Fruit thinning in peach orchards is an important operation that is useful in many different ways: fruit yield, size, and other quality attributes are strongly influenced by the degree and success of fruit thinning. An excessive crop load per tree causes small fruit size, poor quality, breakage of limbs and exhaustion of tree reserves. It can also partially or completely inhibit bud initiation. Hand thinning is the most common thinning practice in Italy. This method ensures marketable size of most cultivars, but it is actually expensive and requires large amounts of manual work. In summer 2010 a new, simple and cheap item was tested in Piedmont to thin fruitlets. The tool tested is named ¿La Canne Vale¿, and it was designed in France to thin flowers. The practice of delaying the fruitlets thinning in Piedmont is due to high risks of early spring frost damages. Three different thinning methods were compared: traditional hand thinning, ¿Canne Vale¿ thinning and no thinning. Treatments were made on three mid-ripening yellow flesh nectarine cultivars: Amiga, Alitop and Diamond Ray. Crop data (total yield and yield per tree), fruit size, prices and revenues, quality attributes (color, fruit shape, firmness, total soluble solid, titratable acidity, pH) were measured for each thesis/cultivar. The use of the ¿Canne Vale¿ appeared to be useful in thinning Amiga and Alitop fruitlets, providing results slightly lower than the traditional hand thinning. On Diamond Ray, however, the item produced less positive effects. This work also confirmed the importance and the positive influence of early thinning on the final outcomes. In Piedmont, better results of ¿facilitated¿ thinning could be obtained by anticipating treatment date.

Il diradamento del pesco è un'operazione fondamentale per regolare la carica produttiva delle piante e controllare il loro equilibrio vegeto-produttivo. Tale pratica evita la fisiologica tendenza delle piante a manifestare l'alternanza produttiva e, nel contempo, incide positivamente sulle caratteristiche quali-quantitative dei frutti, migliorandone la pezzatura e l'omogeneità. L'impiego di composti chimici diradanti sul pesco non ha finora dimostrato sufficiente efficienza ed affidabilità, ed il ricorso a mezzi di diradamento meccanico poco si presta alla realtà peschicola piemontese. Pertanto il carico produttivo è regolato mediante interventi manuali onerosi sia in termini economici che di ore necessarie alla pratica. Sulla base di queste considerazioni è parso interessante testare l'impiego di un mezzo agevolatore, brevettato in Francia e recentemente immesso sul mercato col nome di ¿Canne Vale¿, concepito per facilitare e velocizzare l'esecuzione del diradamento manuale dei fiori delle Drupacee. Si tratta di un utensile molto economico, costituito da un'asta ricurva all'estremità: l'utilizzo prevede un rapido passaggio della parte incurvata dalla base verso l'apice dei rami fruttiferi, determinando l'eliminazione dei fiori o dei frutticini in eccesso e preservando quelli meglio esposti. Alla luce dei risultati ottenuti appare che il diradamento, agevolato o tradizionale, produca variazioni marginali, incostanti e cultivar-dipendenti degli aspetti qualitativi intrinseci ai frutti. Sulla base di questa osservazione, è interessante sottolineare, soffermandosi nello specifico sui risultati economici realizzati, come, per tutte e tre le varietà, le parcelle non diradate abbiano conseguito ricavi analoghi o di poco inferiori a quelli delle parcelle diradate. Se si tiene conto dei costi in termini di tempo e manodopera che il diradamento comporta, è lecito porsi dei quesiti sulla concreta convenienza economica di questa pratica. L'eccessivo ritardo con cui in Piemonte viene eseguita la riduzione della carica di frutti sembra aver influenzato negativamente non solo i risultati del diradamento agevolato, ma anche quelli ottenuti mediante la pratica tradizionale. Dalla prova è emerso che il diradamento agevolato dei frutticini mediante la ¿Canne Vale¿ può fornire risultati di poco inferiori a quelli ottenibili con il diradamento tradizionale; tuttavia, se si considera il risparmio di tempo e manodopera per l'esecuzione del diradamento, allora l'impiego dell'agevolatore desta un maggiore interesse che merita ulteriori e più approfondite ricerche. E' stato inoltre confermato come l'epoca di diradamento sia un fattore chiave per ottenere buoni risultati, e che il ritardo, dovuto a fattori climatici, con cui nell'areale piemontese si esegue il diradamento, incide negativamente sulla bontà degli esiti dell'operazione, sia essa eseguita con la tecnica tradizionale che con lo strumento agevolatore, tanto da rendere minimi gli effetti sulla produzione. Sebbene il diradamento tradizionale comporti maggiori costi ed i suoi effetti sulla pezzatura dei frutti si siano rivelati modesti, in un'epoca di esecuzione così tarda esso tende ad avvantaggiarsi, rispetto alle altre tecniche, della maggiore selettività che lo caratterizza. Pertanto, allo stato dei fatti è consigliabile tentare di anticipare le operazioni di diradamento e rimandare il giudizio sull'efficacia dello strumento dopo ulteriori approfondimenti sperimentali.

Il diradamento del pesco: differenti metodologie a confronto.

