Historically, religious organizations were the first to welcome and provide assistance to people in need when states had not yet implemented support policies. Initially, the services provided were aimed at the poor and beggars, subsequently, following the evolution of the social context, the group of beneficiaries was expanded to include refugees. States in turn recognized the need to design effective inclusion policies to deal with asylum seekers. However, reception systems, strongly influenced by public opinion, impose increasingly stringent measures on entry into the European Union instead of facilitating safer and more legal entry for migrants. Since 2015, some Christian religious organizations, following the numerous news stories relating to shipwrecks in the Mediterranean Sea, have recognized the need to provide an entry policy that avoids illegal human trafficking. This is how the Humanitarian Corridors were born, a project agreed with the Italian Ministry of the Interior and some civil society organizations. The aim of the paper is to analyze various reception methods in different countries of the world, in particular religious institutions that offer food and accommodation to refugees. The text examines the Humanitarian Corridors project as a case study and compares it with the SAI model used by the Italian State to welcome asylum seekers. Finally, the opportunities and critical issues of the two models are discussed.
Storicamente le organizzazioni religiose sono state le prime ad accogliere e fornire assistenza alle persone bisognose quando ancora gli Stati non avevano provveduto a realizzare delle politiche di sostegno. Inizialmente i servizi erogati erano rivolti a poveri e mendicanti, successivamente, in seguito all’evoluzione del contesto sociale si è allargata la platea dei beneficiari includendo anche i rifugiati. Gli Stati a loro volta hanno riconosciuto la necessità di progettare politiche di inclusione efficaci per far fronte ai richiedenti asilo. Tuttavia i sistemi di accoglienza, fortemente influenzati dall’opinione pubblica, pongono misure sempre più stringenti all’ingresso dell’Unione Europea invece di agevolare un ingresso più sicuro e legale per i migranti. Dal 2015 alcuni enti religiosi cristiani, dopo i numerosi episodi di cronaca relativi ai naufragi nel Mar Mediterraneo, hanno riconosciuto la necessità di provvedere ad una politica di ingresso che evitasse il traffico illegale di esseri umani. Nascono così i Corridoi Umanitari, un progetto concordato con il Ministero degli Interni italiano e alcune organizzazioni della società civile. L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare varie modalità di accoglienza in diversi paesi del mondo, in particolare enti religiosi che offrono vitto e alloggio a rifugiati. Nel testo viene approfondito il progetto dei Corridoi Umanitari come caso studio e comparato con il modello SAI utilizzato dallo Stato italiano per accogliere i richiedenti asilo. Infine vengono discusse le opportunità e le criticità dei due modelli.
Il ruolo delle organizzazioni religiose nei sistemi di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo
OLDANO, ALESSIA
2023/2024
Abstract
Storicamente le organizzazioni religiose sono state le prime ad accogliere e fornire assistenza alle persone bisognose quando ancora gli Stati non avevano provveduto a realizzare delle politiche di sostegno. Inizialmente i servizi erogati erano rivolti a poveri e mendicanti, successivamente, in seguito all’evoluzione del contesto sociale si è allargata la platea dei beneficiari includendo anche i rifugiati. Gli Stati a loro volta hanno riconosciuto la necessità di progettare politiche di inclusione efficaci per far fronte ai richiedenti asilo. Tuttavia i sistemi di accoglienza, fortemente influenzati dall’opinione pubblica, pongono misure sempre più stringenti all’ingresso dell’Unione Europea invece di agevolare un ingresso più sicuro e legale per i migranti. Dal 2015 alcuni enti religiosi cristiani, dopo i numerosi episodi di cronaca relativi ai naufragi nel Mar Mediterraneo, hanno riconosciuto la necessità di provvedere ad una politica di ingresso che evitasse il traffico illegale di esseri umani. Nascono così i Corridoi Umanitari, un progetto concordato con il Ministero degli Interni italiano e alcune organizzazioni della società civile. L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare varie modalità di accoglienza in diversi paesi del mondo, in particolare enti religiosi che offrono vitto e alloggio a rifugiati. Nel testo viene approfondito il progetto dei Corridoi Umanitari come caso studio e comparato con il modello SAI utilizzato dallo Stato italiano per accogliere i richiedenti asilo. Infine vengono discusse le opportunità e le criticità dei due modelli.File | Dimensione | Formato | |
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