Gender discrimination is still strongly rooted in today's social context. However, it is in the workplace that this problem is most present, mainly affecting the female figure, as viewed more fragile or considered less capable in comparison with the opposite gender, but also those who belong to the LGBTQ+ community who are strongly and constantly subject to this type of prejudice. In the three chapters that make up my paper I analyse in detail all the different angles of gender inequality, focusing the centre of the analysis in the field of work. The goal is to return an exhaustive and engaging photograph of the problem, since this, unfortunately, it is still a todays problem, creating a discomfort of consciousness. The first chapter of the thesis starts with an analysis of some of the most widespread forms of gender discrimination, such as the gender pay gap, the “glass ceiling” effect, etc., analysing the main data, comparing them between various European and non-European countries. This first part then moves to the study of both the past situation - deepening the legislative systems currently no longer in office - and the future of this phenomenon, examining some ways in which this problem can be prevented and reduced, and the consequences that gender disparity has on the economy. Later, the research expands on the description of the major forms of law (and their articles) and the most important declarations sanctioned to favour the decrease of this phenomenon, ensuring the protection of workers from all types of gender-based violence in the workplace. Instruments of great international value - such as the European Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (ECHR) - many European directives and non-European acts have been analysed in the second chapter in order to better present this issue of global importance. In this chapter, moreover, the study focuses on various directives issued for LGBTQ+ protection in the world of work. In the third and final chapter, the thesis concludes by sharing the successes of some role-model women and the exposure of agencies and organisations of international importance - such as the International Labour Organisation (ILO) - that have helped promoting gender equality in the sphere of work. The research you will read is not based on a usual analysis of gender discrimination, easily accessible on any website, but provides a complete and detailed picture of this dilemma in the workplace. The in-depth study of articles and directives, international sources, statements and publications from different websites, including the official website of the European Union, the ILO website, the “The Economist” and the internet page of the Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD), have made it possible to present the topic and to carry out this dissertation in the best way possible. Keywords: gender discrimination, gender wage gap, UDHR, ECHR, CFREU, EU Directive 2024/1500, EU Directive 2023/970, Article 157 TFEU, ILO Convention.
La discriminazione di genere è ancora fortemente radicata nel contesto sociale odierno. Tuttavia è nell’ambito lavorativo che questo problema è maggiormente presente, colpendo principalmente la figura femminile, poiché vista più fragile o ritenuta meno capace nel confronto con il genere opposto, ma anche coloro che appartengono alla comunità LGBTQ+ che sono fortemente e costantemente soggetti a questo tipo di pregiudizio. Nei tre capitoli che costituiscono il mio elaborato ho cercato di analizzare nel dettaglio tutte le diverse angolazioni della disuguaglianza di genere, focalizzando il centro dell'analisi nel campo lavorativo. L’obiettivo è di restituire una fotografia esaustiva e coinvolgente del problema, poiché di questo, purtroppo, ancora oggi si tratta, e creare un disagio di coscienza. Il primo capitolo della tesi parte con un’analisi di alcune delle diverse forme più diffuse di discriminazione di genere, quali il divario retributivo di genere, l’effetto “soffitto di cristallo”, etc., analizzandone i dati principali e comparandoli tra vari paesi europei e non. Questa prima parte si sposta poi nello studio sia della situazione passata - approfondendo gli ordinamenti legislativi attualmente non più in carica - che futura di questo fenomeno, esaminando alcuni modi in cui questo problema può essere prevenuto e ridotto, e le conseguenze che la disparità di genere ha sul piano economico. In un secondo momento, la ricerca si espande sulla descrizione delle maggiori forme di legge (ed i loro articoli) e le più importanti dichiarazioni sancite per favorire la decrescita di questo fenomeno, garantendo la protezione dei lavoratori da ogni tipo di violenza di genere in ambito lavorativo. Strumenti di grande valore internazionale - come la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) - molteplici direttive europee ed atti extraeuropei sono stati analizzati nel secondo capitolo per poter esporre al meglio questo argomento di importanza globale. In questa capitolo, inoltre, lo studio si concentra su varie direttive emanate a protezione LGBTQ+ nel mondo del lavoro. Nel terzo ed ultimo capitolo, la tesi si conclude condividendo i successi di alcune donne modello e l’esposizione di agenzie ed organizzazioni di rilevanza internazionale - come l’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - che hanno aiutato a promuovere l’uguaglianza di genere nella sfera lavorativa. La ricerca che leggerete non si basa su una solita analisi della discriminazione di genere, facilmente consultabile su qualsiasi sito web, ma fornisce un’immagine completa e dettagliata di questo dilemma in ambito lavorativo. Lo studio approfondito di articoli e direttive, fonti internazionali, dichiarazioni e pubblicazioni provenienti da siti web differenti, tra cui il sito ufficiale dell’Unione Europea, l’ILO website, il “The Economist” e dall’ internet page dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), hanno permesso di esporre l’argomento e di realizzare questa dissertazione nel miglior modo possibile. Keywords: discriminazione di genere, gender wage gap, UDHR, ECHR, CFREU, direttiva 2024/1500, direttiva 2023/970, articolo 157 TFUE, ILO Convention.
