With the advent of the recent economic crisis, most consumer goods companies have suffered huge losses, being confronted with many difficulties to survive. One of the areas hardest hit was the automotive, that in some nations is important for the economy of these countries. In this context, the U.S. market in 2008 reported a sales volume of 13.5 million vehicles (3 million less than last year), a figure that has turned against the major U.S. automakers, namely GM, Ford and Chrysler. The smallest of the so-called Big Three, or Chrysler, proven by a sharp drop in sales, has taken the risk to close down since the last months of 2008. The only way for the company in Detroit was to find a partner to complete and renew its product range and in January 2009 the news of a possible alliance with the Italian company Fiat, and completed in the same year , gives new hope to the Auburn Hills automaker. This arises mainly elaborated in order to illustrate the agreement between Fiat and Chrysler, even with the aid of various tables and data, through three chapters structured as follows: in the first chapter contains brief general notes on the history of Fiat, stating the events most important experiences of the Italian carmaker, through an overview of XX sec.The second chapter concerns the organization of the Italian house, describing the location of its facilities, the organization of human resources and market shares that it holds in Italy and Europe.The third and last chapter highlights the details of the agreement which joined the Italian house with the U.S., highlighting the choices, reasons and conditions that led to this union
Con l'avvento della recente crisi economica gran parte delle aziende produttrici di beni di consumo hanno subito ingenti perdite, trovandosi in questo modo a dover affrontare numerose difficoltà per riuscire a sopravvivere. Uno dei settori più colpiti è stato quello dell'automotive, che in alcune nazioni risulta essere rilevante per l'economia dei paesi stessi. In questo contesto il mercato USA ha riscontrato nel 2008 un volume di vendite di 13,5 milioni di autoveicoli (3 milioni in meno rispetto all'anno precedente), cifra che ha seriamente danneggiato le principali case automobilistiche nordamericane, ovvero GM, Ford e Chrysler,portandole quasi alla bancarotta. La più piccola delle cosiddette Big Three ovvero la Chrysler, provata da una forte diminuzione delle vendite, ha corso il rischio di chiudere definitivamente già dagli ultimi mesi del 2008. L'unica via percorribile per l'azienda di Detroit era quella di trovare un partner con cui completare e rinnovare la propria gamma prodotti e nel gennaio 2009 la notizia di una probabile alleanza con l'azienda italiana Fiat, poi completata nel corso dello stesso anno, dona nuova speranza alla casa automobilistica di Auburn Hills. Questo elaborato si pone principalmente l'obiettivo di illustrare l'accordo tra Fiat e Chrysler, anche con l'ausilio di varie tabelle e dati, attraverso tre capitoli così strutturati: nel primo capitolo si trovano cenni generali sulla storia della Fiat,enunciando gli avvenimenti piu importanti vissuti della casa automobilistica italiana, attraverso un excursus del XX secolo.Il secondo capitolo verte sulla organizzazione odierna della casa Italiana,descrivendo la de localizzazione dei suoi impianti,l'organizzazione delle risorse umane e le quote di mercato che detiene in Italia e in Europa.Il terzo e l'ultimo capitolo evidenzia i dettagli dell'accordo che ha unito la casa italiana con quella americana,evidenziando le scelte, le motivazioni e le condizioni che hanno portato a tale unione
Acquisizione di Chrysler da parte della Fiat: motivazioni,dinamiche e risultato di tale accordo
CASELLA, MARCO
2010/2011
Abstract
Con l'avvento della recente crisi economica gran parte delle aziende produttrici di beni di consumo hanno subito ingenti perdite, trovandosi in questo modo a dover affrontare numerose difficoltà per riuscire a sopravvivere. Uno dei settori più colpiti è stato quello dell'automotive, che in alcune nazioni risulta essere rilevante per l'economia dei paesi stessi. In questo contesto il mercato USA ha riscontrato nel 2008 un volume di vendite di 13,5 milioni di autoveicoli (3 milioni in meno rispetto all'anno precedente), cifra che ha seriamente danneggiato le principali case automobilistiche nordamericane, ovvero GM, Ford e Chrysler,portandole quasi alla bancarotta. La più piccola delle cosiddette Big Three ovvero la Chrysler, provata da una forte diminuzione delle vendite, ha corso il rischio di chiudere definitivamente già dagli ultimi mesi del 2008. L'unica via percorribile per l'azienda di Detroit era quella di trovare un partner con cui completare e rinnovare la propria gamma prodotti e nel gennaio 2009 la notizia di una probabile alleanza con l'azienda italiana Fiat, poi completata nel corso dello stesso anno, dona nuova speranza alla casa automobilistica di Auburn Hills. Questo elaborato si pone principalmente l'obiettivo di illustrare l'accordo tra Fiat e Chrysler, anche con l'ausilio di varie tabelle e dati, attraverso tre capitoli così strutturati: nel primo capitolo si trovano cenni generali sulla storia della Fiat,enunciando gli avvenimenti piu importanti vissuti della casa automobilistica italiana, attraverso un excursus del XX secolo.Il secondo capitolo verte sulla organizzazione odierna della casa Italiana,descrivendo la de localizzazione dei suoi impianti,l'organizzazione delle risorse umane e le quote di mercato che detiene in Italia e in Europa.Il terzo e l'ultimo capitolo evidenzia i dettagli dell'accordo che ha unito la casa italiana con quella americana,evidenziando le scelte, le motivazioni e le condizioni che hanno portato a tale unioneFile | Dimensione | Formato | |
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