L'idea di sviluppare un lavoro di tesi che tratta delle piattaforme e dei software di archiviazione e descrizione archivistica è nata, oltre che dal mio interesse per le riconfigurazioni in corso della biblioteconomia e dell'archivistica tradizionali in seguito alla diffusione delle tecnologie dell'informazione, anche dal periodo di stage formativo presso il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, che unisce al suo interno la biblioteca e l'archivio dell'istituzione. Lo stage si è svolto nei mesi di dicembre 2010, gennaio e febbraio 2011, permettendomi di affiancare la Dottoressa Anna Peyron, bibliotecaria del teatro, nel momento di acquisizione della nuova piattaforma informatica xDams di gestione della biblioteca e dell'archivio dell'istituzione. La mia tesi è strutturata in quattro capitoli, preceduti da questa introduzione esplicativa e seguiti naturalmente dalla bibliografia e sitografia, dalla conclusione e dai ringraziamenti. Il primo capitolo, dal titolo Concetti e valutazioni generali, offre un quadro generale delle problematiche derivanti dall'introduzione dell'informatica nel mondo delle biblioteche e degli archivi, toccando i temi della fruizione, della valorizzazione e della conservazione. La seconda parte del capitolo, più tecnica, offre invece alcune informazioni sugli standard, sui metadati e sui linguaggi di marcatura resisi necessari appunto in seguito all'avvento dell'informatica. Il secondo capitolo, dal titolo Software per la descrizione archivistica, è suddiviso in cinque paragrafi, in ognuno dei quali si analizza una diversa piattaforma di descrizione archivistica, grazie anche all'uso di interfacce di pagine Internet, per meglio comprendere l'aspetto ed il funzionamento del software in questione. Le cinque piattaforme analizzate sono GEA, ARCHOS, Guarini Archivi, Sesamo e xDams. Il terzo capitolo, intitolato XDams nel Teatro Stabile di Torino, ha il compito di fornire alla trattazione l'esempio pratico a cui ho accennato all'inizio di questa introduzione. Il capitolo, suddiviso in quattro paragrafi, illustra inizialmente la storia del Teatro Stabile di Torino e della sua biblioteca e archivio, permettendo di conoscere, anche grazie all'inserimento di alcune fotografie, i diversi materiali ivi conservati. Il terzo paragrafo, sviluppato a partire dalle informazioni fornitemi dalla bibliotecaria Anna Peyron, si concentra invece sulle motivazioni che hanno portato il teatro a scegliere di abbandonare il vecchio catalogo Bibliofind e a scegliere la piattaforma xDams per sostituirlo nella descrizione del patrimonio archivistico e bibliotecario. Il quarto paragrafo infine fornisce un esempio pratico: a partire dall'elencazione di tutto il materiale posseduto dal teatro in risposta ad una determinata ricerca, illustra come questo potrà essere unito da xDams in nome dell'interoperabilità in una rete di collegamenti tra risorse differenti. L'ultimo capitolo, intitolato Esempi pratici: alcune interfacce di xDams, è una sorta di appendice fotografica, in cui vengono presentate una serie di interfacce del software xDams, non ancora disponibile alla consultazione degli utenti, e quindi ancora più interessanti in quanto permettono di conoscere un ambiente solitamente precluso al pubblico. Una breve spiegazione di ogni immagine consente di comprendere meglio la struttura del software, il lavoro che ha portato al suo perfezionamento e la futura fisionomia del catalogo.

Documentare il teatro. L'uso di xDams nel Teatro Stabile di Torino.

BOSIA, BARBARA
2010/2011

Abstract

L'idea di sviluppare un lavoro di tesi che tratta delle piattaforme e dei software di archiviazione e descrizione archivistica è nata, oltre che dal mio interesse per le riconfigurazioni in corso della biblioteconomia e dell'archivistica tradizionali in seguito alla diffusione delle tecnologie dell'informazione, anche dal periodo di stage formativo presso il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, che unisce al suo interno la biblioteca e l'archivio dell'istituzione. Lo stage si è svolto nei mesi di dicembre 2010, gennaio e febbraio 2011, permettendomi di affiancare la Dottoressa Anna Peyron, bibliotecaria del teatro, nel momento di acquisizione della nuova piattaforma informatica xDams di gestione della biblioteca e dell'archivio dell'istituzione. La mia tesi è strutturata in quattro capitoli, preceduti da questa introduzione esplicativa e seguiti naturalmente dalla bibliografia e sitografia, dalla conclusione e dai ringraziamenti. Il primo capitolo, dal titolo Concetti e valutazioni generali, offre un quadro generale delle problematiche derivanti dall'introduzione dell'informatica nel mondo delle biblioteche e degli archivi, toccando i temi della fruizione, della valorizzazione e della conservazione. La seconda parte del capitolo, più tecnica, offre invece alcune informazioni sugli standard, sui metadati e sui linguaggi di marcatura resisi necessari appunto in seguito all'avvento dell'informatica. Il secondo capitolo, dal titolo Software per la descrizione archivistica, è suddiviso in cinque paragrafi, in ognuno dei quali si analizza una diversa piattaforma di descrizione archivistica, grazie anche all'uso di interfacce di pagine Internet, per meglio comprendere l'aspetto ed il funzionamento del software in questione. Le cinque piattaforme analizzate sono GEA, ARCHOS, Guarini Archivi, Sesamo e xDams. Il terzo capitolo, intitolato XDams nel Teatro Stabile di Torino, ha il compito di fornire alla trattazione l'esempio pratico a cui ho accennato all'inizio di questa introduzione. Il capitolo, suddiviso in quattro paragrafi, illustra inizialmente la storia del Teatro Stabile di Torino e della sua biblioteca e archivio, permettendo di conoscere, anche grazie all'inserimento di alcune fotografie, i diversi materiali ivi conservati. Il terzo paragrafo, sviluppato a partire dalle informazioni fornitemi dalla bibliotecaria Anna Peyron, si concentra invece sulle motivazioni che hanno portato il teatro a scegliere di abbandonare il vecchio catalogo Bibliofind e a scegliere la piattaforma xDams per sostituirlo nella descrizione del patrimonio archivistico e bibliotecario. Il quarto paragrafo infine fornisce un esempio pratico: a partire dall'elencazione di tutto il materiale posseduto dal teatro in risposta ad una determinata ricerca, illustra come questo potrà essere unito da xDams in nome dell'interoperabilità in una rete di collegamenti tra risorse differenti. L'ultimo capitolo, intitolato Esempi pratici: alcune interfacce di xDams, è una sorta di appendice fotografica, in cui vengono presentate una serie di interfacce del software xDams, non ancora disponibile alla consultazione degli utenti, e quindi ancora più interessanti in quanto permettono di conoscere un ambiente solitamente precluso al pubblico. Una breve spiegazione di ogni immagine consente di comprendere meglio la struttura del software, il lavoro che ha portato al suo perfezionamento e la futura fisionomia del catalogo.
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