ESTETICA E MITO NELLA PSICOLOGIA ARCHETIPICA DI JAMES HILLMAN In questa tesi, di carattere monografico, si affronta la figura e il pensiero di James Hillman, oggi considerato il padre della psicologia archetipica. Nel cercare di fare una panoramica sulle varie componenti alla base della sua originale teoria psicoanalitica, si è diviso il lavoro in esame del pensiero filosofico, la visione psicologica e la concezione estetica dell' autore. La prima parte analizza la filosofia di riferimento che sottostà a tutto il pensiero dell' autore, ovvero la psicologia platonica e neoplatonica, in particolare al riferimento al concetto di archetipo e anima mundi, e si sofferma sulla critica hillmaniana delle religioni monoteistiche e del pensiero cartesiano viste come le colpevoli della tendenza spiritualistica e razionalistica della nostra filosofia e cultura occidentale. La seconda parte prende in esame la specifica psicologia di Hillman, una psicologia devota al concetto di Anima, che viene sostenuta dal recupero del platonismo e neoplatonismo applicato alla psicologia, esplicato in una teoria che ripropone un ritorno alla cultura greca e pagana del mondo greco, l' unico ambiente in seno al quale l' Anima si sia espressa in modo pieno e totale. Si è analizzata la centralità della dimensione psichica della psicologia di Hillman, dimensione concepita come la più genuina espressione della verità dell' anima, e il concetto di mito come terapia, esplicato attraverso la valenza psico-archetipico-simbolica delle figure mitiche degli dèi, che si sono diffusamente analizzate. Si è anche analizzato il mito di Eros e Psiche, mito sul cui significato Hilllman intende rifondare la sua psicologia. La terza parte analizza la personale concezione estetica dell' autore, basata in particolare sulla formulazione neoplatonica dell' anima mundi, e sulla ripresa del concetto di aisthesis che Hillman riconduce direttamente all' influenza di Afrodite sulle nostre vite. Questa visione estetica, in virtù dei presupposti su cui si basa, diventa così una vera e propria concezione estetico-ecologica, poiché prende in esame l' anima all' interno del mondo in cui viviamo, e la sua difesa accorata. Questa Anima del e nel mondo, per Hillman noi la possiamo onorare nella costruzione di città dove la bellezza sia evidente,nella pratica diretta del bello attraverso le arti, e nello sviluppo di una terapia dell' arte capace di riportarci a quelle pratiche manuali a cui l' Anima ricorre per esprimere il proprio repertorio immaginale e che adopera per guarirsi.

Uno sguardo pagano sul mondo: estetica e mito nella psicologia archetipica di James Hillman

VERZELLONI, PAOLA
2010/2011

Abstract

ESTETICA E MITO NELLA PSICOLOGIA ARCHETIPICA DI JAMES HILLMAN In questa tesi, di carattere monografico, si affronta la figura e il pensiero di James Hillman, oggi considerato il padre della psicologia archetipica. Nel cercare di fare una panoramica sulle varie componenti alla base della sua originale teoria psicoanalitica, si è diviso il lavoro in esame del pensiero filosofico, la visione psicologica e la concezione estetica dell' autore. La prima parte analizza la filosofia di riferimento che sottostà a tutto il pensiero dell' autore, ovvero la psicologia platonica e neoplatonica, in particolare al riferimento al concetto di archetipo e anima mundi, e si sofferma sulla critica hillmaniana delle religioni monoteistiche e del pensiero cartesiano viste come le colpevoli della tendenza spiritualistica e razionalistica della nostra filosofia e cultura occidentale. La seconda parte prende in esame la specifica psicologia di Hillman, una psicologia devota al concetto di Anima, che viene sostenuta dal recupero del platonismo e neoplatonismo applicato alla psicologia, esplicato in una teoria che ripropone un ritorno alla cultura greca e pagana del mondo greco, l' unico ambiente in seno al quale l' Anima si sia espressa in modo pieno e totale. Si è analizzata la centralità della dimensione psichica della psicologia di Hillman, dimensione concepita come la più genuina espressione della verità dell' anima, e il concetto di mito come terapia, esplicato attraverso la valenza psico-archetipico-simbolica delle figure mitiche degli dèi, che si sono diffusamente analizzate. Si è anche analizzato il mito di Eros e Psiche, mito sul cui significato Hilllman intende rifondare la sua psicologia. La terza parte analizza la personale concezione estetica dell' autore, basata in particolare sulla formulazione neoplatonica dell' anima mundi, e sulla ripresa del concetto di aisthesis che Hillman riconduce direttamente all' influenza di Afrodite sulle nostre vite. Questa visione estetica, in virtù dei presupposti su cui si basa, diventa così una vera e propria concezione estetico-ecologica, poiché prende in esame l' anima all' interno del mondo in cui viviamo, e la sua difesa accorata. Questa Anima del e nel mondo, per Hillman noi la possiamo onorare nella costruzione di città dove la bellezza sia evidente,nella pratica diretta del bello attraverso le arti, e nello sviluppo di una terapia dell' arte capace di riportarci a quelle pratiche manuali a cui l' Anima ricorre per esprimere il proprio repertorio immaginale e che adopera per guarirsi.
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