Il tè è una delle più popolari bevande al mondo. Tradizionalmente consumata in Asia, l'uso è stato ereditato anche in Europa. Questo studio si occupa di determinare il contenuto di metalli in nove campioni di tè (Camellia sinensis L.); in particolare la scelta dei metalli si è rivolta verso: Ca, Mg, K, Na, (macroelementi), Fe, Mn, Ni, Cu, Zn, (microelementi), Cd, Pb (metalli potenzialmente tossici). Un pericolo per la salute dei consumatori di tè può derivare proprio dall'eventuale presenza di metalli tossici per i quali è stato fatto un confronto con i limiti massimi ammessi dalle normative vigenti. Gli attributi (caratteri qualitativi) presi in considerazione per i campioni sono: il tipo di lavorazione post raccolta (tè nero, verde, oolong), la marca del prodotto e l'eventuale marchio biologico. Lo scopo dello studio è capire la variazione in contenuto di ciascun elemento tra i diversi campioni della droga vegetale scelta. I campioni hanno subito due diversi pretrattamenti: ¿2 repliche per ogni campione sono state solubilizzate totalmente mediante digestione acida in forno microonde; ¿2 repliche per ogni campione sono state infuse. Dai risultati delle analisi è stato così possibile differenziare la frazione di metallo più labile (solubile nelle condizioni di infusione), che è ingerita dai consumatori della bevanda, da quella più difficilmente solubile, che rimane cioè nei residui di tè. L'analisi ha sfruttato tecniche spettroscopiche di assorbimento (solo per il Cd) ed emissione atomica (tutti gli altri). I risultati sperimentali sono stati trattati con tecniche statistiche multivariate (analisi dei componenti principali e clustering gerarchico agglomerativo). Il contenuto di metalli presenti nei campioni scelti rispecchia la distinzione in macroelementi, microelementi; l'ordine di abbondanza decrescente è il seguente (dati medi in mg/Kg): K (14204), Ca (4498), Mg (1595), Mn (510), Fe (176), Na (49,9), Zn (23,3), Cu (17,2), Ni (3,13). Dall'estrazione totale risulta che i campioni contengono una quantità di metalli potenzialmente tossici (Cd, Pb) pari o maggiore rispetto ai limiti imposti dalla legge; tuttavia si nota che la quantità di Cd e Pb presente nell'infusione è minore dei limiti di rilevabilità dello strumento. Si può dire pertanto che non sussiste alcun pericolo per la salute del consumatore abituale di tè, derivante dalla presenza di questi due metalli pesanti.

Contenuto di metalli in campioni di tè nero, tè verde e tè oolong

SPADETTO, ILEANA
2010/2011

Abstract

Il tè è una delle più popolari bevande al mondo. Tradizionalmente consumata in Asia, l'uso è stato ereditato anche in Europa. Questo studio si occupa di determinare il contenuto di metalli in nove campioni di tè (Camellia sinensis L.); in particolare la scelta dei metalli si è rivolta verso: Ca, Mg, K, Na, (macroelementi), Fe, Mn, Ni, Cu, Zn, (microelementi), Cd, Pb (metalli potenzialmente tossici). Un pericolo per la salute dei consumatori di tè può derivare proprio dall'eventuale presenza di metalli tossici per i quali è stato fatto un confronto con i limiti massimi ammessi dalle normative vigenti. Gli attributi (caratteri qualitativi) presi in considerazione per i campioni sono: il tipo di lavorazione post raccolta (tè nero, verde, oolong), la marca del prodotto e l'eventuale marchio biologico. Lo scopo dello studio è capire la variazione in contenuto di ciascun elemento tra i diversi campioni della droga vegetale scelta. I campioni hanno subito due diversi pretrattamenti: ¿2 repliche per ogni campione sono state solubilizzate totalmente mediante digestione acida in forno microonde; ¿2 repliche per ogni campione sono state infuse. Dai risultati delle analisi è stato così possibile differenziare la frazione di metallo più labile (solubile nelle condizioni di infusione), che è ingerita dai consumatori della bevanda, da quella più difficilmente solubile, che rimane cioè nei residui di tè. L'analisi ha sfruttato tecniche spettroscopiche di assorbimento (solo per il Cd) ed emissione atomica (tutti gli altri). I risultati sperimentali sono stati trattati con tecniche statistiche multivariate (analisi dei componenti principali e clustering gerarchico agglomerativo). Il contenuto di metalli presenti nei campioni scelti rispecchia la distinzione in macroelementi, microelementi; l'ordine di abbondanza decrescente è il seguente (dati medi in mg/Kg): K (14204), Ca (4498), Mg (1595), Mn (510), Fe (176), Na (49,9), Zn (23,3), Cu (17,2), Ni (3,13). Dall'estrazione totale risulta che i campioni contengono una quantità di metalli potenzialmente tossici (Cd, Pb) pari o maggiore rispetto ai limiti imposti dalla legge; tuttavia si nota che la quantità di Cd e Pb presente nell'infusione è minore dei limiti di rilevabilità dello strumento. Si può dire pertanto che non sussiste alcun pericolo per la salute del consumatore abituale di tè, derivante dalla presenza di questi due metalli pesanti.
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