Mi sono avvicinato al mondo del folklore andaluso nel 2011, anno in cui mi sono recato a Siviglia per la prima volta. Siviglia è in una delle regioni forse più culturalmente lontane dall'Europa occidentale, la cui bellezza si coglie nell'esotismo dei palazzi islamici, nei minuscoli villaggi senza tempo, negli aspri paesaggi montuosi e sulle lunghe spiagge. La città mi ha subito affascinato per i suoi molteplici volti, un luogo profondamente legato alle tradizioni che ha accettato una rapida modernizzazione, un'anima oscura e complessa che affonda le sue radici nelle polverose taverne del quartiere di Triana dov'è nato il flamenco, il tipico ballo dell'antico popolo gitano. Negli anni successivi sono quindi ritornato più volte per scavare sempre più a fondo nella tradizione gitana.
DUENDE DEL SUR
LEVA, FEDERICO
2014/2015
Abstract
Mi sono avvicinato al mondo del folklore andaluso nel 2011, anno in cui mi sono recato a Siviglia per la prima volta. Siviglia è in una delle regioni forse più culturalmente lontane dall'Europa occidentale, la cui bellezza si coglie nell'esotismo dei palazzi islamici, nei minuscoli villaggi senza tempo, negli aspri paesaggi montuosi e sulle lunghe spiagge. La città mi ha subito affascinato per i suoi molteplici volti, un luogo profondamente legato alle tradizioni che ha accettato una rapida modernizzazione, un'anima oscura e complessa che affonda le sue radici nelle polverose taverne del quartiere di Triana dov'è nato il flamenco, il tipico ballo dell'antico popolo gitano. Negli anni successivi sono quindi ritornato più volte per scavare sempre più a fondo nella tradizione gitana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/11341