Discriminazione di genere nel mercato del lavoro
CHARLES, GINEVRA
2023/2024
Abstract
La discriminazione di genere è ancora fortemente radicata nel contesto sociale odierno. Tuttavia è nell’ambito lavorativo che questo problema è maggiormente presente, colpendo principalmente la figura femminile, poiché vista più fragile o ritenuta meno capace nel confronto con il genere opposto, ma anche coloro che appartengono alla comunità LGBTQ+ che sono fortemente e costantemente soggetti a questo tipo di pregiudizio. Nei tre capitoli che costituiscono il mio elaborato ho cercato di analizzare nel dettaglio tutte le diverse angolazioni della disuguaglianza di genere, focalizzando il centro dell'analisi nel campo lavorativo. L’obiettivo è di restituire una fotografia esaustiva e coinvolgente del problema, poiché di questo, purtroppo, ancora oggi si tratta, e creare un disagio di coscienza. Il primo capitolo della tesi parte con un’analisi di alcune delle diverse forme più diffuse di discriminazione di genere, quali il divario retributivo di genere, l’effetto “soffitto di cristallo”, etc., analizzandone i dati principali e comparandoli tra vari paesi europei e non. Questa prima parte si sposta poi nello studio sia della situazione passata - approfondendo gli ordinamenti legislativi attualmente non più in carica - che futura di questo fenomeno, esaminando alcuni modi in cui questo problema può essere prevenuto e ridotto, e le conseguenze che la disparità di genere ha sul piano economico. In un secondo momento, la ricerca si espande sulla descrizione delle maggiori forme di legge (ed i loro articoli) e le più importanti dichiarazioni sancite per favorire la decrescita di questo fenomeno, garantendo la protezione dei lavoratori da ogni tipo di violenza di genere in ambito lavorativo. Strumenti di grande valore internazionale - come la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) - molteplici direttive europee ed atti extraeuropei sono stati analizzati nel secondo capitolo per poter esporre al meglio questo argomento di importanza globale. In questa capitolo, inoltre, lo studio si concentra su varie direttive emanate a protezione LGBTQ+ nel mondo del lavoro. Nel terzo ed ultimo capitolo, la tesi si conclude condividendo i successi di alcune donne modello e l’esposizione di agenzie ed organizzazioni di rilevanza internazionale - come l’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - che hanno aiutato a promuovere l’uguaglianza di genere nella sfera lavorativa. La ricerca che leggerete non si basa su una solita analisi della discriminazione di genere, facilmente consultabile su qualsiasi sito web, ma fornisce un’immagine completa e dettagliata di questo dilemma in ambito lavorativo. Lo studio approfondito di articoli e direttive, fonti internazionali, dichiarazioni e pubblicazioni provenienti da siti web differenti, tra cui il sito ufficiale dell’Unione Europea, l’ILO website, il “The Economist” e dall’ internet page dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), hanno permesso di esporre l’argomento e di realizzare questa dissertazione nel miglior modo possibile. Keywords: discriminazione di genere, gender wage gap, UDHR, ECHR, CFREU, direttiva 2024/1500, direttiva 2023/970, articolo 157 TFUE, ILO Convention.| File | Dimensione | Formato | |
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