Il lavoro ha come oggetto l'analisi della "Medea" di Ennio. Sebbene l'opera sia pervenuta in modo assai lacunoso (soli diciassette frammenti), è stata comunque possibile un'analisi filologica. Ennio è rimasto fedele al suo modello, il tragediografo greco Euripide (anch'egli autore di una tragedia intitolata "Medea"), sotto l'aspetto contenutistico e linguistico. Una particolare attenzione è però stata rivolta all'autonomia compositiva del poeta latino e al tentativo di rendere comprensibile al suo pubblico, non avvezzo ai racconti mitologici come era invece quello ateniese del V secolo a. C., un dramma che aveva come protagonista una donna, maga, barbara e omicida. Lo studio dei frammenti della "Medea" di Ennio, messi a confronto con quella greca di Euripide, ha evidenziato l'importante opera di romanizzazione svolta dal poeta latino e la grande sfida che questo lavoro deve aver rappresentato per lui.
La Medea di Ennio
MARZOLLA, CARLOTTA
2010/2011
Abstract
Il lavoro ha come oggetto l'analisi della "Medea" di Ennio. Sebbene l'opera sia pervenuta in modo assai lacunoso (soli diciassette frammenti), è stata comunque possibile un'analisi filologica. Ennio è rimasto fedele al suo modello, il tragediografo greco Euripide (anch'egli autore di una tragedia intitolata "Medea"), sotto l'aspetto contenutistico e linguistico. Una particolare attenzione è però stata rivolta all'autonomia compositiva del poeta latino e al tentativo di rendere comprensibile al suo pubblico, non avvezzo ai racconti mitologici come era invece quello ateniese del V secolo a. C., un dramma che aveva come protagonista una donna, maga, barbara e omicida. Lo studio dei frammenti della "Medea" di Ennio, messi a confronto con quella greca di Euripide, ha evidenziato l'importante opera di romanizzazione svolta dal poeta latino e la grande sfida che questo lavoro deve aver rappresentato per lui.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/113477