Homosexual parenting has gained more and more attention over the past decade. With the introduction of specific laws safeguarding the LGBTQ+ community in various European countries, as well as the progress made in the field of biotechnology - which lead to a separation between the biological aspect and filiation -, many cultural changes have taken place regarding the concept of family. In many countries, adoption in particular opened the possibility of creating a family with children also for same-sex couples. To this day, fourteen European Union countries allow same-sex couples to adopt a child. Italy is not among them, because its legal system doesn’t allow homosexual couples to access to this practice, except in particular cases in accordance with article 44, paragraph 1, letter (d of Law no. 184/1983. Same-sex couples adoption is a very controversial and discussed topic because, even if more and more countries are giving their support to this practice, it is still subjected to sociocultural attitudes like stigma and prejudice. These attitudes can not only have an impact on the wellbeing of these families, but also on the levels of acceptance and legal support towards them. As the best interest of the child concept is of fundamental importance within the European Community, many scholars explored, in relation to the possibility of granting a child for adoption to a couple of individuals of the same sex, whether there were substantial differences between the parenting capacity of homosexual people and that of heterosexual people; in particular, they focused on whether there were negative effects of homosexual parenting on the development and well-being of the child. Scientific research concerning same-sex couples adoptions and their possible impact on the well-being of the child is very recent and of moderate dimension but there have not been, to this date, reasons why a homosexual couple is to be considered more inadequate than an heterosexual one to adopt a child. It is desirable that research on the subject will continue and expand, so as to promote greater cultural acceptance of these non-traditional family forms, highlighting how they can represent in many cases the best interest of the child. All this should thus lead to the establishment of legal rules aimed at granting and protecting adoptions to same-sex couples, in particular in countries where, as in Italy, they do not exist yet.

Il tema dell’omogenitorialità ha ottenuto, negli ultimi decenni, sempre maggiore attenzione. Con l’istituzione di norme specifiche a tutela della comunità LGBTQ+ nei vari paesi europei, così come grazie al progresso delle biotecnologie, il quale ha portato a separare la dimensione biologica dal concetto di filiazione, sono avvenute numerose modificazioni a livello culturale per quanto riguarda la concezione di famiglia. In particolar modo l’istituto dell’adozione, in molti paesi, ha ampliato la possibilità di formare una famiglia con figli anche alle persone dello stesso sesso. All’interno dell’Unione Europea, ad oggi, sono quattordici i paesi che consentono ad una coppia omosessuale di adottare un bambino, tra questi non è presente l’Italia, il quale ordinamento legale non permette a queste coppie di accedere a tale istituto, se non in casi particolari ai sensi dell’art.44 paragrafo 1 lettera (d della Legge n.184/1983. Le adozioni omogenitoriali rappresentano un argomento controverso e spesso dibattuto in quanto, nonostante sempre più nazioni forniscano tutela legale a supporto della pratica, sono soggette a numerosi atteggiamenti di tipo stigmatizzante e pregiudizievole provenienti dall’ambiente socioculturale, i quali potrebbero impattare non solo sul benessere di queste famiglie ma anche sui livelli di accettazione e tutela delle stesse. Essendo il concetto di best interest of the child di fondamentale importanza all’interno della Comunità Europea, molti studiosi si sono chiesti, in rapporto alla possibilità di concedere un figlio in adozione ad una coppia di individui dello stesso sesso, se vi fossero sostanziali differenze tra la capacità genitoriale di persone omosessuali e quella di persone eterosessuali, in particolar modo se vi fossero effetti negativi della genitorialità omosessuale sullo sviluppo e sul benessere del bambino. La ricerca scientifica riguardante le adozioni omogenitoriali e il loro possibile impatto sulla salute del bambino è molto recente e di moderate dimensioni ma non sono risultate, ad oggi, motivazioni per le quali una coppia omosessuale sia da considerarsi più inadeguata di una eterosessuale ad adottare un figlio. È auspicabile che la ricerca sull’argomento prosegua e si ampli, in modo tale da promuovere una maggiore accettazione a livello culturale di tali forme familiari non tradizionali, mettendo in luce come possano rappresentare in molti casi la condizione di interesse superiore del minore, portando quindi all’istituzione di norme giuridiche volte alla concessione e alla tutela delle adozioni a coppie omosessuali, in particolare nei paesi in cui, come in Italia, non sono ancora presenti.