SAVIOLO, RICCARDO
2009/2010

Abstract

Il diradamento del pesco è un'operazione fondamentale per regolare la carica produttiva delle piante e controllare il loro equilibrio vegeto-produttivo. Tale pratica evita la fisiologica tendenza delle piante a manifestare l'alternanza produttiva e, nel contempo, incide positivamente sulle caratteristiche quali-quantitative dei frutti, migliorandone la pezzatura e l'omogeneità. L'impiego di composti chimici diradanti sul pesco non ha finora dimostrato sufficiente efficienza ed affidabilità, ed il ricorso a mezzi di diradamento meccanico poco si presta alla realtà peschicola piemontese. Pertanto il carico produttivo è regolato mediante interventi manuali onerosi sia in termini economici che di ore necessarie alla pratica. Sulla base di queste considerazioni è parso interessante testare l'impiego di un mezzo agevolatore, brevettato in Francia e recentemente immesso sul mercato col nome di ¿Canne Vale¿, concepito per facilitare e velocizzare l'esecuzione del diradamento manuale dei fiori delle Drupacee. Si tratta di un utensile molto economico, costituito da un'asta ricurva all'estremità: l'utilizzo prevede un rapido passaggio della parte incurvata dalla base verso l'apice dei rami fruttiferi, determinando l'eliminazione dei fiori o dei frutticini in eccesso e preservando quelli meglio esposti. Alla luce dei risultati ottenuti appare che il diradamento, agevolato o tradizionale, produca variazioni marginali, incostanti e cultivar-dipendenti degli aspetti qualitativi intrinseci ai frutti. Sulla base di questa osservazione, è interessante sottolineare, soffermandosi nello specifico sui risultati economici realizzati, come, per tutte e tre le varietà, le parcelle non diradate abbiano conseguito ricavi analoghi o di poco inferiori a quelli delle parcelle diradate. Se si tiene conto dei costi in termini di tempo e manodopera che il diradamento comporta, è lecito porsi dei quesiti sulla concreta convenienza economica di questa pratica. L'eccessivo ritardo con cui in Piemonte viene eseguita la riduzione della carica di frutti sembra aver influenzato negativamente non solo i risultati del diradamento agevolato, ma anche quelli ottenuti mediante la pratica tradizionale. Dalla prova è emerso che il diradamento agevolato dei frutticini mediante la ¿Canne Vale¿ può fornire risultati di poco inferiori a quelli ottenibili con il diradamento tradizionale; tuttavia, se si considera il risparmio di tempo e manodopera per l'esecuzione del diradamento, allora l'impiego dell'agevolatore desta un maggiore interesse che merita ulteriori e più approfondite ricerche. E' stato inoltre confermato come l'epoca di diradamento sia un fattore chiave per ottenere buoni risultati, e che il ritardo, dovuto a fattori climatici, con cui nell'areale piemontese si esegue il diradamento, incide negativamente sulla bontà degli esiti dell'operazione, sia essa eseguita con la tecnica tradizionale che con lo strumento agevolatore, tanto da rendere minimi gli effetti sulla produzione. Sebbene il diradamento tradizionale comporti maggiori costi ed i suoi effetti sulla pezzatura dei frutti si siano rivelati modesti, in un'epoca di esecuzione così tarda esso tende ad avvantaggiarsi, rispetto alle altre tecniche, della maggiore selettività che lo caratterizza. Pertanto, allo stato dei fatti è consigliabile tentare di anticipare le operazioni di diradamento e rimandare il giudizio sull'efficacia dello strumento dopo ulteriori approfondimenti sperimentali.
ITA
Fruit thinning in peach orchards is an important operation that is useful in many different ways: fruit yield, size, and other quality attributes are strongly influenced by the degree and success of fruit thinning. An excessive crop load per tree causes small fruit size, poor quality, breakage of limbs and exhaustion of tree reserves. It can also partially or completely inhibit bud initiation. Hand thinning is the most common thinning practice in Italy. This method ensures marketable size of most cultivars, but it is actually expensive and requires large amounts of manual work. In summer 2010 a new, simple and cheap item was tested in Piedmont to thin fruitlets. The tool tested is named ¿La Canne Vale¿, and it was designed in France to thin flowers. The practice of delaying the fruitlets thinning in Piedmont is due to high risks of early spring frost damages. Three different thinning methods were compared: traditional hand thinning, ¿Canne Vale¿ thinning and no thinning. Treatments were made on three mid-ripening yellow flesh nectarine cultivars: Amiga, Alitop and Diamond Ray. Crop data (total yield and yield per tree), fruit size, prices and revenues, quality attributes (color, fruit shape, firmness, total soluble solid, titratable acidity, pH) were measured for each thesis/cultivar. The use of the ¿Canne Vale¿ appeared to be useful in thinning Amiga and Alitop fruitlets, providing results slightly lower than the traditional hand thinning. On Diamond Ray, however, the item produced less positive effects. This work also confirmed the importance and the positive influence of early thinning on the final outcomes. In Piedmont, better results of ¿facilitated¿ thinning could be obtained by anticipating treatment date.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/113253