In questa tesi si tratta l'argomento relativo alla sindrome amnesica infantile, cercando di evidenziare le principali teorie che stanno alla base della psicologia.Nel 1885 il primo ad occuparsi di memoria è Ebbinghaus che sorprende con gli esperimenti basati sull'associazionismo condotti su se stesso; Atkinson e Shiffrin propongono a loro volta un modello di memoria composto da tre moduli, nei quali avviene il trasferimento dell'informazione. Un'idea diversa, che non comprende specifiche strutture di memoria è quella di Craik e Lockhart; questi credono nell'approfondimento dell'elaborazione dell'informazione. Nel 1980 i cognitivisti iniziano ad andare oltre il laboratorio, cominciano a collegare le loro scoperte ottenute studiando gli animali con gli esseri umani. La teoria più accreditata è quella proposta da numerosi cognitivisti riguardante il sistema di memoria composto da tre magazzini: il magazzino sensoriale, il magazzino della memoria a breve termine ed infine quello della memoria a lungo termine. Viene introdotto anche il concetto di Baddeley riferito alla memoria di lavoro, in cui è contenuta una struttura di controllo definita esecutivo centrale.Una domanda che non avrà forse mai una risposta definitiva ed esatta è quella relativa a dove si trovano i ricordi nel nostro cervello; Pavlov e Lasley hanno proposto teorie diverse per cercare di attribuire una dislocazione ad essi mentre invece le moderne tecniche di neuro immagine danno l'illusione di poter scoprire dove realmente abitano i ricordi. Nel secondo capitolo si trova una distinzione dei disturbi della memoria a breve termine e di quelli relativi alla memoria a lungo termine, concentrandosi maggiormente sulla sindrome amnesica. Inizialmente si spiega la dicotomia tra memoria anterograda e retrograda legata allo studio dei pazienti con patologie della memoria, per poi continuare elencando i vari fattori che possono causare l'amnesia tra cui il trauma e l'abuso cronico di alcool. Procedendo nel terzo capitolo, si entra nel mondo del bambino spiegando in che modo avviene il loro sviluppo della memoria grazie alla descrizione dei principi generali che comprendono la codifica, la conservazione e il recupero dell'informazione; quest'ultimo viene analizzato attraverso lo studio sul condizionamento operante effettuato da Rovee ¿ Collier.Un fenomeno della memoria in quanto è un disturbo legato ad essa è l'amnesia infantile; a riguardo vi è un accenno del contributo di Freud e di seguito si ricorda la componente emotiva della memoria, che permette di ricordare i vissuti e le emozioni correlate ad essi. Inoltre si tratta brevemente l'esperienza traumatica del bambino e il ruolo dei genitori nel recupero di ricordi remoti, collegandosi all'incomprensione dei primi ricordi infantili.Nel quarto ed ultimo capitolo di questo elaborato sono presentati due specifici casi clinici; il primo riporta il caso di una bambina sottoposta ad un'operazione chirurgica in seguito alla quale essa riscontra importanti difficoltà mnemoniche. Mentre il secondo studio riguarda la rievocazione di eventi dell'infanzia in età adulta; si descrive una ricerca condotta da ricercatori dell'Università di Otago in Nuova Zelanda, in cui si vuole individuare il confine temporale dell'amnesia infantile.
LA MEMORIA E LA SINDROME AMNESICA INFANTILE
QUARANTA, ILARIA
2009/2010
Abstract
In questa tesi si tratta l'argomento relativo alla sindrome amnesica infantile, cercando di evidenziare le principali teorie che stanno alla base della psicologia.Nel 1885 il primo ad occuparsi di memoria è Ebbinghaus che sorprende con gli esperimenti basati sull'associazionismo condotti su se stesso; Atkinson e Shiffrin propongono a loro volta un modello di memoria composto da tre moduli, nei quali avviene il trasferimento dell'informazione. Un'idea diversa, che non comprende specifiche strutture di memoria è quella di Craik e Lockhart; questi credono nell'approfondimento dell'elaborazione dell'informazione. Nel 1980 i cognitivisti iniziano ad andare oltre il laboratorio, cominciano a collegare le loro scoperte ottenute studiando gli animali con gli esseri umani. La teoria più accreditata è quella proposta da numerosi cognitivisti riguardante il sistema di memoria composto da tre magazzini: il magazzino sensoriale, il magazzino della memoria a breve termine ed infine quello della memoria a lungo termine. Viene introdotto anche il concetto di Baddeley riferito alla memoria di lavoro, in cui è contenuta una struttura di controllo definita esecutivo centrale.Una domanda che non avrà forse mai una risposta definitiva ed esatta è quella relativa a dove si trovano i ricordi nel nostro cervello; Pavlov e Lasley hanno proposto teorie diverse per cercare di attribuire una dislocazione ad essi mentre invece le moderne tecniche di neuro immagine danno l'illusione di poter scoprire dove realmente abitano i ricordi. Nel secondo capitolo si trova una distinzione dei disturbi della memoria a breve termine e di quelli relativi alla memoria a lungo termine, concentrandosi maggiormente sulla sindrome amnesica. Inizialmente si spiega la dicotomia tra memoria anterograda e retrograda legata allo studio dei pazienti con patologie della memoria, per poi continuare elencando i vari fattori che possono causare l'amnesia tra cui il trauma e l'abuso cronico di alcool. Procedendo nel terzo capitolo, si entra nel mondo del bambino spiegando in che modo avviene il loro sviluppo della memoria grazie alla descrizione dei principi generali che comprendono la codifica, la conservazione e il recupero dell'informazione; quest'ultimo viene analizzato attraverso lo studio sul condizionamento operante effettuato da Rovee ¿ Collier.Un fenomeno della memoria in quanto è un disturbo legato ad essa è l'amnesia infantile; a riguardo vi è un accenno del contributo di Freud e di seguito si ricorda la componente emotiva della memoria, che permette di ricordare i vissuti e le emozioni correlate ad essi. Inoltre si tratta brevemente l'esperienza traumatica del bambino e il ruolo dei genitori nel recupero di ricordi remoti, collegandosi all'incomprensione dei primi ricordi infantili.Nel quarto ed ultimo capitolo di questo elaborato sono presentati due specifici casi clinici; il primo riporta il caso di una bambina sottoposta ad un'operazione chirurgica in seguito alla quale essa riscontra importanti difficoltà mnemoniche. Mentre il secondo studio riguarda la rievocazione di eventi dell'infanzia in età adulta; si descrive una ricerca condotta da ricercatori dell'Università di Otago in Nuova Zelanda, in cui si vuole individuare il confine temporale dell'amnesia infantile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/112990