Adozioni omogenitoriali: aspetti legali ed implicazioni psicologiche

CALABRESE, CARLOTTA
2023/2024

Abstract

Il tema dell’omogenitorialità ha ottenuto, negli ultimi decenni, sempre maggiore attenzione. Con l’istituzione di norme specifiche a tutela della comunità LGBTQ+ nei vari paesi europei, così come grazie al progresso delle biotecnologie, il quale ha portato a separare la dimensione biologica dal concetto di filiazione, sono avvenute numerose modificazioni a livello culturale per quanto riguarda la concezione di famiglia. In particolar modo l’istituto dell’adozione, in molti paesi, ha ampliato la possibilità di formare una famiglia con figli anche alle persone dello stesso sesso. All’interno dell’Unione Europea, ad oggi, sono quattordici i paesi che consentono ad una coppia omosessuale di adottare un bambino, tra questi non è presente l’Italia, il quale ordinamento legale non permette a queste coppie di accedere a tale istituto, se non in casi particolari ai sensi dell’art.44 paragrafo 1 lettera (d della Legge n.184/1983. Le adozioni omogenitoriali rappresentano un argomento controverso e spesso dibattuto in quanto, nonostante sempre più nazioni forniscano tutela legale a supporto della pratica, sono soggette a numerosi atteggiamenti di tipo stigmatizzante e pregiudizievole provenienti dall’ambiente socioculturale, i quali potrebbero impattare non solo sul benessere di queste famiglie ma anche sui livelli di accettazione e tutela delle stesse. Essendo il concetto di best interest of the child di fondamentale importanza all’interno della Comunità Europea, molti studiosi si sono chiesti, in rapporto alla possibilità di concedere un figlio in adozione ad una coppia di individui dello stesso sesso, se vi fossero sostanziali differenze tra la capacità genitoriale di persone omosessuali e quella di persone eterosessuali, in particolar modo se vi fossero effetti negativi della genitorialità omosessuale sullo sviluppo e sul benessere del bambino. La ricerca scientifica riguardante le adozioni omogenitoriali e il loro possibile impatto sulla salute del bambino è molto recente e di moderate dimensioni ma non sono risultate, ad oggi, motivazioni per le quali una coppia omosessuale sia da considerarsi più inadeguata di una eterosessuale ad adottare un figlio. È auspicabile che la ricerca sull’argomento prosegua e si ampli, in modo tale da promuovere una maggiore accettazione a livello culturale di tali forme familiari non tradizionali, mettendo in luce come possano rappresentare in molti casi la condizione di interesse superiore del minore, portando quindi all’istituzione di norme giuridiche volte alla concessione e alla tutela delle adozioni a coppie omosessuali, in particolare nei paesi in cui, come in Italia, non sono ancora presenti.
ITA
Homosexual parenting has gained more and more attention over the past decade. With the introduction of specific laws safeguarding the LGBTQ+ community in various European countries, as well as the progress made in the field of biotechnology - which lead to a separation between the biological aspect and filiation -, many cultural changes have taken place regarding the concept of family. In many countries, adoption in particular opened the possibility of creating a family with children also for same-sex couples. To this day, fourteen European Union countries allow same-sex couples to adopt a child. Italy is not among them, because its legal system doesn’t allow homosexual couples to access to this practice, except in particular cases in accordance with article 44, paragraph 1, letter (d of Law no. 184/1983. Same-sex couples adoption is a very controversial and discussed topic because, even if more and more countries are giving their support to this practice, it is still subjected to sociocultural attitudes like stigma and prejudice. These attitudes can not only have an impact on the wellbeing of these families, but also on the levels of acceptance and legal support towards them. As the best interest of the child concept is of fundamental importance within the European Community, many scholars explored, in relation to the possibility of granting a child for adoption to a couple of individuals of the same sex, whether there were substantial differences between the parenting capacity of homosexual people and that of heterosexual people; in particular, they focused on whether there were negative effects of homosexual parenting on the development and well-being of the child. Scientific research concerning same-sex couples adoptions and their possible impact on the well-being of the child is very recent and of moderate dimension but there have not been, to this date, reasons why a homosexual couple is to be considered more inadequate than an heterosexual one to adopt a child. It is desirable that research on the subject will continue and expand, so as to promote greater cultural acceptance of these non-traditional family forms, highlighting how they can represent in many cases the best interest of the child. All this should thus lead to the establishment of legal rules aimed at granting and protecting adoptions to same-sex couples, in particular in countries where, as in Italy, they do not exist yet.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/113335