Nell’anno scolastico 2009-2010 il Nucleo di Ricerca in Didattica della matematica di Torino, composto, oltre che da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Torino, da alcune insegnanti di scuola primaria torinesi, cuneesi e pavesi, ha indagato gli errori tipici e i tunnel mentali che vengono a crearsi in attività su frazioni, numeri decimali e proporzionalità. La presente ricerca è nata per verificare quali fossero le modalità di risoluzione adottate dai bambini in riferimento a problemi matematici riguardanti frazioni, numeri decimali e proporzionalità. Nello specifico, si proponeva di cogliere quali fossero gli aspetti comuni e salienti delle tipologie di risoluzione errata, prendendo però in considerazione gli errori determinati da interpretazioni, intuizioni o utilizzo di strumenti che avessero fatto deviare i ragionamenti dei bambini verso strategie non adatte al particolare contesto, e avessero indotto nello stesso errore non il singolo bambino, bensì gruppi di bambini, appartenenti a classi diverse e quindi a contesti didattici e di apprendimento differenti. Quindi si poneva come scopo la ricerca delle cause delle strategie errate e le possibili soluzioni con particolare attenzione al ruolo dell’insegnante sia dal punto di vista della possibile trasmissione diretta della modalità errata o parziale di pensiero, sia per l’utilizzo di strumenti che potrebbero indurre il ricorso a strategie errate in un determinato contesto.
IL RUOLO DELLE INTUIZIONI NELL'APPRENDIMENTO DEI NUMERI RAZIONALI E LE CONVINZIONI DEGLI INSEGNANTI SUL LORO INSEGNAMENTO: UNO STUDIO SPERIMENTALE
DUGHERA, PAOLA
2010/2011
Abstract
Nell’anno scolastico 2009-2010 il Nucleo di Ricerca in Didattica della matematica di Torino, composto, oltre che da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Torino, da alcune insegnanti di scuola primaria torinesi, cuneesi e pavesi, ha indagato gli errori tipici e i tunnel mentali che vengono a crearsi in attività su frazioni, numeri decimali e proporzionalità. La presente ricerca è nata per verificare quali fossero le modalità di risoluzione adottate dai bambini in riferimento a problemi matematici riguardanti frazioni, numeri decimali e proporzionalità. Nello specifico, si proponeva di cogliere quali fossero gli aspetti comuni e salienti delle tipologie di risoluzione errata, prendendo però in considerazione gli errori determinati da interpretazioni, intuizioni o utilizzo di strumenti che avessero fatto deviare i ragionamenti dei bambini verso strategie non adatte al particolare contesto, e avessero indotto nello stesso errore non il singolo bambino, bensì gruppi di bambini, appartenenti a classi diverse e quindi a contesti didattici e di apprendimento differenti. Quindi si poneva come scopo la ricerca delle cause delle strategie errate e le possibili soluzioni con particolare attenzione al ruolo dell’insegnante sia dal punto di vista della possibile trasmissione diretta della modalità errata o parziale di pensiero, sia per l’utilizzo di strumenti che potrebbero indurre il ricorso a strategie errate in un determinato contesto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/113813