Questo lavoro di tesi nasce dalla convinzione che una buona competenza educativa debba essere in grado di destreggiarsi all’interno di un panorama multidisciplinare e interconnesso come lo sono le scienze umanistiche. Possedere un bagaglio culturale e formativo variegato non fa altro che arricchire la propria professionalità in uno scenario globalizzato, interculturale e “digitalizzato” come lo è la società moderna. Risulta impensabile rapportarsi al mondo dell’educazione, della pedagogia e dell’infanzia senza il fondamentale contributo offerto dalla sociologia a quest’ultimi. Essa permette di dare un quadro di riferimento in cui collocare persone e fenomeni, in un tempo ed in uno spazio; e nel nostro caso di ampliare gli orizzonti conoscitivi delle influenze che la sotto-categoria infantile ha sul nostro lavoro. Il concetto di riproduzione interpretativa e il rapporto che essa ha con il fenomeno mediatico del cartone animato, sono temi molto attuali; e a mio avviso cruciali per coloro che si occupano di pedagogia, socializzazione, media-education e tante altre discipline inerenti alla “persona”. Ogni individuo è stato bambino, prima di ogni altra cosa, e pertanto è da quell’essere bambino che ogni riflessione educativa deve partire. Come delineato da Qvortrup, l’infanzia costituisce a tutti gli effetti una forma strutturale della società; e i bambini - secondo la teoria di riproduzione interpretativa - hanno un duplice effetto su quest’ultima: la influenzano e ne sono influenzati.
L'uso del cartone animato per favorire la riproduzione interpretativa nell'infanzia: Un progetto nella scuola dell'infanzia "Sacra Famiglia" di Torino
PALUMBO, MARIKA EMANUELA
2023/2024
Abstract
Questo lavoro di tesi nasce dalla convinzione che una buona competenza educativa debba essere in grado di destreggiarsi all’interno di un panorama multidisciplinare e interconnesso come lo sono le scienze umanistiche. Possedere un bagaglio culturale e formativo variegato non fa altro che arricchire la propria professionalità in uno scenario globalizzato, interculturale e “digitalizzato” come lo è la società moderna. Risulta impensabile rapportarsi al mondo dell’educazione, della pedagogia e dell’infanzia senza il fondamentale contributo offerto dalla sociologia a quest’ultimi. Essa permette di dare un quadro di riferimento in cui collocare persone e fenomeni, in un tempo ed in uno spazio; e nel nostro caso di ampliare gli orizzonti conoscitivi delle influenze che la sotto-categoria infantile ha sul nostro lavoro. Il concetto di riproduzione interpretativa e il rapporto che essa ha con il fenomeno mediatico del cartone animato, sono temi molto attuali; e a mio avviso cruciali per coloro che si occupano di pedagogia, socializzazione, media-education e tante altre discipline inerenti alla “persona”. Ogni individuo è stato bambino, prima di ogni altra cosa, e pertanto è da quell’essere bambino che ogni riflessione educativa deve partire. Come delineato da Qvortrup, l’infanzia costituisce a tutti gli effetti una forma strutturale della società; e i bambini - secondo la teoria di riproduzione interpretativa - hanno un duplice effetto su quest’ultima: la influenzano e ne sono influenzati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/113083