La tesi si propone di analizzare criticamente il film Breakfast at Tiffany's, film di Blake Edwards del 1961. In modo particolare il lavoro svolto si sviluppa su due piani distinti: da un lato infatti vi è l'analisi propriamente detta di tre aspetti particolari, dall'altro invece un lavoro critico sviluppato sui testi che fanno parte della bibliografia e che quindi sono stati utilizzati per una conoscenza preliminare sull'argomento. Articolato su cinque capitoli il lavoro comprende: una introduzione, tre capitoli centrali, una conclusione e la parte relativa alla bibliografia critica. Se nell'introduzione viene presentata per linee abbastanza generali la struttura della tesi, nei tre capitoli successivi si entra nel vivo, soffermandosi puntualmente e criticamente su tre aspetti che sono: il rapporto tra film e romanzo da cui è tratto, l'uso della musica e in modo particolare della famosa canzone Moon River in momenti particolari e la scelta della finestra utilizzata spesso come via di fuga. Specificatamente nel primo di questi capitoli, quello relativo appunto al rapporto del film con l'omonimo romanzo di Truman Capote pubblicato qualche anno prima, vengono analizzate le analogie ma soprattutto le differenze esistenti tra i due tipi di espressione artistica partendo da un primo attento sguardo al lavoro di adattamento e soprattutto alla scelta degli attori. Le principali differenze che vengono qui individuate sono relative ad alcuni particolari più o meno importanti della storia, ai personaggi (alcuni eliminati, altri, come i protagonisti, modificati) e al finale. Il secondo capitolo invece focalizza l'attenzione sull'uso di Moon River, famosa ed apprezzatissima colonna sonora del film (vincitrice del premio Oscar), sottolineando come questa melodia venga spesso ad evidenziare momenti di grande intimità dei personaggi (e dei protagonisti in particolare) con sé stessi, momenti in cui la verità del loro essere, la loro fragilità e la loro paura del futuro viene fuori in tutta la sua grandezza, momenti insomma in cui quella maschera di disinteresse e forza viene meno. Nel terzo capitolo invece lo stesso concetto di base che vede un particolare usato più volte per evidenziare e sottolineare uno stesso momento significativo viene riproposto con la finestra, usata in diversi casi e da diversi personaggi come via di fuga. A conclusione del lavoro vengono tratte le conclusioni cui segue la bibliografia critica: una bibliografia fatta di monografie sul regista e sul film ma anche di recensioni pubblicate su riviste italiane e non, alcune negli anni immediatamente successivi all'uscita del film, altre invece posteriori (fino al 2003).

Colazione da Tiffany: analisi e bibliografia critica

MAGNETTO, GIULIA
2010/2011

Abstract

La tesi si propone di analizzare criticamente il film Breakfast at Tiffany's, film di Blake Edwards del 1961. In modo particolare il lavoro svolto si sviluppa su due piani distinti: da un lato infatti vi è l'analisi propriamente detta di tre aspetti particolari, dall'altro invece un lavoro critico sviluppato sui testi che fanno parte della bibliografia e che quindi sono stati utilizzati per una conoscenza preliminare sull'argomento. Articolato su cinque capitoli il lavoro comprende: una introduzione, tre capitoli centrali, una conclusione e la parte relativa alla bibliografia critica. Se nell'introduzione viene presentata per linee abbastanza generali la struttura della tesi, nei tre capitoli successivi si entra nel vivo, soffermandosi puntualmente e criticamente su tre aspetti che sono: il rapporto tra film e romanzo da cui è tratto, l'uso della musica e in modo particolare della famosa canzone Moon River in momenti particolari e la scelta della finestra utilizzata spesso come via di fuga. Specificatamente nel primo di questi capitoli, quello relativo appunto al rapporto del film con l'omonimo romanzo di Truman Capote pubblicato qualche anno prima, vengono analizzate le analogie ma soprattutto le differenze esistenti tra i due tipi di espressione artistica partendo da un primo attento sguardo al lavoro di adattamento e soprattutto alla scelta degli attori. Le principali differenze che vengono qui individuate sono relative ad alcuni particolari più o meno importanti della storia, ai personaggi (alcuni eliminati, altri, come i protagonisti, modificati) e al finale. Il secondo capitolo invece focalizza l'attenzione sull'uso di Moon River, famosa ed apprezzatissima colonna sonora del film (vincitrice del premio Oscar), sottolineando come questa melodia venga spesso ad evidenziare momenti di grande intimità dei personaggi (e dei protagonisti in particolare) con sé stessi, momenti in cui la verità del loro essere, la loro fragilità e la loro paura del futuro viene fuori in tutta la sua grandezza, momenti insomma in cui quella maschera di disinteresse e forza viene meno. Nel terzo capitolo invece lo stesso concetto di base che vede un particolare usato più volte per evidenziare e sottolineare uno stesso momento significativo viene riproposto con la finestra, usata in diversi casi e da diversi personaggi come via di fuga. A conclusione del lavoro vengono tratte le conclusioni cui segue la bibliografia critica: una bibliografia fatta di monografie sul regista e sul film ma anche di recensioni pubblicate su riviste italiane e non, alcune negli anni immediatamente successivi all'uscita del film, altre invece posteriori (fino al 2003).
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