Wolf has always represented a tricky enemy for livestock. As time went by people had to develop defence methods in order to save livestock from its attacks. In Italy, the wolf feeds essentially on wild ungulates, preferring disadvantaged individuals. However, if there's a lack of fauna, it starts to attack livestock, in particular sheep and goat heads reared in the wild. Nevertheless, it must be said that over the last 30 years, there has been a clear reduction in the consumption of farm animals. In order to protect livestock from possible wolf's attacks it's necessary to put into practice some defence strategies. First of all, the farmer should take care of night refuge of animals and of the surveillance during pasture. More specific devices to control animals, are fences, which exist in many varieties: - Anti-predator boxes, that can be mobile, immobile or electrified, work as night shelter for livestock. It is important to notice that inside these boxes it's not possible to create room for pasture. - Enclosure for pasture areas, can be electrified and, as they can protect a wide area, allow grazing even at night. - Fladry, which are mobile enclosures with suspended strips, which scare predators when flapping at breeze. In order to defend livestock, it is also possible to use sheep dogs, that must have three important characteristics: attention, reliability, protection. In our regions is employed a particular breed of dog, maremmano abruzzese, that have a natural aptitude for this task due to their temperament and their powerful body. However, it must be said that, even if using defence dogs is really effective, it is possible to have troubles with trippers. As well as sheep dogs, also donkeys can be employed to protect livestock. In fact, these animals are always on the alert and really able in defending others, but it can be easily killed in case of wolf pack attack. In addition to defence strategies mentioned before, it also possible to use dissuasive faunal devices and conditioned taste aversion. The first are loudspeaker equipped with sensors able to detect movement and, when predators pass by, they produce recorded sounds that scare them. The other method requires that wolf develops an aversion to livestock hunting. To obtain this aim it is necessary to feed wolf with meat of farm animals containing toxic substances. All over Europe there have been launched many projects for the usage of defence methods and results are really encouraging. Questionnaires of European project ¿LIFE¿ report a good level of satisfaction, both of fences and sheep dogs. Good results have been reached also in our Region: after the conferral of a couple of sheep dogs by the project ¿Lupo Regione Piemonte¿, wolf attacks have been drastically reduced in a breeding farm. In conclusion, in order to continue obtaining good results, it is necessary to give assistance to farmers, control functionality of the different systems, coordinate the activity of the involved authorities and optimize the allocation of compensation for damages due to wolf's attacks.

