del clima coevo, delle quali si indagano le figure degli editori e dei curatori, fornisce l’occasione per tracciare un quadro delle principali matrici dell’antisemitismo italiano tra gli anni Sessanta e Settanta, nelle loro diverse sfumature ideologiche.
I Protocolli dei Savi Anziani di Sion in Italia: storia editoriale e ricezione dai primi anni Venti agli anni Settanta
MENONI, MARTINA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si propone di ripercorrere le vicende italiane del noto falso documentale intitolato I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dalla prima traduzione italiana del testo - avvenuta all'inizio degli anni Venti - alle ristampe degli anni Settanta. Il documento in oggetto - presunta trascrizione di riunioni tra i "capi ebraici" che testimonierebbero l'esistenza di un complotto giudeo-massonico mondiale - venne prodotto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo ed in pochi decenni raggiunse fama internazionale, fornendo avallo alle più efferate persecuzioni ai danni del popolo ebraico, tra cui l'Olocausto nazista. Ad una preliminare introduzione a proposito della natura del documento, della sua fabbricazione, della prima diffusione in Russia e - più tardi - in Occidente, segue una ricostruzione delle vicende del testo in Italia dal 1921 al 1945. Si indagano le figure responsabili della circolazione del volume ed il loro rapporto con il governo fascista. Si valuta se, ed eventualmente in quale modo, tale documento contribuì alla legittimazione della politica antisemita del regime. Infine, dopo un prospetto sull’evoluzione dell’antisemitismo italiano all’indomani del secondo conflitto mondiale - di fatto, la storia editoriale del volume ha una battuta d’arresto per quasi un trentennio in Italia - si approda alla nuova stagione di popolarità che i Protocolli videro all’inizio degli anni Settanta. L’analisi delle edizioni più esemplificative del clima coevo, delle quali si indagano le figure degli editori e dei curatori, fornisce l’occasione per tracciare un quadro delle principali matrici dell’antisemitismo italiano tra gli anni Sessanta e Settanta, nelle loro diverse sfumature ideologiche. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/113893