La tesi tratta del profilo farmacochimico e delle nuove applicazioni terapeutiche della Talidomide, un farmaco in passato noto per le sue proprietà sedative-ipnotiche ed antiemetiche. Dal 1960 ad oggi sono state scoperte nuove proprietà farmacologiche, quali antiinfiammatorie, immunomodulatorie, antiangiogenetiche e antitumorali, descritte dettagliatamente nel primo capitolo, che fanno della Talidomide un valido farmaco utilizzato per trattare una varietà di malattie autoimmuni, quali per esempio il Mieloma Multiplo, di alcuni tipi di cancro e di malattie infiammatorie gravi. Dopo un'analisi del farmaco anche dal punto vista farmacocinetico (ADME) e tossicologico, il capitolo successivo tratta dello sviluppo della nascita di una nuova classe di farmaci antineoplastici e immunomodulatori, gli IMIDS (Immunomodulatory Imide Drugs). Attraverso un esteso e accurato lavoro di farmacomodulazione a partire dalla struttura della molecola della Talidomide sono stati ottenuti diversi composti, tra i quali ricordiamo quelli amminici, che presentano migliori proprietà rispetto al farmaco capostipite di questa classe. Si parla di Pomalidomide, attualmente ancora in fase di sperimentazione nel trattamento del mieloma multiplo e della Lenalidomide, un farmaco già approvato a partire dal 2006 nel trattamento del mieloma multiplo di seconda linea in associazione con il desametasone. Nello stesso capitolo vengono evidenziati i vantaggi della Lenalidomide, rendendola così un farmaco ancora più innovativo, in confronto alla Talidomide, sia in termini di efficacia, poiché presenta una maggiore potenza, sia in termini di sicurezza, in quanto alcuni gravi effetti collaterali (come la neutropenia periferica) si riscontrano con una minore incidenza. La terza ed ultima parte della tesi descrive l'uso, le indicazioni nella pratica clinica attuale e gli studi clinici della Talidomide e degli ImiDs, facendo una breve introduzione sul Registro dei Farmaci Oncologici, un volume istituito dall'AIFA nel 2005 finalizzato a raccogliere tutti i dati relativi alle prescrizioni dei nuovi farmaci di recente autorizzazione ad alto tasso di innovatività e ad alto costo, nonché i pazienti arruolati e il loro follow up clinico. Rientrano all'interno di questo registro anche la Talidomide e la Lenalidomide, le cui indicazioni terapeutiche autorizzate sono sottoposte costantemente a monitoraggio. Nello stesso capitolo si introduce inoltre la legge 648/96 e la sua estensione, che prevede l'integrazione di alcuni allegati nella lista dei farmaci che possono essere utilizzati per un'indicazione diversa da quella autorizzata, tra i quali ritroviamo appunto anche la Lenalidomide e Talidomide. In conclusione sono stati riportati alcuni dati raccolti presso l'Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle di Cuneo: in particolare i costi e i consumi rispettivamente della Talidomide e Lenalidomide; ed infine alcuni studi clinici effettuati sulla Talidomide e IMIDS che hanno riportato ad oggi risultatati migliori, sotto diversi aspetti, in confronto alle terapie standard utilizzate per il trattamento di alcune patologie, quali il mieloma multiplo.

DALLA TALIDOMIDE AGLI IMIDS: PROFILO FARMACOCHIMICO E APPLICAZIONI TERAPEUTICHE

BORSERO, MARINA
2010/2011

Abstract

La tesi tratta del profilo farmacochimico e delle nuove applicazioni terapeutiche della Talidomide, un farmaco in passato noto per le sue proprietà sedative-ipnotiche ed antiemetiche. Dal 1960 ad oggi sono state scoperte nuove proprietà farmacologiche, quali antiinfiammatorie, immunomodulatorie, antiangiogenetiche e antitumorali, descritte dettagliatamente nel primo capitolo, che fanno della Talidomide un valido farmaco utilizzato per trattare una varietà di malattie autoimmuni, quali per esempio il Mieloma Multiplo, di alcuni tipi di cancro e di malattie infiammatorie gravi. Dopo un'analisi del farmaco anche dal punto vista farmacocinetico (ADME) e tossicologico, il capitolo successivo tratta dello sviluppo della nascita di una nuova classe di farmaci antineoplastici e immunomodulatori, gli IMIDS (Immunomodulatory Imide Drugs). Attraverso un esteso e accurato lavoro di farmacomodulazione a partire dalla struttura della molecola della Talidomide sono stati ottenuti diversi composti, tra i quali ricordiamo quelli amminici, che presentano migliori proprietà rispetto al farmaco capostipite di questa classe. Si parla di Pomalidomide, attualmente ancora in fase di sperimentazione nel trattamento del mieloma multiplo e della Lenalidomide, un farmaco già approvato a partire dal 2006 nel trattamento del mieloma multiplo di seconda linea in associazione con il desametasone. Nello stesso capitolo vengono evidenziati i vantaggi della Lenalidomide, rendendola così un farmaco ancora più innovativo, in confronto alla Talidomide, sia in termini di efficacia, poiché presenta una maggiore potenza, sia in termini di sicurezza, in quanto alcuni gravi effetti collaterali (come la neutropenia periferica) si riscontrano con una minore incidenza. La terza ed ultima parte della tesi descrive l'uso, le indicazioni nella pratica clinica attuale e gli studi clinici della Talidomide e degli ImiDs, facendo una breve introduzione sul Registro dei Farmaci Oncologici, un volume istituito dall'AIFA nel 2005 finalizzato a raccogliere tutti i dati relativi alle prescrizioni dei nuovi farmaci di recente autorizzazione ad alto tasso di innovatività e ad alto costo, nonché i pazienti arruolati e il loro follow up clinico. Rientrano all'interno di questo registro anche la Talidomide e la Lenalidomide, le cui indicazioni terapeutiche autorizzate sono sottoposte costantemente a monitoraggio. Nello stesso capitolo si introduce inoltre la legge 648/96 e la sua estensione, che prevede l'integrazione di alcuni allegati nella lista dei farmaci che possono essere utilizzati per un'indicazione diversa da quella autorizzata, tra i quali ritroviamo appunto anche la Lenalidomide e Talidomide. In conclusione sono stati riportati alcuni dati raccolti presso l'Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle di Cuneo: in particolare i costi e i consumi rispettivamente della Talidomide e Lenalidomide; ed infine alcuni studi clinici effettuati sulla Talidomide e IMIDS che hanno riportato ad oggi risultatati migliori, sotto diversi aspetti, in confronto alle terapie standard utilizzate per il trattamento di alcune patologie, quali il mieloma multiplo.
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