ABSTRACT candidato : Costi Lorenza relatore : Ligato Antonella INTRODUZIONE : In letteratura sono presenti numerosi studi che riguardano la malnutrizione dei pazienti in trattamento emodialitico e che dimostrano l'importanza della compliance di tali soggetti nei confronti delle prescrizioni farmacologiche e restrizioni dietetiche ai fini di ridurre la comorbidità e la mortalità. OBIETTIVO: Accertare lo stato nutrizionale di 52 pazienti afferenti a tre diversi centri di emodialisi dell'ASL CN1, analizzare i casi di malnutrizione che emergono ed elaborare interventi assistenziali per prevenire e /o ridurre tale problema nella popolazione in esame. METODO: Studio retrospettivo condotto su pazienti sottoposti a trattamento emodialitico da almeno 6 mesi nei centri dialitici di Ceva, Saluzzo e Savigliano per verificare se la percentuale di malnutriti evidenziata rispecchia quella riportata in letteratura (dal 20 al 60%). Per la raccolta dati è stato somministrato un questionario realizzato prendendo come riferimento la MNA TII (Mini Nutritional Assessment Type II), il CNAQ (Council of Nutrition Appetite Questionnaire) e la Verifica Ingesta, integrandoli con domande utili per esplorare maggiormente il quesito. Sono stati inoltre analizzati alcuni valori di laboratorio, indici dello stato nutrizionale (Albumina, Transferrina), ed è stata eseguita la rilevazione della bioimpedenza corporea ai soggetti in esame. Infine sono state effettuate interviste strutturate ai Coordinatori Infermieristici dei centri sopra citate. Sono state utilizzate banche dati scientifiche e consulenze dietologiche, infermieristiche e nefrologiche. Per l'analisi di una parte dei dati ottenuti sono stati interpellati un ingegnere e un esperto in statistica. RISULTATI: Dei 52 pazienti in esame con un'età compresa tra i 41 e gli 87 anni, 30 sono risultati essere malnutriti (il 57,69%) di cui 23 uomini su 34 (il 67,64%) e 7 donne su 18 (il 38,8%). Il profilo generale che emerge del paziente malnutrito in esame è il seguente: uomo, con un'età ≥ a 70 anni , in dialisi da un tempo compreso tra i 2 e i 5anni, portatore di CVC, con un Kt/V equilibrato e livelli di albumina nella norma ma con livelli di transferrina inferiore ai valori normali, assume giornalmente della carne o del pesce e due o più porzioni di frutta e verdura, ha un elevato intake fosforico e non si attiene alle restrizioni idriche consigliate. Dall'analisi delle preferenze espresse dai pazienti per ricevere ulteriori informazioni sull'alimentazione che dovrebbero seguire, sono stati scelti i colloqui individuali col team multidisciplinare e la lettura di opuscoli informativi. Sulla base di queste propensioni sono stati elaborati alcuni ipotetici interventi per prevenire e/o ridurre il problema in questione. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti mostrano che la percentuale di pazienti malnutriti riscontrata nello studio (57,69%) rispecchia quella riportata in letteratura (20-60%). Dal momento che gli infermieri occupano un ruolo strategico nell'educazione continua dei pazienti in trattamento emodialitico e data l'importanza di un corretto regime alimentare per questa tipologia di pazienti, è importante porre attenzione a questo aspetto al fine di attuare un'alleanza terapeutica più efficace.

La malnutrizione nella persona in trattamento emodialitico:identificazione di interventi assistenziali in ambito di prevenzione.

COSTI, LORENZA
2009/2010

Abstract

ABSTRACT candidato : Costi Lorenza relatore : Ligato Antonella INTRODUZIONE : In letteratura sono presenti numerosi studi che riguardano la malnutrizione dei pazienti in trattamento emodialitico e che dimostrano l'importanza della compliance di tali soggetti nei confronti delle prescrizioni farmacologiche e restrizioni dietetiche ai fini di ridurre la comorbidità e la mortalità. OBIETTIVO: Accertare lo stato nutrizionale di 52 pazienti afferenti a tre diversi centri di emodialisi dell'ASL CN1, analizzare i casi di malnutrizione che emergono ed elaborare interventi assistenziali per prevenire e /o ridurre tale problema nella popolazione in esame. METODO: Studio retrospettivo condotto su pazienti sottoposti a trattamento emodialitico da almeno 6 mesi nei centri dialitici di Ceva, Saluzzo e Savigliano per verificare se la percentuale di malnutriti evidenziata rispecchia quella riportata in letteratura (dal 20 al 60%). Per la raccolta dati è stato somministrato un questionario realizzato prendendo come riferimento la MNA TII (Mini Nutritional Assessment Type II), il CNAQ (Council of Nutrition Appetite Questionnaire) e la Verifica Ingesta, integrandoli con domande utili per esplorare maggiormente il quesito. Sono stati inoltre analizzati alcuni valori di laboratorio, indici dello stato nutrizionale (Albumina, Transferrina), ed è stata eseguita la rilevazione della bioimpedenza corporea ai soggetti in esame. Infine sono state effettuate interviste strutturate ai Coordinatori Infermieristici dei centri sopra citate. Sono state utilizzate banche dati scientifiche e consulenze dietologiche, infermieristiche e nefrologiche. Per l'analisi di una parte dei dati ottenuti sono stati interpellati un ingegnere e un esperto in statistica. RISULTATI: Dei 52 pazienti in esame con un'età compresa tra i 41 e gli 87 anni, 30 sono risultati essere malnutriti (il 57,69%) di cui 23 uomini su 34 (il 67,64%) e 7 donne su 18 (il 38,8%). Il profilo generale che emerge del paziente malnutrito in esame è il seguente: uomo, con un'età ≥ a 70 anni , in dialisi da un tempo compreso tra i 2 e i 5anni, portatore di CVC, con un Kt/V equilibrato e livelli di albumina nella norma ma con livelli di transferrina inferiore ai valori normali, assume giornalmente della carne o del pesce e due o più porzioni di frutta e verdura, ha un elevato intake fosforico e non si attiene alle restrizioni idriche consigliate. Dall'analisi delle preferenze espresse dai pazienti per ricevere ulteriori informazioni sull'alimentazione che dovrebbero seguire, sono stati scelti i colloqui individuali col team multidisciplinare e la lettura di opuscoli informativi. Sulla base di queste propensioni sono stati elaborati alcuni ipotetici interventi per prevenire e/o ridurre il problema in questione. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti mostrano che la percentuale di pazienti malnutriti riscontrata nello studio (57,69%) rispecchia quella riportata in letteratura (20-60%). Dal momento che gli infermieri occupano un ruolo strategico nell'educazione continua dei pazienti in trattamento emodialitico e data l'importanza di un corretto regime alimentare per questa tipologia di pazienti, è importante porre attenzione a questo aspetto al fine di attuare un'alleanza terapeutica più efficace.
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