Il lupo ha da sempre rappresentato un nemico insidioso per gli allevamenti di bestiame. Nel corso del tempo si sono, infatti, dovuti sviluppare metodi di difesa per difendere gli allevamenti dai suoi attacchi. In Italia, il lupo si nutre essenzialmente di ungulati selvatici, preferendo individui svantaggiati. Tuttavia, quando la fauna è carente, può iniziare ad attaccare il bestiame, in particolare capi ovini e caprini, allevati allo stato brado. Nonostante ciò, negli ultimi 30 anni si è osservata una notevole riduzione nel consumo di animali allevati, a favore di ungulati selvatici. Per proteggere il bestiame dagli attacchi del lupo è necessario mettere in pratica alcune strategie di difesa. Prima di tutto, l'allevatore dovrebbe preoccuparsi del ricovero notturno degli animali e della sorveglianza durante le ore di pascolamento. Metodi più specifici per la protezione degli animali sono le recinzioni, di cui se ne esistono numerose varietà: - Box anti-predatore; possono essere mobili o fissi ed eventualmente elettrificati. Fungono da rifugio notturno per il bestiame, ma non permettono il pascolamento. - Recinzioni di aree di pascolo; possono essere elettrificate e permettono il pascolamento anche durante le ore notturne dato che proteggono un'area anche molto ampia. - Fladry; sono recinzioni mobili cui sono legate delle pezze di stoffa che, mosse dal vento, spaventano il predatore. Per la difesa del bestiame, è anche possibile usare i cani da guardiania, che devono possedere tre importanti caratteristiche: attenzione, affidabilità, protezione. Nelle nostre regioni viene utilizzata una particolare razza, ovvero il maremmano abruzzese, che presenta una naturale attitudine per questo compito per via del suo carattere e della sua struttura corporea. Tuttavia, anche se usare cani da difesa è molto efficace, si possono avere problemi con escursionisti di passaggio. Oltre ai cani da guardiania, è anche possibile utilizzare gli asini. Infatti, questi animali sono sempre vigili e con ottime capacità di difesa. In caso di attacchi di branco, però, possono venire predati. Oltre alle strategie di difesa finora menzionate, è anche possibile usare dissuasori faunistici e l'apprendimento dell'avversione al gusto. I primi sono degli altoparlanti dotati di sensori di rilevamento del movimento. Quando i predatori vi passano vicino, questi producono suoni che li spaventano. L'altro metodo, invece, prevede che il lupo sviluppi un'avversione per la caccia al bestiame. Per ottenere ciò, è necessario che il lupo si nutra di carne di animali allevati contaminata da sostanze tossiche. I progetti di applicazione di questi sistemi di difesa sono numerosi ed i risultati incoraggianti. Dai questionari del progetto europeo LIFE, ad esempio, emerge un buon grado di soddisfazione degli allevatori sia per i cani da difesa che per le recinzioni loro assegnate. Anche a livello regionale si sono ottenuti ottimi risultati: un'azienda monticante piemontese ha visto ridursi sensibilmente gli attacchi di lupo in seguito al conferimento di cani da guardiania da parte del Progetto Lupo Regione Piemonte. In conclusione, per poter continuare ad ottenere buoni risultati, è necessario dare assistenza agli allevatori, controllare la funzionalità dei sistemi, coordinare l'attività degli enti coinvolti nei progetti e ottimizzare l'assegnazione degli indennizzi per i danni riportati dagli attacchi di lupo.

