In momenti di crisi economica, la necessità di contenere e diminuire la spesa pubblica diviene l'obiettivo primario del Governo. Già nel 1979, nel rapporto Giannini relativo ai principali problemi dell'amministrazione dello Stato, si evidenziavano i danni di una gestione che non garantiva risposte ai bisogni dei cittadini. Il percorso di riforma venne avviato circa dieci anni dopo per giungere all'attuale assetto dove la Pubblica Amministrazione razionalizza ed ottimizza la propria attività. La normativa emessa in questo periodo ha come obiettivi la trasparenza, la semplificazione dei procedimenti, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità della gestione. Il processo di riforma che ha interessato in questi ultimi anni il pubblico impiego ha, inoltre, lo scopo di omogeneizzare la disciplina ¿speciale¿ con il rapporto di lavoro privato. Tale processo riformatore ha profondamente modificato il modo di pensare e gestire la Pubblica Amministrazione e di conseguenza anche l'organizzazione della stessa. L'attuale disciplina è il frutto di una serie di interventi normativi che prendono le mosse dalla legge n. 142/90 e dalla legge delega n. 421/92 sulla base della quale è stato emanato il d. lgs. 29/93. Tale decreto legislativo ha contraddistinto il periodo definito ¿prima privatizzazione¿. La seconda fase, o ¿seconda privatizzazione¿, prende avvio in attuazione della l. 59/97 con i dd. Lgs. 386/97, 80 e 387 del '98 che apportano modifiche ed integrazioni al d. lgs. 29/93. Con la l. 142/90 sulle autonomie locali viene introdotto il concetto di distinzione dei poteri tra indirizzo politico e gestione. Tale principio viene affermato con l'emanazione del d. lgs. 29/93. Con l'attuazione del principio della separazione dei poteri si delinea il ruolo dell'organo politico ed il ruolo dei dirigenti. La necessità di un Testo Unico, con funzione di coordinamento testuale e sistematico ha portato alla redazione del d. lgs. 165/01. Parificare il pubblico impiegato al lavoratore del settore privato ha comportato l'introduzione di percorsi di carriera fondati non più sull'anzianità ma sul merito, passando dalla gestione per atti alla gestione per risultati. Un elemento di novità è costituito dalla contrattualizzazione del rapporto di lavoro. Tale rapporto non trae più origine da un atto autoritativo della pubblica amministrazione, bensì da un contratto di lavoro tra pubblica amministrazione e dipendente disciplinato dalle norme del libro V del codice civile. L'adozione di un nuovo modello di gestione delle risorse umane ha permesso di organizzare queste secondo principio di flessibilità e di interfunzionalità e di istituire un sistema premiante per i personale. Con il d. lgs. 150/09, attuativo della legge 15/09, nell'ottica di una ulteriore armonizzazione della disciplina del lavoro pubblico con quello privato, viene operata una riforma sul sistema delle relazioni sindacali ed in particolare delle procedure di contrattazione collettiva, nonché sull'intero complesso sistema retributivo del dipendenti introducendo il concetto di performance individuale e collettiva. Nonostante ciò, persistono ancora margini di differenziazione: ambiti in cui operano istituti speciali e regimi di deroga per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche.
La burocrazia regionale in Piemonte
MORO, MARINA
2010/2011
Abstract
In momenti di crisi economica, la necessità di contenere e diminuire la spesa pubblica diviene l'obiettivo primario del Governo. Già nel 1979, nel rapporto Giannini relativo ai principali problemi dell'amministrazione dello Stato, si evidenziavano i danni di una gestione che non garantiva risposte ai bisogni dei cittadini. Il percorso di riforma venne avviato circa dieci anni dopo per giungere all'attuale assetto dove la Pubblica Amministrazione razionalizza ed ottimizza la propria attività. La normativa emessa in questo periodo ha come obiettivi la trasparenza, la semplificazione dei procedimenti, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità della gestione. Il processo di riforma che ha interessato in questi ultimi anni il pubblico impiego ha, inoltre, lo scopo di omogeneizzare la disciplina ¿speciale¿ con il rapporto di lavoro privato. Tale processo riformatore ha profondamente modificato il modo di pensare e gestire la Pubblica Amministrazione e di conseguenza anche l'organizzazione della stessa. L'attuale disciplina è il frutto di una serie di interventi normativi che prendono le mosse dalla legge n. 142/90 e dalla legge delega n. 421/92 sulla base della quale è stato emanato il d. lgs. 29/93. Tale decreto legislativo ha contraddistinto il periodo definito ¿prima privatizzazione¿. La seconda fase, o ¿seconda privatizzazione¿, prende avvio in attuazione della l. 59/97 con i dd. Lgs. 386/97, 80 e 387 del '98 che apportano modifiche ed integrazioni al d. lgs. 29/93. Con la l. 142/90 sulle autonomie locali viene introdotto il concetto di distinzione dei poteri tra indirizzo politico e gestione. Tale principio viene affermato con l'emanazione del d. lgs. 29/93. Con l'attuazione del principio della separazione dei poteri si delinea il ruolo dell'organo politico ed il ruolo dei dirigenti. La necessità di un Testo Unico, con funzione di coordinamento testuale e sistematico ha portato alla redazione del d. lgs. 165/01. Parificare il pubblico impiegato al lavoratore del settore privato ha comportato l'introduzione di percorsi di carriera fondati non più sull'anzianità ma sul merito, passando dalla gestione per atti alla gestione per risultati. Un elemento di novità è costituito dalla contrattualizzazione del rapporto di lavoro. Tale rapporto non trae più origine da un atto autoritativo della pubblica amministrazione, bensì da un contratto di lavoro tra pubblica amministrazione e dipendente disciplinato dalle norme del libro V del codice civile. L'adozione di un nuovo modello di gestione delle risorse umane ha permesso di organizzare queste secondo principio di flessibilità e di interfunzionalità e di istituire un sistema premiante per i personale. Con il d. lgs. 150/09, attuativo della legge 15/09, nell'ottica di una ulteriore armonizzazione della disciplina del lavoro pubblico con quello privato, viene operata una riforma sul sistema delle relazioni sindacali ed in particolare delle procedure di contrattazione collettiva, nonché sull'intero complesso sistema retributivo del dipendenti introducendo il concetto di performance individuale e collettiva. Nonostante ciò, persistono ancora margini di differenziazione: ambiti in cui operano istituti speciali e regimi di deroga per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/113278