Allenati ad allenare: simulare una progettazione per migliorare la propria proposta educativa.

In this thesis, we highlight the risk of losing sight of educational ethics in the field of sport, especially in a society focused on performance. The need for an educational approach that takes into account the health and well-being of athletes is underlined, especially in amateur contexts without professional resources and supports, introducing a concept of pedagogical care that goes beyond mere technical training, emphasizing the importance of taking care of athletes holistically. The thesis is that by providing a practical tool, which responds to the logic of gamification, and which highlights poorly planned interventions, it opens up a reflection that translates into immediate and improving action. This process is hypothesized to increase the sense of self-esteem and self-efficacy, subsequently leading to an improvement in the educational intervention. The theoretical part is introduced, starting from the concept of sport and in particular the sport of the oval ball, highlighting the structural changes that have led to an increase in moments of danger for the athlete, focusing on the role of the coach, starting from the dangers that the development of modern sport presents, represented by competition and inadequate tools for better programming in amateur settings. The educational dimension of the coach’s role is investigated, understood as an attitude of care, expectation, gratuity and which considers the biopsychophysical well-being of a human being striving for excellence and competing with themselves and others. This is done through the theoretical framework that starts from Yam San Chee and through movements and concepts such as the Maker movement and the Universal design of learning, which accompany the construction of the tool and the composition of the thesis. There is also an experimental part that begins with the questions that represent the challenge of the thesis, i.e. whether the use of software can help prevent the athlete safety issues, and whether this can improve the coach’s educational process in terms of increasing self-efficacy and self-esteem. A significant part is that relating to the identification of the method, where the use of a qualitative and a quantitative phase is specified, given the need to diversify the part investigated by questionnaires and the part relating to tests. In presenting the indicators, the opportunity is taken to indicate the aspects that give it scientific value, explaining the current tool developed and subjected to scrutiny by selected users, and how the comparative and corrective methods present in it are developed. The experimental work focuses on the administration and analysis of the questionnaires with respect to the construction and use of the instrument and the administration and longitudinal analysis of the tests on self-esteem and self-efficacy. They are completed before using the program, after a brief use and at the end of the experimentation, the analyses are useful to establish whether these have increased or not. Some critical issues and probable future developments have emerged and are taken into account, useful for filling the gaps in current research by combining them with some ideas that are not feasible at the moment but which can be taken into consideration. Revisiting the research hypotheses, data analysis highlights some interesting perspectives even though they are still in an embryonic phase.

In questa tesi, si evidenzia il rischio di perdere di vista l'etica educativa nell'ambito dello sport, specialmente in una società focalizzata sulla performance. Si sottolinea la necessità di un approccio educativo che tenga conto della salute e del benessere degli atleti, specie in contesti dilettantistici privi di risorse e supporti professionali, introducendo un concetto di cura pedagogica che va oltre la mera formazione tecnica, enfatizzando l'importanza di prendersi cura degli atleti in modo olistico. La tesi è che fornendo uno strumento pratico, che risponda alla logica della gamification, e che palesi gli interventi programmati male, apra ad una riflessione che si traduca in azione immediata e migliorativa. Questo processo si ipotizza aumenti il senso di autostima ed autoefficacia, portando poi nel reale, ad un miglioramento dell’intervento educativo. Si introduce la parte teorica, partendo da quel che è il concetto di sport ed in particolare dello sport della palla ovale, evidenziandone i cambiamenti strutturali che hanno portato ad un incremento dei momenti di pericolo per l’atleta centrando il ruolo dell’allenatore partendo dai pericoli che lo sviluppo dello sport moderno presenta, rappresentati dalla competizione e da strumenti inadeguati per una miglior programmazione in sede dilettantistica. Si indaga la dimensione educativa del ruolo di allenatore intesa come atteggiamento di premura, attesa, gratuità e che consideri il benessere biopsicofisico di un essere umano che tende all’eccellenza e si mette in competizione con sè e gli altri. Lo si fa attraverso un quadro teorico che parte da Yam San Chee e attraversando movimenti e concetti quali il movimanto Maker e l’ Universal designe of learning, che accompagnano la costruzione dello strumento e la composizione della tesi. Vi è inoltre una parte sperimentale che inizia con le domande che rappresentano la sfida della tesi, se cioè l'uso di un software può aiutare nel prevenire la sicurezza dell'atleta, e se questo può migliorare il processo educativo dell'allenatore in termini di incremento dell’autoefficacia e dell’autostima. Parte significativa è quella relativa all’individuazione del metodo, dove si specifica l’uso di una fase qualitativa e di una quantitativa, vista l’esigenza di diversificare la parte sondata da questionari e la parte relativa ai test. Nel presentare gli indicatori, si approfitta per indicarne gli aspetti che ne danno valenza scientifica, spiegando l’attuale strumento elaborato e sottoposto al vaglio di selezionati fruitori, e su come si sono sviluppati i metodi comparativi e correttivi in esso presenti. Il lavoro sperimentale si concentra sulla somministrazione ed analisi dei questionari rispetto alla costruzione e all’utilizzo dello strumento e alla somministrazione ed analisi longitudinali dei test sull’autostima e sull’autoefficacia. Essi sono compilati antecedentemente l’uso del programma, dopo un breve utilizzo ed a fine sperimentazione, le analisi son utili per stabilire se queste fossero aumentate o meno. Sono emerse e se ne da conto, alcune criticità e probabili sviluppi futuri, utili per colmare le lacune dell’attuale ricerca coniugandole con alcune idee infattibili al momento ma che possono essere prese in considerazione. Riprendendo quelle che sono le ipotesi della ricerca l’analisi sui dati, evidenziano alcune prospettive interessanti anche se in fase ancora embrionale.