Strategie di difesa del bestiame dagli attacchi di lupo in Piemonte

RAVETTO ENRI, SIMONE
2010/2011

Abstract

Il lupo ha da sempre rappresentato un nemico insidioso per gli allevamenti di bestiame. Nel corso del tempo si sono, infatti, dovuti sviluppare metodi di difesa per difendere gli allevamenti dai suoi attacchi. In Italia, il lupo si nutre essenzialmente di ungulati selvatici, preferendo individui svantaggiati. Tuttavia, quando la fauna è carente, può iniziare ad attaccare il bestiame, in particolare capi ovini e caprini, allevati allo stato brado. Nonostante ciò, negli ultimi 30 anni si è osservata una notevole riduzione nel consumo di animali allevati, a favore di ungulati selvatici. Per proteggere il bestiame dagli attacchi del lupo è necessario mettere in pratica alcune strategie di difesa. Prima di tutto, l'allevatore dovrebbe preoccuparsi del ricovero notturno degli animali e della sorveglianza durante le ore di pascolamento. Metodi più specifici per la protezione degli animali sono le recinzioni, di cui se ne esistono numerose varietà: - Box anti-predatore; possono essere mobili o fissi ed eventualmente elettrificati. Fungono da rifugio notturno per il bestiame, ma non permettono il pascolamento. - Recinzioni di aree di pascolo; possono essere elettrificate e permettono il pascolamento anche durante le ore notturne dato che proteggono un'area anche molto ampia. - Fladry; sono recinzioni mobili cui sono legate delle pezze di stoffa che, mosse dal vento, spaventano il predatore. Per la difesa del bestiame, è anche possibile usare i cani da guardiania, che devono possedere tre importanti caratteristiche: attenzione, affidabilità, protezione. Nelle nostre regioni viene utilizzata una particolare razza, ovvero il maremmano abruzzese, che presenta una naturale attitudine per questo compito per via del suo carattere e della sua struttura corporea. Tuttavia, anche se usare cani da difesa è molto efficace, si possono avere problemi con escursionisti di passaggio. Oltre ai cani da guardiania, è anche possibile utilizzare gli asini. Infatti, questi animali sono sempre vigili e con ottime capacità di difesa. In caso di attacchi di branco, però, possono venire predati. Oltre alle strategie di difesa finora menzionate, è anche possibile usare dissuasori faunistici e l'apprendimento dell'avversione al gusto. I primi sono degli altoparlanti dotati di sensori di rilevamento del movimento. Quando i predatori vi passano vicino, questi producono suoni che li spaventano. L'altro metodo, invece, prevede che il lupo sviluppi un'avversione per la caccia al bestiame. Per ottenere ciò, è necessario che il lupo si nutra di carne di animali allevati contaminata da sostanze tossiche. I progetti di applicazione di questi sistemi di difesa sono numerosi ed i risultati incoraggianti. Dai questionari del progetto europeo LIFE, ad esempio, emerge un buon grado di soddisfazione degli allevatori sia per i cani da difesa che per le recinzioni loro assegnate. Anche a livello regionale si sono ottenuti ottimi risultati: un'azienda monticante piemontese ha visto ridursi sensibilmente gli attacchi di lupo in seguito al conferimento di cani da guardiania da parte del Progetto Lupo Regione Piemonte. In conclusione, per poter continuare ad ottenere buoni risultati, è necessario dare assistenza agli allevatori, controllare la funzionalità dei sistemi, coordinare l'attività degli enti coinvolti nei progetti e ottimizzare l'assegnazione degli indennizzi per i danni riportati dagli attacchi di lupo.
ITA
Wolf has always represented a tricky enemy for livestock. As time went by people had to develop defence methods in order to save livestock from its attacks. In Italy, the wolf feeds essentially on wild ungulates, preferring disadvantaged individuals. However, if there's a lack of fauna, it starts to attack livestock, in particular sheep and goat heads reared in the wild. Nevertheless, it must be said that over the last 30 years, there has been a clear reduction in the consumption of farm animals. In order to protect livestock from possible wolf's attacks it's necessary to put into practice some defence strategies. First of all, the farmer should take care of night refuge of animals and of the surveillance during pasture. More specific devices to control animals, are fences, which exist in many varieties: - Anti-predator boxes, that can be mobile, immobile or electrified, work as night shelter for livestock. It is important to notice that inside these boxes it's not possible to create room for pasture. - Enclosure for pasture areas, can be electrified and, as they can protect a wide area, allow grazing even at night. - Fladry, which are mobile enclosures with suspended strips, which scare predators when flapping at breeze. In order to defend livestock, it is also possible to use sheep dogs, that must have three important characteristics: attention, reliability, protection. In our regions is employed a particular breed of dog, maremmano abruzzese, that have a natural aptitude for this task due to their temperament and their powerful body. However, it must be said that, even if using defence dogs is really effective, it is possible to have troubles with trippers. As well as sheep dogs, also donkeys can be employed to protect livestock. In fact, these animals are always on the alert and really able in defending others, but it can be easily killed in case of wolf pack attack. In addition to defence strategies mentioned before, it also possible to use dissuasive faunal devices and conditioned taste aversion. The first are loudspeaker equipped with sensors able to detect movement and, when predators pass by, they produce recorded sounds that scare them. The other method requires that wolf develops an aversion to livestock hunting. To obtain this aim it is necessary to feed wolf with meat of farm animals containing toxic substances. All over Europe there have been launched many projects for the usage of defence methods and results are really encouraging. Questionnaires of European project ¿LIFE¿ report a good level of satisfaction, both of fences and sheep dogs. Good results have been reached also in our Region: after the conferral of a couple of sheep dogs by the project ¿Lupo Regione Piemonte¿, wolf attacks have been drastically reduced in a breeding farm. In conclusion, in order to continue obtaining good results, it is necessary to give assistance to farmers, control functionality of the different systems, coordinate the activity of the involved authorities and optimize the allocation of compensation for damages due to wolf's attacks.
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